La lega per l’Ucraina

Zelensky: “Centinaia di grazie non sono centinaia di carri armati”

A Ramstein, in Germania, l’ottavo incontro del gruppo di contatto di difesa per l’Ucraina guidata dagli Usa. Crosetto: “Continueremo a fare la nostra parte”

Zelensky: “Centinaia di grazie non sono centinaia di carri armati”

Nella base americana di Ramstein, in Germania, si è aperto l'ottavo incontro del gruppo di contatto per l'Ucraina guidato dagli Stati Uniti, e che riunisce circa 50 Paesi, tra alleati Nato e altri partner. 

La lega per l'Ucraina, così come è stata definita dal segretario della Difesa Lloyd Austin in rappresentanza di Washington, discuterà i tempi e l’attuazione di un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev, che servirà in vista di una più che probabile offensiva russa in primavera. 

 

 "È un momento decisivo per l'Ucraina e per tutto il mondo". Ha detto Austin. "Ci incontriamo in un tempo molto difficile e turbolento, ma percepiamo qui determinazione e l'unità. È il momento di non cedere. Non smetteremo, non indugeremo e non esiteremo nell'aiuto dell'Ucraina", ha concluso il segretario Usa. Le parole di Austin sugli aiuti a Kiev hanno subito provocato una forte reazione del Cremlino: l'Occidente si sta "illudendo" su una possibile vittoria dell'Ucraina, ha detto il portavoce Dmitry Peskov, "i carri armati occidentali non cambieranno nulla sul terreno".

 

Al vertice anche l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha chiesto di accelerare i tempi: "Non abbiamo tempo. Il tempo è un fattore determinante. Dobbiamo agire in fretta. Abbiamo bisogno di panzer da difesa e da combattimento. Ogni arma conta". Aggiungendo poi che: “Il terrorismo non lascia tempo alle discussioni. La guerra iniziata dalla Russia non ci permette ritardi, non posso usare parole invece di armi per difendere l'Ucraina: vi ringrazio per l'aiuto ma dobbiamo velocizzare, il Cremlino deve perdere, vi incoraggio a prendere le decisioni e darci i carri armati e missili di lungo raggio".

Il leader dell’Ucraina ha poi postato su Twitter il video del suo intervento alla riunione del gruppo di contatto, accompagandolo dalla seguente didascalia: "La guerra iniziata da dalla Federazione russa non ammette ritardi. Posso ringraziarvi centinaia di volte, ma centinaia di "grazie" non sono centinaia di carri armati. Dobbiamo accelerare! Il tempo deve diventare la nostra arma comune, proprio come la difesa aerea, l'artiglieria, i veicoli corazzati e i carri armati. Il Cremlino deve perdere.

 

Presente all’incontro anche il ministro della Difesa Guido Crosetto che da Ramstein ha twittato:“Al Gruppo di Contatto per la difesa dell'Ucraina ho ribadito al Segr. Gen. Nato Stoltenberg che l'Italia, tra i protagonisti dell'Alleanza Atlantica, proseguirà nel sostegno all'Ucraina e al suo popolo. Continueremo a fare la nostra parte”.

 

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