I numeri sono in lieve calo ma semopre agghiaccianti: le vittime di femminicidi nei primi 9 mesi di quest’anno sono state 82, secondo il rapporto “Il pregiudizio e la violenza contro le donne, a cura della Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. La triste conta oggi arriva, invece, a 104.
I dati che sono contenuti fotografano una situazione a proposito della quale il capo della Polizia, Lamberto Giannini, ha commentato affermando che la violenza sulle donne è un “fenomeno attualissimo”.
Giannini: “Fermare la violenza”
Come ha spiegato Giannini, intervenuto pochi giorni fa alla vigilia della Giornata contro la violenza sulla donne, in una cerimonia al Campidoglio, “serve una strategia normativa sempre più efficace”, per contrastare il fenomeno. Secondo il capo della Polizia occorre “essere sempre più accoglienti e mettere a disposizione delle vittime persone sempre più preparate che facciano capire che non c’è nulla da vergognarsi”.
I dati del fenomeno: quante donno sono state vittime di femminicidio
Il report della Polizia mostra come sono 82 le donne uccise quest’anno, 8 in meno dello stesso periodo del 2021. Di queste, però, più della metà (42) sono morte per mano del partner o dell’ex. Prendendo in considerazione solo gli omicidi maturati in ambito familiare, le vittime di sesso femminile sono 71 su 91, pari al 41% degli omicidi totali (221) avvenuti quest’anno.
Le violenze sessuali
Al contrario di quello degli omicidi, il numero di casi di violenza sessuale è cresciuto considerevolmente. Nel 2022 sono state 4.416 le vittime complessive, ossia il 9% in più rispetto al 2021. Ma si è trattato quasi sempre di donne (92%).
In calo, invece, i numeri che riguardano lo stalking: -17% rispetto al 2021. Ma rimane la considerazione che il 75% di chi vive minacce e intimidazioni è donna, ha un’età compresa tra i 31 ed i 44 anni, e nell’80% dei casi è italiana.
Il revenge porn: un trend positivo
A preoccupare è poi anche il fenomeno del Revenge porn, ossia la diffusione di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso della persona ritratta. Dall’istituzione di una legge specifica, tre anni fa, il reato è stato commesso 3.496 volte e le donne ne sono state vittima nel 72% dei casi.
Ma c’è almeno un dato positivo: nel 2022 si è assistito a una riduzione del 20% dei casi: 871 reati contro 1.090.