nuove tensioni

Minacce nucleari: ora arrivano anche dalla Corea del Nord. Il punto

Mentre in Ucraina ripartono le esportazioni di grano, grazie all’accordo annunciato dalla Turchia, Pyiongyang lancia missili che causano la reazione di Seul

Minacce nucleari: ora arrivano anche dalla Corea del Nord. Il punto

Non bastavano le preoccupazioni di una escalation nucleare nel conflitto in Ucraina: adesso ad allarmare è anche la Corea del Nord, che sembra voler "approfittare" del difficile quadro internazionale per riposizionarsi e rivendicare la propria supremazia in particolare sullo storico "rivale", la Corea del Sud. 

Nelle ultime ore Pyongyang ha lanciato numerosi missili balistici nel Mar del Giappone, solo oggi 3, di cui due a corto raggio e uno intercontinentale (Icbm), ma il test di quest'ultimo è fallito secondo le forze armate della Corea del Sud. Gli Stati Uniti hanno condannato il lancio del'Icbm: Pyongyang ha violato così le risoluzioni dell'Onu, ha affermato Washington sollecitando l'imposizione di sanzioni. Uno di questi è caduto nei pressi delle acque territoriali di Seul, tanto da spingere il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, a parlare di "invasione territoriale". Come riferito dallo stesso leader, infatti, uno dei missili "ha attraversato la linea di confine settentrionale per la prima volta dalla divisione" tra i due Paesi, ossia 70 anni fa.

Oltre ai missili balistici, il regime nordcoreano ha anche esploso un centinaio di colpi di artiglieria. 

Da qui la risposta militare, con il lancio di tre missili aria-terra di precisione, che sono finiti nelle acque a nord del confine marittimo tra le due Coree. 

 

L'escalation nucleare

Il timore principale, però, riguarda il possibile (e minacciato) ricorso al nucleare da parte della Corea del Nord. Senza mezzi termini il regime di Pyongyang ha parlato di questa eventualità per far pagare a Stati Uniti e Corea del Sud "il prezzo più orribile della storia", nel caso in cui facessero ricorso alla forza.

A mettere nero su bianco la minaccia è stato, in particolare, Pak Jong-chon, uno dei segretari del Partito dei Lavoratori e tra i più vicini collaboratori del presidente Kim Jong-un, che ha definito le manovre statunitensi e sudcoreane come "aggressive e provocatorie". 

Il riferimento è alle manovra (ufficialmente di addestramento congiunto) iniziate lunedì e che vedono impegnati 240 aerei militari: per Pak Jong-chon si tratta di "avvertimenti". 

 

Finita l'era del dialogo tra nord e sud?

La recente escalation ha aumentato la tensione da Corea del Nord e Corea del Sud, dopo un periodo di relativo riavvicinamento, che era culminato con l'incontro tra i leader dei due Paesi, favorito dall'ex presidente statunitense, Donald Trump. Fino allo scorso maggio, comunque, il clima era di dialogo, con il neopresidente di Seul, Yoon Suk-yeol, che aveva dichiarato: "La porta al fialogo rimarrà aperta". 

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