il 338esimo giorno di guerra

Mosca prepara la nuova offensiva in Donbas “per il 24 febbraio”

Mentre in Italia si dibatte sulla presenza o meno di Zelensky a Sanremo, la Russia continua a distruggere “deliberatamente e metodicamente” le città ucraine

Mosca prepara la nuova offensiva in Donbas “per il 24 febbraio”

Il conflitto in Ucraina giunge oggi al 338esimo giorno e la situazione sul campo di battaglia si fa sempre più ostica e imprevedibile. E mentre in Italia il dibattito interno si divide tra le parole del ministro della Difesa Crosetto in cui afferma con estrema sincerità ed evidenza che l’arrivo dei tank russi a Kiev determinerebbe una terza guerra mondiale e su chi, come Salvini, Conte e Calenda e tanti altri, non vorrebbero Zelensky nella serata finale del Festival di Sanremo a differenza di chi sostiene la scelta di Amadeus e della Rai, come Fratelli d’Italia e anche esponenti del Pd, da Matteo Orfini a Alessandra Moretti, oltre al presidente della Liguria, Giovanni Toti, e Benedetto Della Vedova di +Europa, l’ambasciatore ucraino in Francia, Vadym Omelchenko, afferma convintamente che i Paesi occidentali invieranno 321 carri armati all'Ucraina. Sebbene determinanti per le sorti del conflitto, questi mezzi corazzati sicuramente non potranno però arrivare  prima del lancio della nuova offensiva della Russia che secondo il segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale e la difesa dell'Ucraina, Oleksii Danilov, Mosca starebbe preparando "per il 24 febbraio, esattamente a un anno dall'inizio dell'invasione. In tal senso negli ultimi giorni le forze armate russe hanno testato le capacità di difesa dell'Ucraina vicino a Zaporizhzhia". L’obiettivo russo è "ampliare i confini" degli oblast orientali di Donetsk e Luhansk.

 

Ne è convinto anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha annunciato che la situazione sul fronte è "estremamente grave", in particolare nella provincia orientale di Donetsk, dove la Russia sta intensificando la sua offensiva. Il presidente ha confermato che a Vuhledar, a sud-ovest di quella regione, e a Bakhmut, a nord-est, si stanno svolgendo grandi battaglie. Zelensky nel suo consueto discorso a tarda notte ha affermato che le forze russe non stanno solo prendendo d'assalto le posizioni ucraine, ma stanno anche "deliberatamente e metodicamente" distruggendo le città e i paesi intorno a loro "con artiglieria, attacchi aerei e missili". "L'esercito russo non è a corto di mezzi letali. Può essere fermato solo con la forza", ha concluso. Solo pochi giorni fa Zelensky, ha chiesto agli alleati occidentali missili a lungo raggio e aerei da combattimento. 

 

Anche secondo le valutazione dell’Institute for the study of war, Vladimir Putin starebbe preparando una nuova offensiva in Donbas per tornare a controllare la situazione sul terreno e ciò dovrebbe avvenire entro i prossimi sei mesi, probabilmente nella regione di Lugansk. Tale analisi, segnala l'ISW, è coerente con le indiscrezioni pubblicate dall'agenzia Bloomberg, che cita fonti del Cremlino secondo le quali la nuova offensiva potrebbe iniziare a breve, nei mesi di febbraio o marzo. L'obiettivo sarebbe ribaltare gli insuccessi militari che la Russia ha dovuto incassare finora e vincere la guerra a più lungo termine. 

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