la possibile svolta

Guerra in Ucraina, Usa aprono alla Russia ma pesa esito voto Midterm

Mentre gli Stati Uniti sono alle prese con le elezioni di metà mandato, arriva uno spiraglio al dialogo con Mosca. L’obiettivo: evitare il nucleare

Guerra in Ucraina, Usa aprono alla Russia ma pesa esito voto Midterm

Dopo mesi di braccio di ferro e di rifiuto del dialogo, in nome del rispetto del diritto internazionale e alla luce dell’atto di violazione dei confini e della sovranità in Ucraina, da Washington arriva una prima apertura. Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha ribadito che la Casa Bianca tiene aperte le linee di comunicazione con Mosca.

Parole che in parte hanno stupito gli osservatori, ma che vanno lette alla luce del rischio di quella che la stessa Casa bianca considera la possibilità di una catastrofe nucleare.

"Lo abbiamo fatto quando è stato necessario chiarire potenziali malintesi e cercare di ridurre i rischi e ridurre la possibilità di catastrofi come il potenziale uso di armi nucleari", ha dichiarato Sullivan in occasione di un evento all'Economic Club di New York, dopo l'esclusiva del Wall Street Journal, che per primo aveva riferito di colloqui tra il funzionario della Casa Bianca e i consiglieri per la sicurezza di Vladimir Putin.

 

Cosa sta cambiando

Le prime rivelazioni, dunque, erano arrivate dal Wall Street Journal, che aveva riferito di contatti tra Sullivan e il consigliere, Yuri Ushakov, oltreché con il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev.

In realtà quella che è apparsa una buona notizia è stata seguita da una precisazione da parte del Cremlino: «La Russia non sta negoziando con gli Stati Uniti sull’Ucraina”, ha infatti spiegato il vice ministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, come riportato dall’agenzia di stampa Ria Novosti.

Alle parole, però, sono seguite anche quelle rivolte a Kiev, secondo cui Mosca non sta mettendo alcuna condizione preliminare alla ripresa dei negoziati con l’Ucraina. In occasione di una conferenza stampa, infatti, Rudenko ha aggiunto che i negoziati hanno subito uno stop non per colpa della Russia, che invece sarebbe ancora disponibile a sedersi a un tavolo.

 

Il post elezioni Usa e l’imminente G20 di Bali

A pesare sulla nuova fase del conflitto e dei rapporti anche tra Usa e Russia potrebbero essere diversi fattori. Tra questi l’esito del voto di MidTerm negli Stati Uniti, che di fatto comporta un riequilibrio delle forze al congresso e un ridimensionamento del potere d’azione del presidente, Joe Biden, che in alcuni dialoghi alla vigilia delle elezioni aveva paventato il rischio di essere una cosiddetta “anatra zoppa” per i prossimi due anni di mandato, senza l’appoggio della Camera e di parte del senato.

Questo potrebbe limitare anche la decisione di nuovi e consistenti aiuti militari a Kiev.

D’altro canto si avvicina anche l’appuntamento con il G20 di Bali, in Indonesia.

Nelle scorse settimane, infatti, si era ventilato di un possibile faccia-a-faccia tra Putin e Biden, poi smentito. Di sicuro il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non sarà presente. Per lui è previsto, però, un intervento in collegamento video.

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