Misure per famiglie e imprese

Caro-bollette, Decreto Aiuti quater in Consiglio dei ministri

Il dl dovrebbe prevedere sostegni per circa 9 miliardi di euro. Intanto l’esecutivo lavora alla manovra di Bilancio. Tra venti giorni il Dpb a Bruxelles

Caro-bollette, Decreto Aiuti quater in Consiglio dei ministri

Il nuovo decreto Aiuti per un importo pari a 9 miliardi arriva oggi pomeriggio sul tavolo del Consiglio dei ministri. Il caro-bollette resta in cima all’agenda di governo che lavora contemporaneamente alla manovra di Bilancio, che dovrà essere approvata in Parlamento entro fine anno. Le nuove norme andranno messe nero su bianco entro venti giorni, quando il Documento Programmatico di Bilancio dovrà approdare a Bruxelles. Sui conti pubblici e sulla prossima programmazione non potranno non pesare i dati sul costo delle materie prime e sull’inflazione. “Fermare la speculazione è fondamentale e stiamo conducendo anche questa battaglia”, ha detto la premier Giorgia Meloni, che ieri ha incontrato i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Per il governo “la priorità delle priorità” è il lavoro. Intanto, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto per l’adeguamento del 7,3% delle pensioni a partire dal 1gennaio 2023. La spesa pensionistica nel triennio 2022-2025 assorbirà circa 50 miliardi di euro. Intanto, nella bozza del Decreto Aiuti Quater, è previsto l’innalzamento a 5mila euro della soglia entro cui è possibile pagare in contanti, evidente cambio di rotta rispetto alle disposizioni che prevedevano dal nuovo anno la riduzione del tetto a 2 mila euro. Sono previsti, inoltre, bonus per chi installa il Pos mentre, per quanto riguarda il Superbonus edilizio, ci sarà subito il passaggio al 90% per tutti, condomini e villette.

 

Ieri via libera delle Camere all’integrazione alla Nadef, la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza. Ma con il voto contrario delle opposizioni, che ne hanno fortemente criticato l’impianto giudicato “carente e non incisivo”. Il Parlamento ha votato anche lo scostamento di bilancio. Poco prima il ministro Giorgetti, in audizione nelle commissioni speciali di Camera e Senato, aveva confermato una linea “di realismo” sulle scelte di politica economica che “comporta un attento monitoraggio dell’evoluzione del quadro nazionale e internazionale, e che consente di intervenire tempestivamente in caso di necessità per fronteggiare possibili rischi di recessione”.

 

In effetti, per la Banca Centrale Europea, i recenti dati sull’economia indicano che la crescita è ancora in pericolo nonostante i segnali positivi sullo scenario mondiale. In questo momento Francoforte, come la Federal Reserve, sta alzando i tassi di interesse con l’obiettivo di frenare il balzo dell’inflazione. Ma aumentando il costo del denaro può verificarsi una diminuzione degli investimenti, sia pubblici che privati, che inevitabilmente porta con sé un rallentamento economico. In ogni caso, è solo nel medio e lungo periodo, che potrà essere verificato il buon esito delle scelte attuali di politica monetaria. 

 

Il caro-energia resta uno dei fattori maggiormente destabilizzanti, anche perché è difficile fare previsioni sulla durata delle oscillazioni del prezzo del gas, che sono legate alla guerra russo-ucraina. Oggi, nel suo consueto bollettino, la Bce avverte che le misure di bilancio per proteggere l’economia dal caro-bollette “dovrebbero essere temporanee e destinate solo alle categorie più vulnerabili, incentivando la riduzione dei consumi e rafforzando l’offerta di energia”. Allo stesso tempo, scrive l’Eurotower, “i governi dovrebbero perseguire politiche di bilancio che riflettono il loro impegno ad abbassare gradualmente gli elevati rapporti fra debito pubblico e Pil”. 

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