Coppa del mondo

Gli 11 grandi giocatori esclusi che guarderanno il Mondiale da casa

Tra scelte giuste, scommesse rischiose e rinunce a nomi pesanti come De Gea, Sergio Ramos e Paul Pogba, le rose sono pronte per la grande sfida del Qatar

Gli 11 grandi giocatori esclusi che guarderanno il Mondiale da casa

Il Mondiale in Qatar è alle porte e le rose ufficiali, ormai, sono state annunciate da tutte le Nazionali partecipanti. Come succede ogni volta, i pareri dei tifosi si sono divisi, tra elogi ai Commissari Tecnici, per delle scommesse azzeccate e prepotenti critiche, per alcune esclusioni di lusso. Tra le più “pizzicate”, vi sono indubbiamente l’Inghilterra, per un reparto difensivo che potrebbe lasciare a desiderare e la Spagna, a causa di una rivoluzione totale, a tratti un po’ forzata. Importanti sorprese per le Sudamericane, amarezza invece per un “Campione d’Europa”.

 

Gli 11 grandi giocatori esclusi dal Mondiale

David De Gea (Spagna): Insieme a Kepa del Chelsea, rimangono indubbiamente le due esclusioni importanti tra i pali. Il numero uno del Manchester United non ha vissuto una grandissima annata, ma è comunque da sempre un pilastro della Roja. Lasciarlo a casa potrebbe rappresentare una debolezza per il gruppo di Luis Enrique, che ha preferito puntare su tre scommesse. Unai Simon ha già mosso i primi passi in Nazionale, ma Raja e Sanchez peccano completamente nell’inesperienza. Una scelta coraggiosa, forse troppo.

 

Fikayo Tomori (Inghilterra): Southgate, dopo aver fatto una selezione che ha lasciato tanti dubbi, deve per forza vincere il torneo: portare atleti come Maguire, completamente fuori forma, escludendo alcuni centrali rocciosi, come il rossonero è da folli totali. Eppure, probabilmente un piano tattico c’è. Si è preso un bel rischio, specie nel selezionare unicamente calciatori di Premier. Una sottospecie di “paraocchi”, nei confronti degli altri campionati. Un bel rischio. 

 

Sergio Ramos (Spagna): Come detto, la Spagna è per distacco la Nazionale che ha fatto maggiori mutamenti nella rosa, cambiando radicalmente alcuni reparti. Tra questi, la retroguardia, con lo storico capitano del Real Madrid, nonché compagno inseparabile di Puyol con la Roja, che avrebbe potuto partecipare all’ultimo Mondiale della sua vita, ma che è stato tagliato fuori, a causa della poca presenza nel PSG. Una scelta coerente, ma poco romantica e forse un tantino ingiusta: bisogna saper rappresentare appieno uno spogliatoio. Basti pensare che Dani Alves, a 39 anni è riuscito ad acciuffare il pass. 

 

Ferland Mendy (Francia): Si sa, a livello di terzini, la Nazionale francese può vantare di numerose scelte e qualcuno di importante sarebbe comunque rimasto a casa. Indubbiamente però, non ci saremo mai aspettati l’esclusione del “madrileno”, che dopo aver giocato una stagione da masterclass, ha pure alzato al cielo la coppa dalle grandi orecchie. Preferire Pavard o magari Saliba, è una scelta unicamente di gusti, poiché a livello di meritocrazia, avrebbe quasi superato Théo Hernandez. Una brutta botta psicologica per lui, che non se lo sarebbe di certo aspettato.

 

Thiago Alcantara (Spagna): Il terzo grande escluso della Nazionale spagnola è il centrocampista del Liverpool. I tifosi spagnoli sono impazziti di rabbia quando hanno visto questa scelta, poiché il play oriundo ha rappresentato appieno il cervello del gruppo, con la partecipazione di Busquets. Uno dei pochi elementi in Europa, capace di giocare sempre di prima il pallone, creando una sorta di imbuto tra la difesa e la metà campo. Al suo posto andrà Soler, che come Ramos ha giocato poco a PSG, riuscendo comunque, in qualche modo, a convincere il tecnico. 

 

Paul Pogba (Francia): Che ci fossero grandi chance di non vederlo presente in Qatar, lo si sapeva già da diverso tempo, ma una piccola speranza, almeno per la seconda parte del torneo, avrebbe potuto meritarsela. Un giocatore importante non solo in campo, dando equilibrio totale al gruppo, ma anche nello spogliatoio, dove da anni si punta sulla sua esperienza e la fame di vittoria. Il Senegal ha deciso di portarsi comunque Mané, nonostante l’infortunio, piuttosto che occupare la casella con un giocatore a caso. Un peccato non aver percorso la stessa strada.

 

Robin Gosens (Germania): Forse tra tutti, è quello che “merita” maggiormente l’esclusione da questo Mondiale. Fino ad un anno fa è stato un punto di riferimento per la Nazionale, riuscendo anche a trovare spesso la via del gol. Un titolare inamovibile, fino a gennaio. Poi, il trasferimento all’Inter, che ha completamente distrutto i suoi piani di carriera: un giocatore che non ha più le stesse certezze, sia a livello di numeri, che nella forma fisica. Il calcio è un giradischi, colmo di sorprese. 

 

Renato Sanches (Portogallo): Meriterebbe un titolo tutto suo: “la strada sbagliata”. Capace di vincere un titolo da protagonista a Lilla, prima di andare in picchiata contro una discontinuità infinita. Aver scelto Parigi è risultata una scelta sbagliata sin da subito. Sapeva che nell’anno del Mondiale avrebbe rischiato il posto e ha preso un rischio più grande di lui. Sarebbe potuto essere uno dei protagonisti di questo promettente Portogallo e invece si guarderà la squadra da casa. 

 

Roberto Firmino (Brasile): Il parco offensivo decretato da Tite è sicuramente uno dei più discussi degli ultimi anni. Ha deciso di portare con sé giocatori di livello, lasciando però a casa pedine di un certo rilievo. Due su tutti, Gabigoal, bomber assoluto del campionato brasiliano e Bobby Firmino, attaccante cardine di Klopp, che in questa stagione è riuscito anche a ritrovare continuità. Una punta duttile, capace di occupare tutte le zone offensive del campo, diventando un jolly interessante. Un’esclusione inaspettata, a favore del giovane Pedro.

 

Tammy Abraham (Inghilterra): Una storia già vista, in quel di Roma. Da eroe dei tifosi il primo anno, ai fischi dell’Olimpico questa stagione, dove non sembra più o stesso. Per poter far parte di una rosa molto competitiva come quella inglese, bisognerebbe dare certezze ogni settimana e i numeri, sono calati troppo, rispetto alle aspettative del tecnico inglese. Ha una pressione estrema nel dover segnare e questa poca forza nel reggerla, ha probabilmente condannato la sua partecipazione al torneo. Stava iniziando a toccare il cielo, adesso però deve rifare tutto da capo. 

 

Angel Correa (Argentina): Un giocatore che non è mai stato particolarmente in copertina, ma che ha sempre garantito prestazioni positive e ottimi assist. Una soluzione su cui, l’argentina ha sempre puntato, convocandolo con regolarità. Fino a quest’anno. Il crollo dell’Atletico Madrid ha messo in difficoltà tutti i giocatori in rosa, facendo calare drasticamente le prestazioni in campo. Non è il solo giocatore che si è perso il Mondiale a causa di questo momento difficile, ma per lui è stata sicuramente una sorpresa negativa. 

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