
Terremoto improvviso in casa Juventus, dove sono arrivate notizie inaspettate. Dopo undici anni di gestione, Andrea Agnelli si dimette dal ruolo di Presidente del club, insieme al a.d Maurizio Arrivabene, a cui rimarranno comunque le deleghe di passaggio ad un nuovo consiglio, per la stagione in corso e il vice presidente Pavel Nedved.
Si è infatti svolto nel tardi pomeriggio, un Consiglio di Amministrazione straordinario del club bianconero, al termine del quale tutti gli appartenenti hanno rassegnato le proprie dimissioni. Una decisione nata a causa dell'evoluzione dell'inchiesta Prisma della Procura della Repubblica di Torino sulle presunte alterazioni dei bilanci 2018, 2019, 2020 tra plusvalenze e manovra stipendi. Alcune testate di fama giornalistiche sportive hanno riportato l’intera lista del Cda, che ha abbandonato la barca prima di una tempesta pericolosa.
“A rassegnare le proprie dimissioni in serata, in un consiglio straordinario che si è tenuto alla Continassa, sono stati il presidente Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene e i membri Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood. Il coinvolgimento dell’organo nell’indagine Prisma, aperta dalla Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio, e le ultime contestazioni della Consob, che hanno spinto a rivedere il progetto di bilancio da approvare e far slittare per due volte l’assemblea degli azionisti (fissata adesso il 27 dicembre) hanno portato alla decisione unanime di fare un passo indietro”, si legge sul sito della Gazzetta dello Sport.
Maurizio Scanavino probabilmente sarà il nuovo direttore generale del club (viene dalla Gedi).
La lettera del presidente:
Ecco uno stralcio della lettera scritta dal presidente Agnelli: "Quando la squadra non è compatta si presta il fianco agli avversari e questo può essere fatale. In quel momento bisogna avere la lucidità e contenere i danni: stiamo affrontando un momento delicato societariamente e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità ad una nuova formazione di ribaltare quella partita.
La nostra consapevolezza sarà la loro sfida: essere all’altezza della storia della Juventus. Io continuerò a immaginare e a lavorare per un calcio migliore, confortato da una frase di Friedrich Nietzsche: “And those who were seen dancing were thought to be insane by those who could not hear the music”. Ricordate, ci riconosceremo ovunque con uno sguardo: Siamo la gente della Juve! Fino alla fine… Andrea Agnelli”.
Questa è la notizia al seguito della decisione della Consob, che di fatto ha concluso la storia d’amore tra Andrea Agnelli e la Juventus.
Le ragioni delle dimissioni del Cda
Sul sito ufficiale, la nota ha proseguito con tutti i fattori decisivi nel dettaglio:
All’esito di tali complessive analisi e valutazioni, sebbene il trattamento contabile adottato rientri tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili, la Società, per un approccio maggiormente prudenziale, ha:
- valutato di far decorrere l’accrual pro-rata temporis degli oneri per le integrazioni salariali di luglio/agosto 2020 e i c.d. “loyalty bonus” di settembre 2021 a partire dalla data più remota tra quelle di partenza di una c.d. “constructive obligation” ipotizzate dagli esperti indipendenti (e così, rispettivamente, da giugno 2020 e maggio 2021).
- Gli effetti di tali rettifiche sono sostanzialmente nulli sui flussi di cassa e sull’indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi pregressi che di quello appena concluso e futuri, e nonsono materiali sul patrimonio netto al 30 giugno 2022. Gli effetti contabili, saranno riflessi in un nuovo progetto di bilancio di esercizio e in un nuovo bilancio consolidato al 30 giugno 2022 che saranno esaminati e approvati in una prossima riunioneconsiliare, resi noti al mercato ai sensi di legge e sottoposti all’Assemblea degli Azionisti già convocata per il 27 dicembre 2022.
Il Consiglio diAmministrazione ha deliberato di conferire l’incarico di Direttore Generale al dott. Maurizio Scanavino. Mentre i membri del Consiglio di Amministrazione, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi. A tal fine, il Presidente Andrea Agnelli e tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico.
Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il Presidente Andrea Agnelli, il Vicepresidente Pavel Nedved e l’Amministratore Delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite. Il Consiglio ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato."