Il 342esimo giorno

Guerra in Ucraina, l’escalation del conflitto è dietro l’angolo

Media Usa riportano la notizia che Biden sarebbe pronto ad inviare a Kiev missili Atacms a lunga gittata. Dal Cremlino: “non cambieranno gli eventi”.

Guerra in Ucraina, l’escalation del conflitto è dietro l’angolo

Il 342esimo giorno di guerra in Ucraina, inizia, come sempre in questi ultimi giorni, con esplosioni udite a Kherson, cposì scrivono sulla rete alcuni residenti. Ma al momento non ci sono commenti ufficiali sulla situazione in città. Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma che il suo governo sta pianificando una serie di riforme per assicurare negoziati rapidi in vista di un'adesione dell'Ucraina all'Unione europea. A riferirlo l'agenzia Reuters, ricordando anche che venerdì Kiev parteciperà a un "vertice" con funzionari dell'Ue."Ciò che è molto importante è che stiamo preparando nuove riforme in Ucraina", ha affermato Zelensky. "Si tratta di riforme che sotto molti aspetti cambieranno le realtà sociali, legali e politiche rendendole più umane, più trasparenti e più efficaci”, ha detto il presidente ucraino.

 

Ma l’escalation del conflitto potrebbe essere dietro l’angolo. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che potrebbe incontrare Zelensky in Polonia in occasione dell'anniversario del 24 febbraio, giorno d’inizio dell'operazione speciale da parte della Federazione russa (durante il quale Zelensky intenderebbe presentare al presidente americano anche il suo piano di pace in 10 punti, inclusa l'istituzione di un tribunale speciale per i crimini di guerra commessi dagli occupanti russi), sarebbe pronto ad inviare i missili a lungo raggio per l'Ucraina. L'indiscrezione, è stata pubblicata dai media statunitensi che citano l'agenzia di stampa Reuters.

I razzi, dopo l'ennesimo appello del presidente ucraino Zelensky all'Occidente, di fornire caccia F16 e missili a lungo raggio come gli "Atacms da 300 chilometri di raggio, con i quali si metterebbe sotto pressione l'artiglieria russa posta lontano dal fronte, e che finora ha potuto colpire indisturbata le città”, sarebbero stati inclusi nel nuovo pacchetto di aiuti degli Usa per l'Ucraina da oltre 2 miliardi di dollari, che includerebbero anche altre munizioni ed armi.

 

Immediata la rsiposta di Mosca che dice che le nuove forniture americane all'Ucraina, compresi eventuali missili a lungo raggio, "non cambieranno gli eventi" sul terreno ma contribuiranno solo ad aggravare l'escalation. A dirlo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia Ria Novosti. I carri armati forniti dai Paesi occidentali all'Ucraina "andranno in fiamme e grazie alle ricompense da parte di imprese e regioni, ci saranno ancora più entusiasti" del conflitto militare in Ucraina. Peskov, qui fa riferimento alla notizia di una società petrolifera che vorrebbe dare l'equivalente di oltre 70mila euro a chi distruggerà un carro armato occidentale. "L'intera infrastruttura militare della Nato, compresa l'intelligence, lavora ventiquattr'ore al giorno, sette giorni su sette, contro la Russia", ha dichiarato Peskov, secondo cui Mosca "non può non considerare le condizioni ostili create dalla politica" dell'Alleanza atlantica.

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