giorno 322

Soledar, Zelensky smentisce che la città sia caduta in mano russa

I combattimenti nella zona continuano. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi verso Kiev

Soledar, Zelensky smentisce che la città sia caduta in mano russa

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso alle 7:47 di questa mattina, ha postato sui social una foto scattata all’interno di un treno accompagnata dalla didascalia: “In arrivo a Kiev". Insieme al ministro, per la seconda volta in visita nella capitale ucraina stavolta però come rappresentante del nuovo governo a dimostrazione della ''solidarietà dell'Italia al popolo ucraino'',  c’è il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Tra le altre iniziative, Urso e Bonomi inaugureranno il Desk di Confindustria a favore delle imprese e della ricostruzione. 

 

Sempre a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ieri ha incontrato e ringraziato i presidenti di Polonia e Lituania, Andrzej Duda e Gitanas Nauseda, per le forniture militari decise dai rispettivi Paesi. Duda ha infatti annunciato che la Polonia è pronta a trasferire “una compagnia di carri armati Leopard nel quadro della costruzione di una coalizione internazionale”. Nauseda ha promesso invece sistemi antiaerei e missilistici. “A nome di tutti gli ucraini, ringrazio tutti i polacchi e i lituani per la prontezza con cui ci sostengono fino alla nostra vittoria. La assicureremo insieme – come fratelli, alleati ed eguali nel mondo libero”, ha detto Zelensky.

 

Zelensky: Soledar è distrutta ma non è caduta

Di quanto ci sia bisogno di nuove forniture militari lo sanno bene gli ucraini che combattono a Soledar. Dalle immagini satellitari scattate dalla statunitense Maxar sulla città che si trova nella regione di Donetsk in Ucraina, si possono vedere bene i danni provocati dagli attacchi delle forze russe. La prima immagine pubblicata da Maxar su Twitter mostra Soledar prima del 1 agosto 2022. La seconda mostra una parte della città dopo il 10 gennaio 2023, mostrando palazzi completamente distrutti.

 

 

La città mineraria di Soledar è "quasi completamente distrutta", ma i combattimenti continuano e la linea del fronte orientale "tiene", ha spiegato lo stesso Zelensky nel suo discorso di ieri sera. "Lo stato terrorista e i suoi propagandisti stanno cercando di fingere che una parte della nostra città di Soledar... sia una sorta di conquista della Russia", ha detto il presidente ucraino smentendo dunque che le forze russe e le milizie Wagner abbiano circondato e catturato il centro e parla di propaganda di Mosca per sostenere la mobilitazione militare. "Presenteranno - e stanno già presentando - questo alla loro società in modo tale da sostenere la mobilitazione e dare speranza a coloro che sostengono l'aggressione. Ma i combattimenti continuano. La direzione di Donetsk sta resistendo", ha detto Zelensky.

 

Dal fronte russo

Diverse ed importanti le notizie che arrivano dall'altro fronte della guerra, quello dell'invasore. A partire dall'aumento della durata di leva che diventerà gradualmente da 1 a 3 anni alla richiesta Mosca di una riunione del Consiglio di sicurezza sull'Ucraina il 17 gennaio, le cui motivazioni non sono state appositamente diffuse: "Non ho intenzione di diffondere nulla su ciò che si terrà nel Consiglio di Sicurezza il 17 gennaio - lasciamo che i nostri avversari vivano nell'ignoranza per ora, anche se li abbiamo già abituati che cerchiamo di rispondere alla loro riunione "anti-russa" con la nostra su un argomento che è scomodo per loro", ha detto il primo vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite Dmitry Polyansky nel suo canale Telegram.

 

La notizia più importante è la decisione di Putin di nominare capo di Stato maggiore Valery Gerasimov a comandante dell'operazione speciale in Ucraina. Secondo l'intelligence militare britannica ciò "indica la crescente gravità della situazione che sta affrontando la Russia. La scelta non verrà accolta con favore dagli  ultranazionalisti".

La nomina di Gerasimov "è un significativo sviluppo nell'approccio del presidente russo Vladimir Putin alla gestione della guerra. Il dispiegamento del capo di stato maggiore come comandante di teatro è un indicatore della crescente gravità della situazione che la Russia sta affrontando, e una chiara ammissione che la campagna non è all'altezza degli obiettivi strategici russi", evidenzia l'intelligence  britannica.      

"Il passo sarà probabilmente accolto con estremo malcontento da gran parte della comunità ultranazionalista e dei blogger militari, che hanno sempre più preso di mira Gerasimov per la cattiva conduzione della guerra. Surovikin è stato invece ampiamente lodato da questa comunità per aver sostenuto un approccio più realistico. Come nuovo vice comandante, la sua autorità e influenza è quasi certamente grandemente ridotta".

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA