Fifa Qatar 2022

La Croazia si aggiudica il terzo posto al Mondiale, le pagelle

Grazie ad un pirotecnico 2-1 il Marocco è stato schiacciato dai croati e Modric ha ottenuto il secondo podio, nelle ultime due edizioni. Male Boufal

La Croazia si aggiudica il terzo posto al Mondiale, le pagelle

La finale per il terzo posto è stata assegnata alla Croazia, che con un 2-1 di misura ha sconfitto la sorpresa Marocco. In goal Gvardiol e Orsic, che hanno contrastato al meglio il pareggio degli avversari. Protagonisti Modric, che chiude la sua avventura ai Mondiali tra gli applausi di ottantamila tifosi e Perisic, esempio sportivo per sacrificio e duttilità. Negativi invece Hakimi e El Nesyri, tra i più attesi: troppi palloni errati e una mancata precisione nei momenti importanti della partita. Un Mondiale che rimane comunque impeccabile per entrambe le compagini.

 

Modniali 2022, le pagelle di Croazia-Marocco:

Bono (Marocco) voto 6: Ha subito due goal in cui difficilmente avrebbe potuto fare qualcosa, ma il suo torneo rimane comunque molto positivo. Ha parato ciò che ha potuto per far rimanere fino alla fine la squadra in piedi, anche con interventi in uscita tutt’altro che scontati. Nell’impostazione fa fatica, come ormai è risaputo, regalando qualche pallone di troppo ai croati. È stato un protagonista, che ha vissuto con grande intensità psicologica le gare in Qatar. Anche per lui si potrebbero riaprire le porte del “calcio che conta”. 

 

Josko Gvardiol (Croazia) voto 7,5: Uno dei migliori centrali di questo Mondiale. Dopo una prova negativa contro l’Argentina, si è ripreso, sbloccando la finale per il terzo posto, giocando una gara a livelli molto elevati. Un leader della retroguardia, nonostante la giovane età, si impone da giocatore esperto, chiudendo El Nesyri lontano dalla propria area di rigore. Quando si porta in avanti poi, è un pericolo costante, non solo sui palloni da fermo, ma anche nella costruzione della manovra, dove non manca nella partecipazione, gettandosi anche in area di rigore. Subisce un fallo che potrebbe essere da rigore, ma alla fine l’arbitro non premia i suoi sforzi. La sua carriera sta per scoppiare definitivamente dopo questa esperienza. 

 

Achraf Hakimi (Marocco) voto 5,5: Il giocatore mancante, della gara finale. Un terzino che potrebbe essere tranquillamente categorizzato tra i migliori al mondo, ha fallito troppi palloni contro la Croazia, mettendo così in difficoltà la manovra offensiva della squadra. Anche difensivamente non eccelle, Orsic e Perisic dalle sue parti scappano con estrema facilità, mettendolo in difficoltà in fase di copertura. Ha la possibilità di fornire due palloni semplici nel cuore dell’area, ma sbaglia le misure. Il suo torneo rimane impeccabile, peccato solamente per le ultime due partite giocate.  

 

Ivan Perisic (Croazia) voto 8: Uno dei migliori in campo. Sembra quasi incredibile che sia stato schierato da terzino in una linea a quattro, considerando tutte le azioni offensive in cui si è reso protagonista. Dell'assist per il vantaggio croato, agli scatti infermabili sulla fascia, dove sfrutta sempre al meglio la sua capacità nell’uno contro uno. Difensivamente poi, da lode. Anticipa gli attaccanti avversari come se fosse un centrale, sia in diagonale, che sulle palle alte. Un giocatore che ha come caratteristica principale la duttilità: 6 reti e 5 assist negli ultimi tre Mondiali.

 

Sofyan Amrabat (Marocco) voto 6: Una delle sorprese assolute di questo Mondiale: uno dei pochi giocatori ad aver giocato tutti i minuti disponibili, diventando di fatto uno dei centrocampisti più notevoli dell’intero torneo. Nella gara con la Croazia non ha brillato, le gambe probabilmente hanno iniziato ad essere stanche, dopo aver vissuto un percorso, andato oltre ogni aspettativa. Torna in Italia un giocatore diverso, con maggiori certezze e caratteristiche nuove. Un ragazzo che non teme più la timidezza in mezzo al campo, ma si impone divorandosi gli avversari. Il suo cartellino è scoppiato e la Viola può vantare un tesoretto non da poco. 

 

Luka Modric (Croazia) voto 9: Non credo esistano parole per definire la grandezza di questo atleta leggendario. Fino alla fine, un professionista esemplare, che da sempre ha agito nel silenzio, facendo parlare unicamente i suoi piedi geometrici. Il senso del sacrifico è un esempio per i giovani, visto che, nonostante i 37 anni, ha inseguito tutti i palloni in campo, fino al fischio finale. Ha la capacità di decidere completamente la manovra croata, spostando il baricentro e adattandolo alla velocità di palleggio. Un cervello in mezzo al campo, che non smette mai di fare la differenza. La sua pagina di storia ai Mondiali è stata scritta e rimarrà intoccabile. 

 

Bilal El Khannouss (Marocco) voto 6: Un 2004 che ha saputo stupire con giocate lussuose. Sapersi adattare al grande calcio, nonostante la poca esperienza tra le fila dei professionisti è un grande marchio di carattere, sin da subito contraddistinto, rispetto al resto dei suoi coetanei. Ne sentiremo ancora parlare: Regragui ha saputo trovare una zona ideale per le sue caratteristiche da incursore, permettendo così anche un importante libertà tattica. Gioca un primo tempo brillante, commettendo però un errore fatale in occasione del raddoppio avversario. Una pecca non da poco, che però non può cancellare una performance comunque sufficiente. 

 

Mateo Kovacic (Croazia) voto 5,5: Una delle poche delusioni della gara croata. Un centrocampista che continua a confermare la sua grande discontinuità nelle prestazioni, fornendo sì, importanti giocate, che velocizzano la manovra, ma anche errori banali, quasi inspiegabili. Si spegne con facilità, rimanendo nascosto nella morsa marocchina, senza fornire soluzioni alternative. Continua ad essere il “potrebbe, ma..” della Nazionale e del Chelsea, finendo così puntualmente superato da qualche compagno. Un grande peccato. 

 

Sofiane Boufal (Marocco) voto 5,5: Da parte sua, ci si aspetta sempre grandi cose, specie per l’importanza che ha all’interno dello spogliatoio. Un torneo da protagonista, dove ha rimesso in mostra qualità importanti, che forse negli anni in Inghilterra ha un po’ accantonato. Necessitava di una seconda chance e questa avventura in Qatar lo ha ripagato. Peccato solamente per il calo finale contro la Croazia, dove è sembrato deconcentrato e poco preciso. In una gara comunque importante per la “storia”, ci si sarebbe forse aspettato un po’ più di personalità.

 

Mislav Orsic (Croazia) voto 7,5: L’uomo che ha deciso il terzo posto. Porta sul podio la Croazia, con un goal allo scadere della prima frazione di altissima caratura. Un giocatore non particolarmente visibile sul campo, considerando che predilige perlopiù la fase offensiva, lasciando a Perisic tutte le responsabilità nelle marcature. Ci riprova poi due volte, sfiorando sempre la rete. Un tiro a giro preciso, che fa parte del suo DNA. In Champions League viene soprannominato “l’uomo delle triplette”, in questo Mondiale invece ha iniziato ad andare in goal solo nel finale. 

 

Youssef En-Nesyri (Marocco) voto 5: Se il Marocco non è arrivato terzo, probabilmente la colpa principale è del pacchetto offensivo. Tra il numero nove e Boufal, ci sono state troppe reti fallite, da ottima posizione, che solitamente non avrebbero sbagliato. L’altissimo centravanti ha tentato di far prevalere i suoi centimetri, anticipando spesso i difensori avversari, senza però risultare preciso. Sotto porta poi, non ha avuto il giusto carattere per spaccare la porta: in certe partite, la personalità fa la totale differenza. Questa volta però, non si è vista.  

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