Palazzo San Macuto

Copasir, il presidente è l’ex ministro Guerini (Pd). Donzelli vice

Vertici del Comitato di controllo sui Servizi segreti, si chiude il braccio di ferro tra Pd e Cinque Stelle. Fedelissimo di Meloni alla vicepresidenza.

Copasir, il presidente è l’ex ministro Guerini (Pd). Donzelli vice

Lorenzo Guerini è stato ministro della Difesa per il Pd nei governi Conte II e Draghi e guida nei democratici  la potente corrente centrista Base Riformista. Giovanni Donzelli è considerato un fedelissimo di Giorgia Meloni ed è un militante di Fratelli d’Italia della prima ora. Da ieri sono rispettivamente il presidente e il vicepresidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, composto da dieci membri, cinque della maggioranza e cinque dell’opposizione. Segretario è stato eletto Ettore Rosato di Italia Viva.  Pochi giorni fa era saltata la prima riunione per eleggere l’ufficio di presidenza. Pur essendo Guerini favorito, non se n’era fatto nulla per la mancanza di un accordo tra Pd e 5S. Ma anche perché nella stessa maggioranza qualche attrito si era registrato sull’attribuzione della vicepresidenza. Alla fine l’ha spuntata il partito della premier. 

 

Dunque, per il Comitato che conta più di tutti tra gli organismi bicamerali, e che verifica che l’attività del sistema di informazione e di intelligence si svolga nel rispetto dei dettami della Costituzione, è arrivata la fumata bianca. Per Guerini si tratta di un ritorno. Ha già presieduto il Copasir nel primo anno della passata legislatura, quando i dem erano all’opposizione e al governo sedevano i giallo-verdi.  L’elezione del presidente arriva però con un marcato ritardo, visto che il Comitato avrebbe dovuto essere operativo a venti giorni dalla proclamazione degli eletti. Come dicevamo, nell’opposizione sono stati soprattutto Pd e Cinque Stelle a dover comporre il puzzle. Più che altro è stata una questione di nomi.  In questi ultimi giorni che la presidenza andasse a un esponente del Nazareno era abbastanza scontato, meno il nome del vertice. 

 

Se alla fine un accordo si è trovato è presumibile pensare che pure sulla casella della presidenza della commissione di Vigilanza Rai il clima sia più disteso. Le due partite ad un certo punto sono state giocate insieme da Letta e Conte. Per l’organismo che vigila sulla tv di Stato in pole position ci sarebbe adesso il contiano Riccardo Ricciardi. Una stoccata al leader dei Cinque Stelle arriva dal piddino Enrico Borghi, anche lui in lizza per Palazzo San Macuto insieme all’ex ministro della Difesa. “Auguri a Lorenzo Guerini, nuovo presidente del Copasir”, scrive su Twitter. “Farà bene, e l’ho votato perché nei partiti seri si fa così. Con oggi, mi appunto sul petto la medaglia al valore virtuale conferitami dall’ostracismo di Conte nei miei confronti”.

 

Dunque, da oggi il Copasir è al lavoro e nel pieno esercizio delle sue funzioni. Tra i suoi poteri quello di acquisire informazioni e documenti da tutti gli apparati dello Stato: dai Servizi alla magistratura, fino alla pubblica amministrazione. Può farlo anche in deroga al segreto istruttorio. Un potere enorme di controllo dell’organismo parlamentare su ogni tipo di inchiesta per la quale ritiene necessario accedere agli atti. Inoltre, va rilevato che la presidenza del Consiglio dei ministri trasmette al Comitato una relazione semestrale sulle attività delle Agenzie che sovrintendono alla sicurezza esterna (Aise) e a quella interna (Aisi) e che riguardano i pericoli per la sicurezza del Paese.

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