
C’è chi parla già di “condono” o “mini-condono”. L’ipotesi allo studio del Governo riguarda infatti la possibilità di azzerare gli importi dovuti da migliaia di italiani, sotto forma di cartelle esattoriali. In particolare il provvedimento riguarderebbe le cifre fino a 1.000 euro, che potrebbero essere appunto condonate.
A parlarne, dopo diverse indiscrezioni, è stato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, intervenuto al programma Quarta Repubblica” su Rete 4.
Cartelle esattoriali: verso il mini-condono
Secondo quanto emerso, il provvedimento si tradurrebbe in una sorta di " tregua fiscale" che riguarderebbe soprattutto le cartelle esattoriali per importi fino a 1.000 euro, che sarebbero “cancellati”.
Ma una novità interesserebbe anche i cittadini che hanno “debiti” fino a 3.000 euro e che potrebbero vedersi applicato uno “sconto” del 50%. ''Tutte le cartelle di un valore inferiore a 1.000 euro possono essere cestinate, mentre per quelle fino a tremila euro l'imposta evasa può essere ridotta dal 50%", ha chiarito il viceministro Leo.
"In una situazione normale si dovrebbe togliere di mezzo questa massa di cartelle non riscuotibili - ha spiegato ancora il Viceministro - Faccio degli esempi: i deceduti, ci sono delle cartelle che hanno raggiunto i deceduti e purtroppo non possono più essere onorate; i falliti. Tante cartelle riguardano soggetti che non possono più adempiere alle loro obbligazioni tributarie: queste cartelle vanno necessariamente tolte di mezzo. Sulle restanti cartelle bisogna fare una selezione''.
Riduzione delle sanzioni
Il provvedimento allo studio interesserebbe anche le sanzioni. Come spiegato da Maurizio Leo, infatti, il dimezzamento degli importi fino a 3.000 euro sui conti sono ancora in corso si unirebbe a un taglio anche sulla sanzione, che “potrebbe essere ridotta", probabilmente al 5%, “mentre aggi e interessi andrebbero del tutto cancellati".
Il provvedimento potrebbe arrivare già la prossima settimana, in occasione della manovra finanziaria, e interesserebbe tutte le cartelle dal 2015 in poi.
Lo Stato ci guadagnerebbe comunque
Se il vantaggio per i cittadini con conti pendenti verso lo Stato è indubbio, anche l’erario in realtà avrebbe comunque un beneficio. A spiegare il motivo è stato ancora il Viceministro Leo: ''Se ci sono cartelle il cui ammontare non supera i 1.000 euro, i costi di riscossione sono più elevati rispetto a quello che si può riscuotere. Già un provvedimento analogo fu adottato dal 2000 al 2010 si azzerarono queste cartelle. Ora se portiamo quella data e la spostiamo in avanti al 2015, tutte le cartelle di un valore inferiore a 1.000 euro possono essere cestinate. Non perché vogliamo fare condoni, sconti, ma perché gli oneri di riscossione sono più elevati".