Altissima tensione

Missili in Polonia, Biden e Nato prudenti per evitare escalation

Usa: “Missile S-300 improbabile che sia partito da Russia”. Mosca: “Chiara provocazione”. Zelensky: “Messaggio della Russia al G20”. Cina e Turchia: “Calma”

Missili in Polonia, Biden e Nato prudenti per evitare escalation

La notizia di due missili esplosi nel villaggio polacco di Przewodov, a pochi chilometri dal confine ucraino che, hanno provocato la morte di due civili, ha alzato alle stelle la tensione tra Kiev-Mosca-Nato ed ha fatto il giro del mondo in pochissimi minuti, grazie ai social ma sopratutto a Twitter e a Telegram.

 

Attimi di terrore, incredulità e sospensione sono stati vissuti da tutti coloro che ipotizzando ad un possibile attacco russo deliberato, hanno paventato il ricorso a quel famoso articolo 5 del Trattato della Nato da parte del governo polacco ed una inevitabile escalation che ci avrebbe portato dritti dritti sulla soglia della Terza Guerra Mondiale.

Al momento la Polonia - in base a quanto si apprende - non ha per ora invocato neanche l’articolo 4 del trattato di Washington che prevede che "le Parti si consulteranno ogniqualvolta, a giudizio di una di esse, l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle Parti siano minacciate". E non si sa ancora se intenderà farlo più avanti.

 

Subito dopo le esplosioni avvenute al confine tra Polonia e Ucraina, sono iniziati a girare sui canali social, i primi video e le foto dei detriti dell'esplosione, facendoci ritrovare a svestire i panni di virologi e di esperti di relazioni internazionali, e a vestire quelli di esperti in reperti bellici e trattati internazionali. Le prime notizie da parte dei tecnici, invece, stanno confermando (ma ci vorrà ancora molto tempo), quanto precisato poi dal presidente Biden durante l'incontro di emergenza al G20 di Bali con gli alleati: si tratta di un missile del sistema S-300 ed è "improbabile" che il missile sia partito dalla Russia”. "Questo è dovuto all'analisi della traiettoria ma non voglio dire che si sia già completata una vera indagine sull'accaduto". Ha concluso Biden spiegando anche come con gli altri leader si è deciso, all'unanimità, di procedere prima con l'indagine per capire esattamente e poi decidere collettivamente come rispondere. 

 

Le tre ipotesi

Al momento però fonti di intelligence occidentale non escludono la possibilità che i missili che hanno colpito la Polonia, siano stati lanciati, comunque per errore, dai russi. Secondo fonti contattate dall'Adnkronos ci potrebbero essere tre ipotesi:

- missili russi lanciati da bombardieri strategici potrebbero non aver funzionato bene ed essere finiti per errore in Polonia. 

- la traiettoria di missili russi lanciati da bombardieri strategici potrebbe essere stata deviata dalla contraerea ucraina che, intercettandoli, ha fatto cadere i resti in Polonia. E a tal proposito  va sottolineato che un aereo della Nato che volava sopra lo spazio aereo polacco ha tracciato il missile che è finito nel Paese uccidendo due persone. "Le informazioni con le tracce radar sono state fornite alla Nato e alla Polonia", così un funzionario militare dell'Alleanza alla CNN. 

- i missili dei sistemi della contraerea ucraina S-300 lanciati per colpire i missili russi non hanno funzionato in modo corretto e sono precipitati in Polonia.

Intanto si svolgerà oggi a Bruxelles, la riunione straordinaria del Consiglio Atlantico a livello di ambasciatori già annunciata ieri sera per discutere dell'esplosione avvenuta in Polonia al confine con l'Ucraina che ha causato due vittime. Alle 12.30 il segretario generale Jens Stoltenberg parlerà in conferenza stampa.

 

Missili in Polonia, le reazioni

Lader del G7 e della Nato hanno diffuso dall'Unione Europea hanno condannato gli attacchi che la Russia ha portato ieri su città e infrastrutture civili ucraine e si informa che si è discusso dell'esplosione avvenuta nella parte orientale della Polonia, vicino al confine con l'Ucraina. "Offriamo il nostro pieno sostegno e assistenza alle indagini in corso in Polonia. Siamo d'accordo di rimanere in stretto contatto per determinare i passi successivi appropriati man mano che le indagini procedono", hanno spiegato i leader del G7 e della Nato.

 

Erdogan:

"Non dobbiamo insistere sul fatto che il missile caduto in Polonia sia stato lanciato dalla Russia, sarebbe una provocazione", ha detto il presidente turco Erdogan a Bali ricordando le parole di Biden e la dichiarazione G7-Nato, evidenziando la necessità di indagini e di Mosca, che dice di "non avere nulla a che fare con l'incidente". "È possibile che si tratti di un errore tecnico", ha detto Erdogan. "Dobbiamo portare il prima possibile Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati, la pace può arrivare solo dal dialogo, ci stiamo impegnando per questo, appena torno sarò al telefono con Putin", ha aggiunto il presidente.

 

Zelensky:

Nel suo nuovo discorso video trasmesso oggi al G20 di Bali, ha detto che l'attacco missilistico finito in Polonia costituisce "un autentico messaggio della Russia al G20", secondo una copia del discorso visionata dall'Afp.

 

Mosca: 

Le notizie circolate ieri sera sulla presunta caduta in Polonia di missili russi sono state un tentativo di "provocare uno scontro militare diretto fra la Nato e la Russia, con conseguenze per l'intero pianeta". A dirlo il vice rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Dmtry Polyansky, citato dalla Tass.

 

Scholz

Sui missili esplosi in Polonia "va atteso il risultato dell'inchiesta". Ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, parlando alla fine del vertice del G20 a Bali, aggiungendo: "giusto e importante che oggi ci sia stato un incontro veloce dei Paesi Nato qui". "È importante che abbiamo chiarito che tutto questo non sarebbe successo se la Russia non portasse avanti la guerra all'Ucraina e senza la forte offensiva contro le infrastrutture.  Ma bisogna rimanere oggettivi", ha concluso il cancelliere.

 

Cina

La Cina ha invitato tutte le parti a "mantenere la calma ed esercitare moderazione nelle circostanze attuali", così la portavoce della diplomazia cinese, Mao Ning.

 

Medvedev: 

Quanto accaduto in Polonia "aumenta la probabilità che scoppi una guerra mondiale": lo ha detto su Twitter l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa. "La storia dell"attacco missilisticò ucraino in una fattoria polacca dimostra solo una cosa: l'Occidente, con la sua guerra ibrida con la Russia, aumenta la probabilità che scoppi una guerra mondiale", ha scritto Medvedev.

 

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