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Le pagelle della fase ad eliminazione diretta: Marocco e Croazia top

Dodici le Nazionali che in questo Mondiale ci hanno regalato grandissime emozioni, dimostrando ancora una volta, come il calcio possa sempre sorprenderci

Le pagelle della fase ad eliminazione diretta: Marocco e Croazia top

Il Mondiale è ormai terminato, con l’Argentina di Messi che ha toccato il tetto del mondo. Durante la seconda fase del torneo, quella ad eliminazione diretta, si sono visti risultati inattesi, in positivo, ma anche in negativo. Sorprese che non ci saremo mai potute aspettare, tra piccole outsider che sono andate oltre ogni aspettativa e big che invece, hanno interrotto il proprio percorso in anticipo. Scopriamo dunque chi sono state le dodici “sorprese” della seconda fase di Qatar2022:

 

Le dodici “sorprese” della fase ad eliminazione: 

Svizzera voto 5: I nostri antagonisti alla partecipazione in Qatar, sono usciti pesantemente agli ottavi, rinunciando sin da inizio gara alla qualificazione ai quarti. Un peccato, considerando le ottime prestazioni messe a segno ai gironi, dove si sono dimostrati superiori alla Serbia. Avrebbero potuto sorprendere, senza rimanere nel solito mare vagante, che non porta a nulla. Il bicchiere è oggettivamente mezzo vuoto, anche per i sei goal incassati nell’ultima gara. 

 

Senegal voto 5: Che l’Inghilterra non fosse un avversario semplice da affrontare, non vi sono dubbi, ma visto il percorso ai gironi, ci saremmo aspettati ben altro. Al contrario del Marocco, hanno perso la loro identità nel primo vero scontro diretto, uscendo di fatto subito agli ottavi. Probabilmente le tante discussioni all’interno dello spogliatoio tra i big ha compromesso il percorso della squadra africana, ben impostata nelle prime tre partite del gironi. Le basi ci sarebbero pure, ma mancano le idee per una costruzione futuristica.

 

Spagna voto 5: Bisogna essere onesti: non hanno rispettato le aspettative, uscendo prima del previsto. Ciò che ha deluso maggiormente i tifosi è stato però l’atteggiamento, troppo passivo e confuso nel momento dolente del torneo. Il Marocco sulla carta sarebbe stato considerato da chiunque inferiore, ma già dai gironi, dopo la larga vittoria sulla Costa Rica, si sono dimostrati fragili tatticamente. Alquanto inconsueto, se ci soffermiamo a pensare al livello generale della rosa. 

 

Brasile voto 5,5: Non può essere in nessun modo sufficiente. Sicuramente la lotteria dei rigori è il minore dei mali, visto che non vi sono vantaggi per nessuno, ma essersi fatti recuperare, dopo aver segnato nei supplementari è stato un colpo veramente basso. Aver regalato un contropiede ad una squadra che attacca in massa, a due minuti dalla fine è stato il disegno perfetto dell’eliminazione di Neymar e compagni. Una delusione non da poco: il gruppo è stato sin dal primo giorno considerato tra i più forti degli ultimi anni. Quarti di finale, troppo poco.

 

Paesi Bassi voto 6: Sono andati anche oltre le aspettative. Dal 2010 in poi hanno perso un po’ l’identità del calcio all’olandese, che bene o male hanno sempre tentato di replicare. In Qatar però, hanno dato voce ad una nuova mentalità, basata unicamente sulla compattezza di squadra. Attaccare e difendere insieme, dai difensori agli attaccanti, tutti con un solo scopo. Aver affrontato il miglior pararigori del Mondiale ha fermato il loro percorso, che a livello di risultati rimane comunque positivo. Devono capire solo se possono tornare grandi o accontentarsi di raggiungere sempre i quarti di finale. 

 

Portogallo voto 6,5: Il percorso dei portoghesi non è da condannare, visto che in diverse gare si sono dimostrati di altissimo calibro. Basti pensare ai numerosi goal messi a segno agli ottavi di finale, contro la Svizzera, in cui hanno messo in luce talento, qualità e predominanza del campo. Ronaldo non si è mai rivelato decisivo, sbagliando più di una volta reti veramente semplici. Leao ha trovato meno spazio del previsto, riuscendo comunque ad illuminare la scena. Dopo un girone positivo, sono stati spazzati via da un Marocco più intenso e con maggiore cuore. 

 

Giappone voto 7: Uscire ai rigori è stata una botta dolorosa, specie dopo essersi superati contro chiunque. Hanno messo in luce un gioco ordinato, basato sull’equilibrio tra reparti e i palloni in verticale. Mettere in difficoltà Spagna e Germania non è da tutti: sono stati il jolly inatteso del girone più complesso tra tutti. La Croazia ha retto l’urto agli ottavi, affidandosi poi al proprio portiere dagli undici metri. Rimangono comunque un esempio importante per il calcio asiatico, che raramente è riuscito a mettersi in mostra nelle ultime edizioni.

 

Inghilterra voto 7: In molti si sono sorpresi della conferma di Southgate, visto che nelle ultime due edizioni con gli inglesi, non ha portato a casa nessun trofeo. Eppure questo gruppo gioca un bel calcio e la fortuna, oggettivamente, non è stata dalla loro parte. La pressione su Kane ha condannato il percorso della squadra, che si è comunque riuscita ad imporre con coraggio contro i Campioni del Mondo, uscendo dal torneo, a pochi minuti dalla fine. Bellingham è scoppiato definitivamente: un talento puro. Bene anche Saka, delude invece Foden.

 

Marocco voto 8,5: Solamente raggiungendo la semifinale, hanno scritto una pagina storica per il calcio africano. Sono riusciti a far appassionare l’intero mondo ad una nuova mentalità di calcio, basata sul coraggio e la compattezza del gruppo. Alcune pedine, come Boufal, Bono o Amrabat, si sono rialzate, dopo alcune annate negative. Una nuova occasione per tutti. Non si devono fermare adesso. Aver eliminato Belgio, Spagna e Portogallo non è da tutti: che sia l’inizio di una nuova era, anche per chi non è mai stato sotto ai riflettori.

 

Croazia voto 9-: Essere arrivati terzi e aver vinto sulla carta solamente due gare è quasi un risultato da record. Nessuno infatti dovrebbe puntare il dito contro certe strategie, visto che la Nazionale di Modric è riuscita a terminare sul podio sia in Russia, che in Qatar. Una realtà solida, che vanta numerosi talenti, già pronti a sbocciare nel grande calcio. Il centrocampo, oltre al leggendario madrileno, si è rivelato decisivo, sia nel contenimento degli avversari, che nella costruzione offensiva. In porta poi, hanno scoperto un prodigio dei rigori.  

 

Francia voto 9,5: I rigori sono una lotteria, che non conosce pronostici. Si sono dimostrati oggettivamente dominanti, forse i più forti di tutti, scivolando solamente nel momento chiave del torneo. Aver rimontato il primo tempo disastroso, grazie ad un Mbappé da record, è la prova più emblematica della mentalità vincente dei francesi. Hanno passeggiato fino alla finale, non mettendo mai in discussione il passaggio del turno. Il romanticismo ha voluto premiare la maglia di Diego Maradona, ma Deschamps è riuscito comunque a stupire ancora.

 

Argentina voto 10: I Campioni del Mondo 2022! Una squadra che ha iniziato male il percorso in Qatar, perdendo all’esordio, ma non mollando mai, grazie alla forza dello spogliatoio. Scaloni ha rimescolato le carte, inserendo Mac Allister e Fernandez in mezzo al campo: da quel momento la Seleccion non si è più fermata, crescendo partita dopo partita. Messi incoronato Re, nella sua forma più splendente. I suoi goal hanno fatto ancora una volta la differenza. Così come le parate del “Dibu”, para rigori di altissimo livello. Unica pecca? Poco spazio per Dybala e Lautaro, forse avrebbero meritato qualcosa in più. 

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