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Iran, abolita la polizia morale. Ma non si fermano le nuove proteste

L’annuncio è arrivato dal procuratore generale iraniano, Mohammad Jafar Montazeri: “Non ha niente a che fare con la magistratura”. Ma resta la repressione

Iran, abolita la polizia morale. Ma non si fermano le nuove proteste

“Non ha niente a che fare con la magistratura ed è stata abolita da chi l’ha creata”. Con questo annuncio, il procuratore generale iraniano, Mohammad Jafar Montazeri ha dato un annuncio inaspettato, ossia che la polizia morale di fatto scomparirà. A riferirlo è l'agenzia di stampa Isna, che ha riportato il discorso di Montazeri, tenuto nella città santa di Qom.

Viene meno, quindi, l’organo che finora ha avuto il compito di far rispettare i severi dettami religiosi nella Repubblica islamica, anche se in Iran non scompare la repressione.

 

Tolleranza zero vero le proteste

Nel Paese, che da settembre vive momenti di forte tensione a seguito delle proteste scoppiate dopo la morte di Mahsa Amini, non verrà comunque meno l’azione di repressione delle manifestazioni: "Le forze di sicurezza, con tutta la loro forza e senza tolleranza, faranno fronte a ogni nuova rivolta, che finora è stata sostenuta dai servizi di intelligence stranieri", ha affermato il Consiglio di sicurezza iraniano in una dichiarazione.

L’annuncio arriva alla vigilia di una nuova ondata di cortei, che sono stati organizzati dagli attivisti per tre giorni dal 5 al 7 dicembre, in continuità con le proteste contro il Governo che sono iniziate proprio con l’arresto e la successiva notizia della morte di Amini, il 16 settembre.

 

Cresce la contrarietà al velo

In un contesto di forte tensione, che ormai si trascina dunque da 3 mesi, arriva anche un altro dato. Secondo un rapporto confidenziale, trapelato di recente dall'agenzia di stampa iraniana Fars, che è ritenuta vicina alle Guardie rivoluzionarie, solo il 37% degli iraniani è d'accordo con la legge sull'hijab, il velo islamico obbligatorio per le donne. Proprio a causa del velo islamico indossato in modo non corretto la giovane Mahsa Amini, 22 anni e di origini curde, era stata fermata dalla polizia morale.

 

Demolita da casa della atleta “ribelle”

Nonostante la repressione, i sentimenti di ostilità nei confronti del Governo in Iran crescono e un altro esempio era stato rappresentato dal caso dell’atleta iraniana che aveva gareggiato senza velo in ottobre ai Campionati asiatici della Federazione internazionale di arrampicata sportiva a Seul. Come riferito dall'organo di informazione pro-riforma IranWire, l'abitazione della famiglia della scalatrice Elnaz Rekabi, è stata demolita da funzionari governativi.

A confermare la notizia è stata anche la Cnn.

Rekabi aveva preso parte alla competizione senza hijab proprio quando le proteste anti-regime si stavano diffondendo in tutto l'Iran in seguito alla morte della 22enne Mahsa Amini mentre era sotto la custodia della polizia morale, perché non aveva indossato correttamente il velo.

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