Prima dell’esame in Parlamento

La manovra cambia ancora, novità su bollette e reddito di cittadinanza

News anche su Opzione Donna ed extraprofitti delle aziende energetiche. Pos, Codacons: “Togliere sanzioni per commercianti equivale a un libera tutti”

La manovra cambia ancora, novità su bollette e reddito di cittadinanza

Sedici capitoli, 156 articoli e alcune novità dell’ultima ora. La bozza della manovra di Bilancio, che le Camere dovranno approvare nell’arco di un mese, registra ancora alcune modifiche. Una riguarda gli oneri di sistema in bolletta: le spese per lo smantellamento del nucleare escono dalle voci presenti nella bolletta elettrica. Mentre per quanto riguarda il reddito di cittadinanza è prevista la possibilità di cumulo con piccoli lavori stagionali o saltuari. Più nello specifico “nel caso di stipula di contratti di lavoro stagionale, o intermittente, il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico entro il limite massimo di 3mila euro lordi”. In ogni caso, per percepire il reddito, che “verrà abolito alla fine del 2023 per chi è in condizione di lavorare”, come annunciato dalla premier Giorgia Meloni, sarà obbligatorio frequentare dal primo gennaio del prossimo anno, e per sei mesi, un corso di formazione o di riqualificazione professionale.

 

Opzione Donna

Dal prossimo anno cambiano le regole per il trattamento pensionistico erogato con il sistema contributivo in favore delle lavoratrici dipendenti, o autonome, in possesso di determinati requisiti. Oltre ai 35 anni contributivi, che sono confermati, dovrebbero salire a 60 (non più 59) quelli anagrafici. Il ddl Bilancio prevede che oltre alla riduzione di un anno per ogni figlio (fino a un massimo di due, con l’uscita dal lavoro a 58 anni) debbano, tuttavia, ricorrere altre tre condizioni: la lavoratrice deve essere caregiver, ovvero assistere al momento della richiesta, o da almeno 6 mesi, un parente convivente; avere una ridotta capacità lavorativa riconosciuta dall’invalidità civile superiore o uguale al 74%; essere dipendente o licenziata da imprese per le quali è attivo ufficialmente un tavolo di confronto e di crisi. 

 

Tasse su extraprofitti aziende energetiche  

In materia di tasse sugli extroprofitti per chi produce, importa o vende energia elettrica e per chi produce, importa, distribuisce o vende prodotti petroliferi, si parla di contributo di solidarietà temporaneo, che è del 50% sul reddito 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi 2018-2021. La misura dovrebbe portare a un gettito pari a circa 2.550 milioni di euro con effetto di cassa interamente nel 2023 e riguardare circa 7mila imprese. Le nuove disposizioni fanno però discutere, insieme a un’altra misura: l’innalzamento da 30 a 60 euro del limite entro il quale i commercianti sono esentati dall’obbligo di utilizzo del Pos, cioè dei pagamenti con carte e bancomat. 

 

Cosa dicono i consumatori

Il Codacons, il coordinamento delle associazioni per la tutela dei consumatori, pur sostenendo l’eliminazione dai costi fissi presenti in bolletta della voce per lo smantellamento del nucleare, chiede al Governo di abolire gli altri oneri di sistema e di rivedere le misure su extraprofitti e Pos. “Da anni chiediamo di eliminare dalle bollette degli italiani quelle voci che nulla hanno a che vedere con i consumi energetici delle famiglie. Ma chiediamo anche di estendere la tassa sugli extraprofitti alle società non energetiche che hanno visto crescere nell'ultimo biennio i propri utili e di cambiare le norme sul Pos. Eliminare le sanzioni per i commercianti equivale a un libera tutti”.

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