Ancora alta tensione Francia-Italia

Migranti, Parigi: “Meloni grande perdente”. Berlino difende le Ong

Tajani: “Dalla Francia reazione esagerata”. Piantedosi: “Nessuna volontà di rompere con Paesi fratelli”. Salvini: “Pronti al pugno duro sugli sbarchi”

Migranti, Parigi: “Meloni grande perdente”. Berlino difende le Ong

Adesso il governo italiano si trova a gestire uno scontro con la Francia di portata ben più ampia di quanto avesse immaginato. La tensione tra Roma e Parigi sui flussi migratori non si allenta e la giornata appena passata non lascia intravedere un avvicinamento. Anzi. Il governo d’Oltralpe attacca duramente l’Italia attraverso le parole del suo portavoce, Olivier Veran: “Giorgia Meloni è la grande perdente di questa situazione”. La Francia parla di “metodi inaccettabili” che l’hanno portata al via libera allo sbarco della Ocean Viking e annuncia sanzioni: non accoglierà “i 3mila migranti sbarcati in Italia, di cui 500 entro quest’anno”. 

 

Certamente non ha aiutato il documento congiunto a firma Italia, Grecia, Cipro e Malta (senza Spagna) sull’operato delle Ong. I quattro Paesi scrivono di “sostenere l’onere più gravoso della gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo” e chiedono “una nuova politica europea in materia, realmente ispirata a principi di solidarietà e responsabilità e che sia equamente condivisa tra tutti gli Stati membri”. Al centro c’è ancora il ruolo delle Ong. “Il modus operandi di queste navi private non è in linea con lo spirito della cornice giuridica internazionale sulle operazioni di search and rescue che dovrebbe essere rispettata.  Ogni Stato”, aggiungono, “deve effettivamente esercitare la giurisdizione e il controllo sulle navi battenti la propria bandiera”.  Una nota che non è piaciuta al governo di Berlino che scende in campo per voce dell’ambasciatore tedesco a Roma, Viktor Elbling. Il diplomatico prende le difese delle Ong: “Salvano vite dove l’aiuto degli Stati manca. Meritano la nostra riconoscenza e il nostro appoggio”.

 

Per il governo italiano parlano uno dietro l’altro i ministri degli Esteri, dell’Interno e delle Infrastrutture. Per il titolare della Farnesina, Antonio Tajani (Forza Italia), quella della Francia “è una reazione esagerata, ma siamo pronti al dialogo”. “Il problema” però “va risolto a livello europeo. L’Italia non può essere lasciata sola e le Ong non devono svolgere un ruolo politico”. In serata viene diffusa una dichiarazione del ministro Matteo Piantedosi. L’inquilino del Viminale usa parole più concilianti: niente potrebbe condurre, “men che meno il sottoscritto, e neanche i colleghi di governo, ad immaginare che qualsiasi nostra azione possa essere portata fino al punto di rompere il rapporto con dei Paesi a cui ci unisce una fratellanza antica e, quindi, la necessità di un percorso comune”. Un tentativo probabilmente di riallacciare un’interlocuzione con Parigi con cui ormai lo scontro è durissimo. Ma i toni del ministro dell’Infrastrutture e leader del Carroccio, Matteo Salvini, vanno in tutt’altra direzione. “Chi sbaglia, paga. Bene così”, dice. “Stretta in vista, multe, sequestri e più controlli. Il governo pronto al pugno duro sugli sbarchi”. 

 

Dal governo di destra arrivano, dunque, messaggi contraddittori. Dall’opposizione Nicola Fratoianni di Sinistra italiana attacca: “Salvini, Piantedosi e Tajani con la loro crociata contro le Ong non si rendono conto di essere gli alfieri della disumanità”. Intanto, oggi, si riunisce a Bruxelles il Consiglio dei ministri degli Esteri. All’ordine del giorno ci sarà anche il dossier migranti. Ma allo stato attuale non sembra ci siano i presupposti per ridurre le distanze tra Roma e Parigi. La presidente del Consiglio italiana da domani sarà al G20 di Bali dove è previsto un bilaterale con il presidente americano, Joe Biden. Meloni dovrebbe anche incontrare il presidente cinese, Xi Jinping, e il primo ministro indiano, Narendra Modi. Nessun faccia a faccia in calendario con il capo dell’Eliseo, Macron.

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