Il punto sul ddl Bilancio

Fratelli d’Italia difende la manovra ma il dissenso cresce day by day

Cgil: “Manovra sbagliata”. Protesta del mondo della sanità: “Risorse insufficienti”. Dopo l’Ue anche la Bce avverte i governi: abbassare rapporto debito/Pil

Fratelli d’Italia difende la manovra ma il dissenso cresce day by day

E’ sempre la manovra di Bilancio ad animare il dibattito politico. Ieri il documento programmatico di Bilancio dell’Italia è arrivato sul tavolo della Commissione europea e per metà dicembre è atteso il parere. Dalla settimana prossima, invece, partirà l’esame in Parlamento. La presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, avrebbe chiesto al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, di “evitare che sul confronto sugli emendamenti che verranno presentati dai gruppi si possa verificare un rallentamento dell’iter”. In ogni caso, Fratelli d’Italia continua a difendere il disegno di legge approvato dal Consiglio die ministri. “Il governo mantiene la parola data”, dice il capogruppo al Senato, Lucio Malan. Mentre il ministro per gli Affari europei, anche lui di FdI, Raffele Fitto, parla di “manovra seria, di prospettiva e responsabile”. Non la pensa così la Cgil. E’ arrivata la prima valutazione della segreteria di Corso d’Italia: è una legge di Bilancio “sbagliata, che colpevolizza e colpisce i più poveri, che accresce anziché contrastare la precarietà, che non riduce il divario di genere”. Piuttosto “premia gli evasori e, con la Flat tax, aumenta l’iniquità del sistema fiscale”. La manovra, è scritto in una nota, “non interviene strutturalmente sulla pandemia salariale” e “riduce di fatto le risorse necessarie per sostenere la sanità, la scuola ed il trasporto pubblico”. Il sindacato non esclude il ricorso allo sciopero.

 

Tra le noti più dolenti c’è la sanità. Nella giornata appena trascorsa è arrivato il giudizio negativo di medici, aziende ospedaliere e sindacati di categoria. La legge finanziaria, che stanzia per il prossimo anno soli 2 miliardi di euro per il settore sanitario, è stata criticata duramente anche della Fondazione Gimbe. Secondo il presidente, Nino Cartabellotta, “la sanità pubblica continua a rimanere fuori dalle priorità del Paese”, mentre Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici, considera “insufficienti le risorse e chiede di vincolare interamente i 2 miliardi stanziati all’aumento degli stipendi di medici e sanitari”. Anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti”, denuncia “la mancanza di fondi in manovra” e che “servono più risorse per il settore”. 

 

Tra le forze di opposizione il Pd boccia il disegno di legge dell’esecutivo: le norme approvate “comprimono i diritti e aumentano i privilegi”. I democratici sono pronti a presentare una contromanovra in Parlamento e, intanto, raccolgono l’apertura del Movimento Cinque Stelle sull’ipotesi di una piazza unica in vista del 17 dicembre, giorno in cui il Nazareno ha indetto una manifestazione nazionale. Ma, oltre che tra i partiti di minoranza, le acque sono agitate anche nella maggioranza. Forza Italia sarebbe pronta a dare battaglia su diversi fronti. Segno evidente che permangono i malumori registrati questa settimana.

 

Dopo l’Ue punta il dito contro i debiti pubblici troppo alti anche la Bce. I governi dell’area euro “dovrebbero perseguire politiche di bilancio che mostrino il loro impegno ad abbassare il rapporto debito/Pil” e, data l’esigenza di riequilibrare i conti pubblici, dopo il forte stimolo degli anni passati, “i Paesi potrebbero considerare ulteriori entrate fiscali o ristabilire le priorità di spesa”. La presidente dell’Eurotower, Christine Lagarde, interviene sugli aiuti per fronteggiare lo choc energetico: dovrebbero essere temporanei e “mirati”, non a pioggia.

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