Il vertice a Roma

Meloni-von der Leyen, si tratta su migranti, Pnrr e aiuti di Stato

Oggi a Roma l’incontro tra il premier italiano e la presidente della Commissione europea. Sul tavolo i dossier più impegnativi in vista del Consiglio Ue

Meloni-von der Leyen, si tratta su migranti, Pnrr e aiuti di Stato

La presidente della Commissione europea von der Leyen, dopo aver partecipato, oggi 9 gennaio a Roma, al lancio del libro “La saggezza e l’audacia”, raccolta dei discorsi dell’ex presidente del Parlamento Ue David Sassoli, incontrerà la premier Meloni

Sul tavolo tanti dossier da affrontare a partire da quello dei migranti e in particolar modo il decreto attraverso il quale l’esecutivo ha voluto apporre una stretta sulle ong e la reazione che questo ha provocato in Europa. «I Paesi membri devono rispettare la legge internazionale e la legge del mare: salvare vite in mare è un obbligo morale e legale». Ha sottolineato nei giorni scorsi la portavoce della Commissione Ue, Anitta Hipper, dopo la approvazione del provvedimento italiano. 

 

Si tratta sul Pnrr

L’incontro verterà anche su altri temi molto importanti come il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza e specialmente la sua attuazione. La Meloni, infatti, potrebbe proporre una sorta di proroga alla messa a terra dei target concordati con l'Ue. Difficilmente però l'Ue potrebbe accordare un rinvio oltre il 2026 la scadenza del Next Generation. Più fattibili le richieste di modifiche del piano a cui si sta lavorando sottotraccia. 

 

Il dossier migranti e le regole di gestione dei flussi

Dopo il duro scontro con la Francia sulle navi Ong, il tema dell’immigrazione sarà tra i temi all’ordine del giorno del Consiglio Ue straordinario fissato per il 9 e 10 febbraio. E il vertice di oggi sarà propedeutico alla trattazione.

La premier illustrerà alla presidente della Commissione Ue le motivazioni del decreto appena varato con la stretta sulle Ong e chiederà l’adozione di nuove regole più funzionali alle esigenze degli Stati di primo approdo, tra cui c’è l’Italia. A complicare la situazione, la Svezia, che per i prossimi sei mesi ha la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea ed è un paese che non vede di buon occhio l’adozione di un assetto che garantisca una maggiore condivisione nella gestione dei flussi.

Se però sull’obiettivo di creare un piano per i rimpatri e un Sistema di preferenze generalizzate (Spg) per i Paesi d’origine che cooperano, concedendo tariffe agevolate per i prodotti in via d’esportazione c’è già in linea di massima un’intesa Ue, sul sistema dei ricollocamenti, e più responsabilità da parte degli Stati che finanziano le Ong che operano nel Mediterraneo, c’è molta distanza.

 

Aiuti alle imprese

La von der Leyen, entro l’estate 2023, si è posta come obiettivo quello di realizzare un Inflaction Reduction Act europeo come risposta alle legge sull'inflazione americana, in modo da evitare uno scontro aperto contro Washington sul Wto, l’organizzazione che si occupa di siglare accordi commerciali vincolanti per gli Stati membri. Nel suo piano, due propositi: uno, creare un regime agevolato per gli aiuti di Stato e il secondo, un fondo di sovranità a protezione dell'industria, seguendo i solchi del Green Deal. I due obiettivi saranno sul tavolo del Consiglio europeo del 9 e 10 febbraio, ma l'Italia ha già ricordato quali potrebbero essere i rischi dietro un liberi tutti sugli aiuti di Stato, e cioè quello di agevolare chi ha lo spazio fiscale maggiore, come ad esempio la Germania.

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