Champions League

Le pagelle di Champions: Milan, nove anni dopo, tornano gli ottavi

Difesa insuperabile, portiere eccezionale e punta infallibile: ecco i fattori che hanno trascinato i rossoneri verso l’olimpo europeo. Il 7 i sorteggi

Le pagelle di Champions: Milan, nove anni dopo, tornano gli ottavi

Il Milan vince con prepotenza a San Siro e vola agli ottavi di Champions League: annichilito il Salisburgo per 4 a 0. Una prestazione intensa, concreta e dominatrice, in cui si sono dimostrati non solo cinici, ma anche pronti a sfidare le grandi pressioni. Una gara che non avrebbero mai potuto sbagliare e che sin da subito hanno provato ad impostare a proprio favore. Protagonista Giroud, con una doppietta. Appena sufficiente Leao, mentre Rebic e Krunic si sono sacrificati per la causa. Ancora in goal Messias

 

Champions league, pagelle Milan-Salisburgo: i voti dei rossoneri

Ciprian Tatarusanu voto 7,5: Gli applausi sono d’obbligo, specie per il peso che ha portato sulla gara. Tre interventi non solo difficili, ma anche essenziali, per poter tenere a galla i suoi compagni, in un momento di difficoltà. Da criticare a livello di scelte, sui lanci, dove spesso ha sbagliato la scelta o l’appoggio, ma vista la “concorrenza” che deve affrontare in rosa, certe prestazioni sono fondamentali per lui e vanno giustamente riconosciute. Ha ormai vinto la gerarchia da secondo fisso. 

 

Theo Hernandez voto 8: Una partita sontuosa, per il terzino francese. Un treno che non conosce limiti. Un giocatore che potrebbe muoversi da punta e allo stesso tempo agire da centrale di difesa, rendendosi un tuttocampista a 360 gradi. Le grandi occasioni del primo tempo giungono tutte dai suoi piedi, tra pali colpiti dalla distanza e cross geometrici per i compagni. È arrivato addirittura a pressare il portiere avversario nella fase di non possesso. Insomma, ormai è un top player e averlo in campo diventa uno dei fattori decisivi.

 

Fikayo Tomori voto 7: Pian piano sta ritrovando la condizione fisica e psicologica di un tempo, riportando entusiasmo alla tifoseria rossonera. Gioca d’anticipo, facendo impazzire la punta avversaria, praticamente obbligata a prendere la palla nella propria metà campo. Gestisce gli spazi con intelligenza, mettendo una sorta di muraglia davanti a Tatarusanu. Mette in mostra due interventi fenomenali, che avrebbero sicuramente dato un altro volto alla partita, se non si fosse gettato con coraggio. Una buona notizia per tutti questa prestazione difensiva. 

 

Simon Kjaer voto 6,5: Esperienza infinita. Non è più il centrale rapido e intraprendente, pronto a portarsi in avanti, per aiutare la manovra, ma la sua presenza tra i titolari fa sempre la differenza in difesa. Ci mette il fisico quando si tratta di saltare in alto a contrasto, cercando di far ripartire il più possibile la squadra. Fatica talvolta a prendere il tempo giusto sugli scatti avversari, che riescono a scappare alle spalle, andando alla conclusione. A livello psicologico è essenziale: un capitano aggiunto per tutti i compagni.

 

Pierre Kalulu voto 7,5: La standing ovation è stata d’obbligo, visto che il giovane francese ha sfornato una delle prestazioni più valide di questa stagione. Non è stato solamente attento a chiudere gli spazi sulla fascia, compiendo anche qualche intervento decisivo, ma ha anche portato un sostanziale peso alla fase d’attacco: si è infatti trovato a doversi sovrapporre, giungendo fino all’area avversaria. Una nuova soluzione per Pioli, che adesso può schierare i suoi tre centrali, tutti insieme, in una difesa a quattro. Nonostante l’età è già uno dei punti fermi di questa squadra: l’attitudine è stata impeccabile.

 

Sandro Tonali voto 7:Un leader assoluto. Con la palla tra i piedi, sta diventando sempre più tecnico, permettendosi anche qualche giocata di fino nello stretto. I suoi passaggi in ripartenza sono fonte di pericolo per gli avversari, visto che in pochi tocchi è capace di mandare in porta un compagno. Si sacrifica nella ripresa come “difensore aggiunto”, permettendo così alla retroguardia di salire, per aiutare la fase offensiva. Un giocatore che sta raggiungendo la maturità velocemente, tenendo al sicuro le chiavi del centrocampo rossonero.

 

Ismael Bennacer voto 7: Un primo tempo in cui ha preferito coprire la difesa, lasciando l’impostazione del gioco al compagno di reparto. Nel secondo tempo invece, si impone anche a livello tecnico, lanciando con geometria i terzini rossoneri. Alterna lanci lunghissimi (e perfetti) a rapidi passaggi in verticale. Quando è in campo la differenza si sente, specie a livello di fisicità in mezzo al campo: non è un caso che la sconfitta con il Torino sia stata anche a causa della sua mancanza in campo. 

 

Ante Rebic voto 6,5: È un combattente e lo dimostra ogni volta che viene chiamato in causa. Lotta come un guerriero con il terzino avversario, riuscendo a mettere in mostra giocate di ottimo prestigio, tra cui il “ pre assist”  nell’occasione del goal di Giroud. Indubbiamente non ha lo scatto di un esterno vero e puro, ma le incursioni in avanti e i mutamenti di ruolo lo rendono un jolly imprevedibile, dalla giocata sorprendente. Necessita di avvicinarci leggermente di più alla porta, per poter tirare maggiormente nello specchio. 

 

Rade Krunic voto 7,5: Si merita mezzo punto in più per l'importantissimo goal che mette a segno, dopo appena pochi minuti dalla ripresa del secondo tempo. Una rete che fa la totale differenza, visto che spegne l’intensità, “tranquillizzando” un po’ gli animi generali. Un giocatore di sacrificio totale, che rispecchia poco il trequartista tradizionale, portando però peso alla fase difensiva e precisione nella costruzione del gioco. I suoi inserimenti sono letali, viste le notevoli doti in altezza. Una pedina su cui Pioli può contare a occhi chiusi. (Messias voto 6,5: Entra e segna nel recupero. Un grande momento per lui, a livello di goal).

 

Rafael Leao voto 6: Sicuramente una prestazione migliore rispetto a quella con il Torino, ma da lui ci aspetta decisamente di più. Un giocatore tonico quando riesce a trovare lo spazio giusto, ma troppo “testardo” nello sforzare la giocata, non favorendo magari i compagni, piazzati male. Si vede che manca un po’ di lucidità, probabilmente le tante (troppe) critiche ricevute dopo la gara di domenica, hanno portato ad un ulteriore passione. Quando parte però, si fa sentire. Basti vedere il terzo goal, in cui si è reso protagonista nel costruire l’azione. Il talento è dalla sua parte. 

 

Olivier Giroud voto 9: Tre goal in cui ha lasciato il segno: è lui l’uomo copertina della serata europea rossonera. Una doppietta da attaccante puro, conoscitore totale dei movimenti in area di rigore. La prova schiacciante è l’assist per Krunic, in cui si è avvitato, creando uno spazio perfetto al compagno di squadra. Partecipa più del solito alla manovra di gioco, cercando sponde (anche lunghe) e combattendo in mezzo alla difesa avversaria. Seppur non sia più un “giovanotto”, rappresenta ancora, ad oggi, uno dei punti fermi del gruppo di Pioli. 

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