
L'Ucraina ha bisogno di missili a lunga gittata per fermare il "terrore russo" ed impedire agli occupanti di posizionare i loro lanciamissili lontano dalla linea del fronte e distruggere così più agevolmente le città ucraine. A ribadirlo, con forza e ancora una volta, è il presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky, evidenziando che i missili Himars attualmente utilizzati da Kiev hanno una gittata limitata di 80 chilometri e non possono di certo raggiungere molte delle aree occupate dai russi.
"Non dovrebbero esserci tabù nella fornitura di armi all'Ucraina - ha continuato Zelensky - per proteggersi dall'aggressione russa. Faremo tutto il possibile per garantire che i nostri partner aprano a questa fornitura vitale, compresa la consegna di missili Atacms, che hanno una gittata di 300 chilometri, e altre armi simili".
Ma in questo 339esimo giorno di guerra non si parla solo di armi e carri armati all’Ucraina ma anche di negoziati. Il cancelliere tedesco Scholz fa sapere in un'intervista alla stampa tedesca che proseguirà a parlare con Putin di possibili accordi per porre fine alla guerra, sebbene sia consapevole che fin quando Mosca continuerà il conflitto con l'attuale livello di aggressività la situazione non cambierà. Il cancelliere spiega che le passate conversazioni telefoniche con Putin "non sono state di tono scortese", ma definisce "inaccettabile" la volontà della Russia di "annettere con la forza parti del suo Paese vicino". Immediata la replica del Cremlino che tramite Peskov fa sapere che: "Finora non ci sono in programma delle conversazioni concordate. Putin è stato e rimane aperto ai contatti".
Anche in Italia la guerra Russia-Ucraina scatena dei botta e risposta al veleno tra il nostro ministro della Difesa Crosetto e l’ex presidente russo Dmitri Medvedev. Il tutto nasce dalle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dal ministro italiano in cui aveva detto che "la Terza guerra mondiale inizierebbe nel momento in cui i carri armati russi arrivassero a Kiev e ai confini d'Europa" e che "Solo le armi neutralizzano i terroristi russi”, in riferimento alla richiesta del presidente Zelensky agli alleati occidentali, di fornire Kiev di missili a lungo raggio e aerei da combattimento.
Affermazioni queste alle quali ha risposto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo su Telegram: "Non ci sono molti sciocchi nelle strutture di potere europee, ma il ministro della Difesa italiano ha definito la fornitura di veicoli blindati e di altre armi all'Ucraina un modo per evitare la Terza guerra mondiale. Uno sciocco raro". Immediata la replica di Crosetto: ”Se è sciocco" aiutare una nazione aggredita a difendere la sua esistenza, io lo sono. Lo avrei fatto anche a parti invertite. Medvedev pensi a mettere fine alla guerra".