
In questi giorni, in casa nerazzurra, sta tenendo banco la questione legata al rinnovo di Milan Skriniar, centrale di riferimento per il gruppo di Inzaghi. Il contratto dello slovacco è infatti in scadenza tra sei mesi, a giugno 2023, dove potrebbe facilmente accasarsi in qualche top club, senza dover aspettare il consenso dell’Inter. Sono ormai quasi tre stagioni che piovono offerte importantissime per il difensore, che però è rimasto sempre, senza mai deludere il pubblico.
Proprio i tifosi adesso chiedono a grandissima voce la permanenza del numero ventitré, tra proteste e striscioni indirizzati alla società. In occasione della gara vinta con il Parma di Coppa Italia, è apparso in Curva Nord un messaggio ben chiaro da parte della gente interista“ Skriniar resta a Milano, sei il nostro capitano”. Anche il tecnico Simone Inzaghi ha tentato di ribadire l’importanza del difensore in squadra, “Sono preoccupato per Skriniar in scadenza di contratto?
Assolutamente no, è un ragazzo straordinario che dà sempre tutto in campo. E' innamorato dell'Inter e non ho dubbi in merito. Oltre a lui ci sono altri giocatori in scadenza, ma la società è forte e sta lavorando al meglio.” Insomma, l’ambiente ci spera, anche se l’effettiva risposta del giocatore non è ancora arrivata, mandando un po’ in crisi Marotta nell’affrontare questo mercato di gennaio.
Le cifre del rinnovo:
I paletti economici in alcune situazioni si rivelano più pesanti del previsto, obbligando le società a seguire solamente alcune stradi possibili. Nel caso di Skriniar, l’offerta dovrebbe essere intorno ai 6 milioni di euro sino al 2027. Per di più, ci sarebbero anche alcuni bonus facilmente raggiungibili, facendolo diventare così tra i più pagati in rosa. Questa proposta è in attesa già da un po’ ormai e la società nerazzurra non vuole assolutamente ripetere un errore alla “Bremer”.
Puntare sull’amore dei tifosi potrebbe non bastare, specie se società ambiziose con Paris Saint-Germain si presentano con offerte che economicamente arrivano anche al doppio, rispetto alle condizioni dell’Inter. Il giocatore ha quindi il destino nelle proprie mani, seppur ovviamente vi è una deadline imposta dalla società, per poter gestire al meglio gli ultimi dieci giorni di mercato: dopo la finale di Supercoppa Italia, prevista il 17 gennaio contro il Milan, il difensore dovrà decidere definitivamente se sposare la causa nerazzurra, ambiente in cui è cresciuto oppure tentare l’ultimo grande salto in una top europea.
Un dubbio che lascia diverse preoccupazioni ai tifosi, pronti a sperare in un sostituto di altissimo livello in caso di cessione. Ovviamente, se i parigini volessero affondare anticipatamente il colpo, sarebbero disposti a pagare cifre decisamente più basse rispetto ai 75 milioni di euro presentati la scorsa estate. Marotta in tal senso ha già iniziato a visionare le possibili alternative, che si sposino al meglio con il prossimo progetto della società.
Un po’ De Vrij, un po’ De Ligt
Dopo l’affare Bremer saltato con i granata durante l’estate, l’asse Milano-Torino potrebbe nuovamente riaprirsi. La storia legata al difensore brasiliano, passato in bianconero dopo essersi sposato ai nerazzurri da marzo, ha lasciato qualche ferita tra le due società. Oggettivamente però, ad oggi, i granata possono reputare un affare la cessione di Bremer, dopo appena una stagione positiva.
Il sostituto preso dai granata la scorsa finestra di mercato è stato Perr Schuurs, centrale ex Ajax, su cui Cairo ha investito più di dieci milioni di euro. Adesso la valutazione del cartellino ha superato il doppio, toccando la soglia dei trenta milioni per potersi sedere ad un tavolo e parlarne. L’olandese infatti è un giocatore vitale per Juric, che non solo lo sfrutta come perno di riferimento per la retroguardia, ma punta su di lui anche a livello tecnico, tra sgambate in avanti e impostazione della manovra.
Insomma, un giocatore completo, che si può assolutamente considerare giovane, visti i soli 23 anni. Avere un profilo promettente, duttile e pronto potrebbe essere la giusta arma per coprire i buchi della retroguardia. Ovviamente, la trattativa è molto complicata, ma con un paio di contropartite tecniche, i nerazzurri potrebbero anche allentare un po’ la presa del Toro.