
I ministri dei 27 Paesi membri dell’Unione europea si ritrovano oggi 5 dicembre e all’ordine del giorno c’è proprio la bozza messa a punto dalla Commissione Ue e fatta circolare in queste ore.
La parte centrale potrebbe consistere in incentivi per i cittadini e le imprese che risparmieranno di piùe per i quali i costi finali in bolletta potrebbero essere ridotti.
Cosa prevede la bozza Ue
Se il price cap, invocato da molti Paesi come l’Italia, ancora non c’è è pur vero che l’obiettivo sarebbe proprio di prevedere una sorta di limite massimo alle spese di approvvigionamento: “Le imprese e le famiglie riceverebbero un pacchetto base di servizi a un prezzo agevolato. Per la parte del consumo eccedente viene applicato il prezzo pieno di mercato”, si legge nel testo che sarà al vaglio degli Stati.
L’intento è di introdurre una soglia uguale per tutte le famiglie, che tenga conto della fonte principale di energia per il riscaldamento, prevedendo poi una quota personalizzata che invece faccia riferimento ai consumi del 2022.
Meno sprechi e interventi mirati
Da quanto emerge l’idea è di arrivare “preparati” al 2023, quando ci si aspettano nuovi rincari energetici e i consumatori potrebbero aspettarsi una proroga di “bonus” o misure temporanee per calmierare i prezzi. Il problema, però, è che secondo Bruxelles vanno evitate misure che vadano a beneficio di tutti, come il taglio dell’Iva sulle accise, perché non tengono conto delle differenti condizioni patrimoniali dei cittadini.
Rincari record del gas: a novembre +13,7%
Il problema è stringente, anche di fronte ai nuovi rincari registrati a novembre, che pesano sulle famiglie italiane per il 13,7% per quanto riguarda il gas. Di fatto, quindi, è già alle spalle il calo che si era registrato a ottobre (-12,9%). A comunicare le cifre nelle scorse ore era stata l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera): il documento aggiornato impone un incremento del prezzo della materia prima gas per i clienti con contratti in condizioni di tutela fissato a 9,12 euro al Megawattora, pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese scorso. Il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo nel mese appena concluso, quindi, è pari a 122,41 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse.
Aumenti e stangate per le famiglie
I nuovi ritocchi nei prezzi comporteranno, secondo le stime, un aumento tra il primo dicembre 2021 e il 30 novembre 2022 un aumento di 1.400 metri cubi annui di gas, pari a circa 1.740 euro: significa veder crescere il costo del 63,7% rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente. Arera ha tenuto a precisare che, come previsto del decreto Aiuti Bis, “per il quarto trimestre l’Autorità ha azzerato gli oneri generali di sistema anche per il gas e confermato il potenziamento del bonus sociale per le famiglie con un livello Isee fino a 12mila euro, 20mila per le famiglie numerose”.