Fantaconsigli

Al via il FantaMondiale: come funziona e chi sono i primi consigliati

In assenza dell’amatissimo fantacalcio, i vari “allenatori” punteranno sui giocatori del Mondiale, per il prossimo mese. Tra scommesse e top player mondiali

Al via il FantaMondiale: come funziona e chi sono i primi consigliati

A distanza di quattro anni, torna il famosissimo “FantaMondiale” a cui hanno già iniziato a partecipare in tantissimi. Con l’assenza del campionato ( e quindi del Fantacalcio), sono nate delle intense aste per aggiudicarsi i migliori giocatori del torneo, puntando così alla vittoria finale. Come funziona? Nello stesso identico modo del fanta tradizionale. Un’asta basata su tutte le rose che partecipano. Ogni settimana va schierato il migliore undici possibile, affidandosi perlopiù ai giocatori chiave ( i più costosi) e su alcune possibili scommesse. Il trucco chiaramente è ritrovarsi con il numero maggiore di giocatori alla finale, dove solitamente rimangono due, massimo tre giocatori a disposizione dei fantallenatori. Con i tanti infortuni recenti, le cose si complicano e ogni settimana potrebbero esserci delle importanti mutazioni. Ecco i consigliati del primo turno dei gironi:

 

Fantamondiali, i consigliati della prima giornata:

Guillermo Ochoa (Messico): Uno dei giocatori “romantici” della Coppa del Mondo. Su di lui veglia una leggenda: seppur non sia continua nelle partite stagionali con i vari club che ha girato, quando indossa la maglia del suo paese, si trasforma. Lo ricordiamo nelle scorse due edizioni, quando si è rivelato insuperabile. I messicani hanno perso qualità in fase offensiva e devono, per forza di cose, affidarsi alla solidità della retroguardia. Con un numero uno di questo spessore però, tutto è possibile. Ci si aspetta che possa essere uno degli uomini cardine del team. 

 

Joao Cancelo (Portogallo): Un giocatore che ormai, ha raggiunto la piena maturità, diventando di fatto uno dei migliori a livello mondiale, nel suo ruolo. Un elemento completo, capace non solo di fornire un’ottima copertura sulla corsia esterna, ma anche duttile in fase offensiva, dove partecipa regolarmente come attaccante aggiunto. Non è un caso che sia uno dei giocatori più importanti per Guardiola, che vede nascere diverse azioni da goal proprio dal mancino del portoghese. La corazzata di Santos ha il sangue offensivo: sfruttare il terzino del City è un grande vantaggio aggiuntivo. 

 

Arthur Theate (Belgio): Dallo scorso anno, la sua carriera è andata solamente ad evolversi: una prima parte a Bologna da sogno, una nuova avventura in Francia da protagonista. E adesso, il posto garantito in Nazionale. Insomma, pian piano il roccioso centrale (all’occorrenza anche terzino) belga si sta prendendo la scena. Una pedina che a tratti ricorda Van Dijck, a livello di caratteristiche, considerando l’imponente utilizzo del fisico nel gioco aereo e le marcature strette sull'uomo. In avanti poi, sui calci piazzati è una risorsa in più, vista la sua dote nello staccare alto prima di tutti. Ha dunque una grande chance di alzare ancor di più il livello.

 

Joakim Maehle (Danimarca): I danesi possono essere una delle sorprese inaspettate del torneo, visto anche il percorso positivo all’Europeo e nelle sfide di Qualificazioni. Diversi giocatori giovani, uniti all’esperienza dei pilastri storici, come Kjaer o Eriksen. Il terzino dell’Atalanta non fornisce grandi prestazioni in campionato ormai da un po’, risultando meno concreto in fase offensiva e più distratto in fase di copertura. Questo torneo deve essere l’occasione per riconquistare la fiducia di tutti, dimostrando di essere ancora un giocatore dalle mille risorse. Non dimentichiamoci quanti goal ha portato alla propria Nazionale. 

 

Angel Di Maria (Argentina): A Torino stanno ancora aspettando il boom dell’argentino, che nel frattempo però sta dando spettacolo in questo ritiro pre torneo: giocate da fenomeno, goal pesanti e una grande partecipazione alla manovra. Insomma, tutto ciò che è manicato con la maglia bianconera fino ad ora. Scaloni lo considera intoccabile, specie per la fluidità nel collegare il centrocampo all’attacco. Può muoversi sia da esterno, che da trequartista, dando maggiori soluzioni al tecnico ex Lazio. Non è più giovanissimo, sicuramente, ma la sensazione generale è positiva. Potrebbe essere questo il suo Mondiale.

 

Kai Havertz (Germania): Una Germania ancora un po’ “confusa”, che sta cercando di definire l’assetto migliore, per poter affrontare questo Mondiale da protagonisti, dopo la disfatta immensa nella scorsa edizione. Sostanzialmente peccano in fase offensiva, dove manca un vero e proprio numero nove. Da quando siede Flick sulla panchina però, la soluzione sembrerebbe essere diventata il fantasista del Chelsea, usato da falso nove. Segna di più, aiutando anche la squadra ad andare in porta. Attualmente il giocatore su cui devono puntare, per tenere equilibrata la squadra.

 

Federico Valverde (Uruguay): Nel giro di due anni, nonostante la giovane età, si è preso il Real Madrid, diventando intoccabile per Ancelotti. Adesso deve diventare leader della nuova “era” sudamericana, considerando che diversi pilastri come Cavani o Suarez, sono pronti a ritirarsi dalla Nazionale, probabilmente post-Mondiale. Con la casacca azzurra ha la possibilità di giocare più alto, gestendo il gioco da numero dieci. Le potenti conclusioni da fuori potrebbero rivelarsi un fattore, così come gli inserimenti in area di rigore, dove tenta sempre di sfruttare i suoi numerosi centimetri. Si sta avvicinando alla consacrazione totale.

 

Sergej Milinkovic-Savic (Serbia): La prima grande chance della sua carriera, di poter dimostrare tutto il potenziale possibile su un immenso palcoscenico, che non sia la Lazio. Per molti è “sprecato” a non giocare ancora in una big, ma questo torneo ci potrebbe finalmente rivelare quanto sia realmente incisivo nelle gare di un certo livello. La Serbia ha un potenziale immenso, perlopiù pescato nel nostro campionato è questo deve solamente un incentivo in più per far sognare i tifosi. Gioca anche lui leggermente più alto: chissà che anche a livello di goal possa fare la differenza.

 

Olivier Giroud (Francia): Dal nulla, si ritrova nuovamente protagonista. Nel Milan avrebbe dovuto rappresentare la “prima spalla” di Ibrahimovic, salvo poi diventare il protagonista assoluto dei rossoneri. Durante questa edizione in Qatar invece, avrebbe fatto da sostituto a Benzema, che però ha dovuto rinunciare al torneo a causa di un pesante infortunio. Quindi, è di nuovo la sua occasione. Trascinare la Francia, da Campione del Mondo, non è semplice, specie per le tante pressioni che girano intorno a Deschamps. La sua esperienza (e magari qualche rete in più) diventano a questo punto fonte di punti pesanti, per poter puntare alla vittoria. 

 

Ansu Fati (Spagna): Una carriera sulle montagne russe la sua, viste le tante gioie, ma anche i numerosi ostacoli affrontati. La numero dieci di Messi a Barcellona e un infortunio che lo ha oscurato, terminando ad un certo punto nel dimenticatoio. Poi la luce. Luis Enrique ha continuato sempre a credere nel suo potenziale, non solo per la giovane età, ma anche per la costruzione di una squadra stabile, futura. In queste prime amichevoli si sta rivelando imprendibile, con goal importanti e giocate di qualità. È stanco di rimanere all’oscuro, ora deve veramente dimostrare di meritare tutti gli elogi, che in passato si è conquistato. 

 

Youssef En-Nesyri (Marocco): Una prima punta naturale, che vive di pane e area di rigore. A Siviglia, questa stagione, non lo stanno più capendo: tra fischi, panchine e pochi goal, è passato da essere un idolo, ad un esubero per la rosa. In Spagna questo però. Sì perché, quando gioca per il suo paese, le cose cambiano. Il tecnico lo fa sentire importante, giocando molto sulla psicologia della motivazione (discorso simile per il compagno Ziyech) e incitandolo ad essere l’uomo copertina. Può trascinare ancora di più la squadra in questa edizione, viste le importanti aggiunte offensive nella nuova rosa marocchina. Per rinascere, bisogna però dimostrare. 

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA