Il quadro economico

Cdm, aggiornata la Nadef. Meloni: “Liberate risorse per 30 miliardi”

Via libera a nuove trivellazioni, bonus edilizio al 90%. Piantedosi apre a modifiche su norma anti-rave. Oggi manifestazioni per la pace a Roma e Milano

Cdm, aggiornata la Nadef. Meloni: “Liberate risorse per 30 miliardi”

Il Consiglio dei ministri ha approvato l’aggiornamento alla Nadef, la Nota che a sua volta aggiorna il documento di economia e finanza. Previsto un innalzamento del deficit programmatico. La premier Giorgia Meloni. nel corso della conferenza stampa tenuta in serata, parla di “scelta importante” del governo “per il 2023”. “Abbiamo previsto un indebitamento netto al 4,5% che poi va a calare fino al 3% nel 2025”, dice, “e questo ci consente di liberare 22-23 miliardi che intendiamo usare in via esclusiva per il caro energia. In totale, con la Nadef verranno liberati 30 miliardi per il caro energia fino al 2023, di cui 9,5 subito”. Tra le misure adottate dal governo anche il via a nuove trivellazioni per una maggiore autosufficienza energetica dell’Italia e modifiche al bonus edilizio che scende al 90% e torna ad includere le villette.

 

Ma la giornata politica di ieri si è incentrata anche su un nodo che ha diviso maggioranza e opposizioni. Stiamo parlando della norma anti-rave varata dal governo. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha voluto incontrare i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, per rassicurare sul fatto che le nuove disposizioni verranno corrette. “Appoggerò le modifiche per meglio precisare i confini della nuova fattispecie penale”. La Cgil con Maurizio Landini chiede però “il ritiro della norma” perché sui rave già esistono norme adeguate a rispondere alle preoccupazioni dell’esecutivo. Dello stesso avviso buona parte delle minoranze. Meloni replica: “Siamo disposti ad ascoltare purché le critiche non siano pretestuose. Nulla di più lontano da me che impedire le manifestazioni ma le regole vanno rispettate da tutti”.

 

Oggi, intanto, è il giorno delle due manifestazioni per la pace in Ucraina, una a Roma e una a Milano. Spiccano le divisioni tra le forze di centrosinistra che scelgono, appunto, luoghi diversi. Il mondo dell’associazionismo laico e cattolico, Acli e Arci, i sindacati, la Rete per il Disarmo, con Pd, M5s e Alleanza Verdi-Sinistra Italia sfileranno per le vie della capitale per chiedere un “cessate il fuoco immediato” e un negoziato internazionale. Sono attese circa 50mila persone anche se gli organizzatori sperano in almeno 100mila presenze. Azione e Italia Viva con i rispettivi leader, Carlo Calenda e Matteo Renzi, saranno a Milano. I due ci tengono a sottolineare che pace non significa la resa di Kiev. Oltre al Terzo Polo alla manifestazione del capoluogo lombardo parteciperà anche Letizia Moratti, che si è appena dimessa da vice presidente della Regione e da assessora al welfare della Giunta del leghista Attilio Fontana. In molti ormai danno per certa la candidatura dell’ex sindaca alle prossime regionali in Lombardia. L’adesione al corteo di Renzi e Calenda sembra avvicinarla sempre più a quell’area politica.

 

Di elezioni regionali si parla ormai anche in un’altra Regione chiave, ovvero il Lazio. La giunta uscente guidata da Nicola Zingaretti, appena eletto in Parlamento, si regge su una maggioranza che vede uniti Pd e M5S. I dem vorrebbero continuare sulla strada del ‘campo largo’ ma l’individuazione di un candidato comune resta una partita davvero difficile. Al Nazareno spingono per un candidato civico ma cosa farà il M5S? Nel frattempo tra i rifornisti fa sentire la sua voce Calenda. A quanto si apprende il fondatore di Azione punterebbe sull’assessore alla Sanità, Alessio D’amato, che pur essendo del Pd non gode però del gradimento del suo stesso partito.. 

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