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Fantaconsigliati 13^ giornata Serie A: si accende la corsa salvezza

Il campionato entra nel vivo con la sfida tra il Verona e il Monza. La Cremonese deve provare a fare punti a Salerno, il Toro vuole il tris a Bologna

Fantaconsigliati 13^ giornata Serie A: si accende la corsa salvezza

A due giornate dal grande stop, il campionato alza l’intensità, specie nei big match, che possono già fare la differenza, in vista del prosieguo stagionale. Basti pensare che questa settimana potremo assistere al Derby della Capitale, con due squadre che vivono un momento simile e al Derby d’Italia, da sempre la gara più affascinante nella nostra nazione. Questo però non esclude le altre sfide, essenziali per i posti europei o per la corsa salvezza. La Cremonese cerca la prima vittoria contro la Salernitana, mentre la Fiorentina aspetta la Sampdoria. Bocchetti contro l’altro esordiente Palladino, Juric vola a Bologna. Il Napoli dovrà continuare il percorso magico contro la pericolosa Dea del Gasp. 

 

I consigliati della settimana:

Marco Carnesecchi (Cremonese): Dopo l’infortunio di Radu, alcuni scettici hanno iniziato a pensare che il giovane portiere scuola Atalanta non fosse pronto per la massima categoria italiana, specie dopo il lungo infortunio alla spalla. Invece, si è rimesso subito in carreggiata, salvando diverse volte lo specchio della porta. Un numero uno agile e veloce, che sta cercando di perfezionare la fase di impostazione con i piedi. Indubbiamente può rivelarsi un fattore importante contro l’attacco di massa della Salernitana.

 

Alessandro Buongiorno (Torino): I granata arrivano da due partite consecutive vinte, giocando nuovamente con un’identità specifica. I ragazzi di Juric hanno ritrovato la giusta serenità per poter affrontare al meglio ogni tipo di avversario, come è accaduto appunto con il Milan. Il giovane “cuore Toro” arriva dalla canterà granata e finalmente, sta trasmettendo fiducia all’ambiente, giocando da titolare. Un giocatore che abbina al meglio entrambe le fasi, rivelandosi importante anche a livello offensivo. Meritava da tanto questa opportunità.

 

Nikola Milenkovic (Fiorentina): Dopo un lungo infortunio, che ha causato diverse grane alla retroguardia di Italiano, il centrale serbo è tornato, mettendo anche in buca un pallone contro lo Spezia. La sua presenza fa la totale differenza in fase difensiva, poiché detta al meglio la manovra di gioco, chiamando lo spostamento del baricentro. Sui calci piazzati poi, riesce ad essere una torre in tutte le situazioni, sia come appoggio, che in fase di conclusione. In una fase ancora confusa dei risultati è un ritorno d’oro per tutto l’ambiente toscano.

 

Davide Faraoni (Hellas Verona): Anche lui non ha iniziato al meglio il campionato (come tutta la squadra) a causa di alcuni fastidi fisici che lo hanno limitato nel giocare. Una pedina di spinta, che può portare a Bocchetti delle importanti variabili sia in un centrocampo a cinque, che in una difesa a quattro. I suoi inserimenti non sono più una sorpresa, specie lo scorso anno, quando più volte è arrivato al goal. Se trovasse quegli spunti nei pressi dell’area, diventerebbe nuovamente un jolly per il gruppo, che sta faticando parecchio ad andare in rete. 

 

Gerard Yepes (Sampdoria): Il nostro campionato sta scoprendo tanti nuovi giovani interessanti, tra cui il centrocampista classe 2002 della Sampdoria. Stankovic ha voluto ricercare dei mediani che sapessero sia schermare la difesa, che verticalizzare in avanti, sui trequartisti. Il ragazzo derivante dalle giovanili ha da subito garantito estrema serietà, dimostrando non solo sicurezza con il pallone tra i piedi, ma anche personalità nel richiamare i compagni in fase difensiva. Un gioiello tutto da scoprire, che “Stanko” sta cullando al meglio. 

 

Antonio Candreva (Salernitana): Forse tanta gente lo avrebbe già dato per finito. Invece non si smentisce mai, dimostrando continuamente di saper fare la differenza in una squadra. Qualsiasi essa sia. Un giocatore duttile, che ha iniziato da poco a muoversi nel ruolo di mezzala, portando però subito dei risultati concreti. Pecca un po’ in fase difensiva, da sempre un tasto dolente per le sue qualità, ma quando si spinge in avanti è capace di creare qualsiasi cosa. Basti vedere il goal geniale messo a segno con la Lazio.

 

Lewis Ferguson (Bologna): Anche lui è una new entry del nostro campionato, anche se non si direbbe. Infatti, oltre ad essere andato già due volte in rete con la nuova casacca, si è imposto subito come titolare inamovibile, rimandando Barrow sulla fascia esterna. Un trequartista che nasce come difensivo, ma con un tocco di palla veramente geometrico. Elegante negli stop, leggero nel portare palla in mezzo al campo. I suoi inserimenti liberano gli spazi in mezzo alle difese avversarie, risultando di fatto un attaccante aggiunto. 

 

Marko Pjaca (Empoli): Ennesima occasione per il croato, questa volta sotto la guida di Zanetti. Non ha iniziato male, anzi, è riuscito abbastanza velocemente a scalare le gerarchie, rimanendo però, ancora un punto interrogativo, sotto il punto di vista degli infortuni. Il grande limite del suo talento sono sempre stati gli stop fisici, che lo hanno limitato nella costanza. Ha le qualità per essere importante, seppur debba prendere maggiore slancio in fase di scatto. Il tempo potrebbe finalmente aiutarlo nella crescita definitiva. 

 

Andrea Pinamonti (Sassuolo): Non neghiamo: si sarebbero aspettati tutti un rendimento ben diverso dalla punta scuola Inter, che fino ad ora non ha portato in cassa un gran numero di goal. Sicuramente freddo sui rigori, che per i neroverdi rimangono un fattore importante su cui contare (vista anche l’assenza di Berardi), ma troppo poco concreto nel crearsi l’occasione. Deve fidarsi maggiormente dei propri esterni, seppur siano perlopiù dei giovani esordienti. Non ha tutto il tempo del mondo, specie con Alvarez che scalpita in panchina.

 

Andrea Petagna (Monza): La sua stagione a Monza è appena iniziata, considerando il lungo infortunio che lo ha tenuto fuori per un gran numero di partite. I goal sono comunque già arrivati, sia in Coppa Italia, che in campionato, prova del fatto che si senta pronto ad aiutare i brianzoli nella corsa salvezza. Un attaccante che necessita di continuità, per poter diventare realmente importante: con Caprari che arranca e Mota troppo discontinuo in zona goal, la sua presenza potrebbe diventare essenziale. 

 

Beto (Udinese): Adesso deve giocare titolare! Sottil ha seguito uno schema ben definito nelle prime giornate a livello tattico, sia con i titolari, che con le riserve. Viste le tante rimonte messe a segno dai friulani, bisogna considerare l’importanza dei cambi in una squadra del genere, che però sta iniziando a perdere un po’ di intensità: non si può concedere sempre un tempo, svegliandosi nella ripresa. I giocatori decisivi devono esserci sempre e la punta portoghese è uno dei diamanti della fase offensiva bianconera. Un diamante, non giace in panchina.

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