350esimo giorno di conflitto

Zelensky, da Sunak ok a nuove sanzioni a Mosca ed armi a lungo raggio

Il presidente ucraino in visita oggi a Londra incontrerà anche Re Carlo. E domani sarà a Bruxelles per partecipare al Consiglio Europeo straordinario

Zelensky, da Sunak ok a nuove sanzioni a Mosca ed armi a lungo raggio

Il 350esimo giorno di conflitto vede il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arrivare nel Regno Unito a bordo di un aereo militare della Raf, per incontrare il premier Rishi Sunak. Si tratta della sua prima visita in un paese europeo dopo lo scoppio della guerra con la Russia. E domani Zelensky sarà anche a Bruxelles per partecipare al Consiglio Europeo straordinario, e si rivolgerà ai 27 leader "in mattinata" per poi procedere a una serie d'incontri bilaterali. In sede di Consiglio, i governi di Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania chiederanno dei passi avanti nell'uso degli asset russi congelati nell'Ue. A renderlo noto una lettera congiunta indirizzata ai presidenti Charles Michel e Ursula von der Leyen e al premier svedese Ulf Kristersson. "Questo orientamento sarà la base per la proposta legislativa sull'uso degli asset congelati al fine di sostenere la ricostruzione dell'Ucraina", si legge nella lettera.

 

La visita di Zelensky a Londra

Il programma della visita in UK di Zelensky prevede un suo intervento al Parlamento di Westminster e un incontro con militari di Kiev addestrati nel Regno. Sarà ricevuto in udienza anche da re Carlo III. Londra accoglie il presidente ucraino con la promessa di estendere i programmi di addestramento a piloti e marines ucraini, la fornitura di armi "a più lungo raggio" e nuove sanzioni contro individui a aziende russe bollati come vicini a Vladimir Putin.

Il viaggio nel Regno Unito rappresenta "una testimonianza del coraggio, della determinazione e della lotta" dell'Ucraina contro l'invasione russa, oltre che della "infrangibile amicizia fra i nostri due Paesi". Ha dichiarato il premier britannico Rishi Sunak, dicendosi "fiero" dell'annuncio dell'espansione dei "vitali" programmi di addestramento di militari di Kiev che il Regno "garantisce dal 2014" e della formalizzazione oggi stesso di nuove sanzioni britanniche contro Mosca e l'inner circle "di Putin”. Il Regno Unito dunque è pronto a "offrire all'Ucraina" anche missili "a più lunga gittata" come strumento di contrasto alla "capacità della Russia di colpire continuamente le infrastrutture civili dell'Ucraina" e un aiuto "ad alleggerire la pressione sui fronti ucraini". 

E' notizia di pochi minuti che Londra ha imposto nuove sanzioni contro il settore militare della Russia impegnata nella guerra in Ucraina. Ad annunciarlo il ministro degli Esteri britannico James Cleverly a margine della visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel Regno Unito. Le nuove sanzioni prendono di mira in particolare "sei entità che forniscono attrezzature militari come i droni usati nell'invasione russa dell'Ucraina", ha dichiarato Cleverly,

 

La grande offensiva di Mosca per il 24 febbraio

Entro il 24 febbraio, anniversario dell'inizio dell'occupazione della Russia in Ucraina, Mosca vuole qualcosa di "clamoroso" da mostrare al suo Paese, ed è in questi termini  che vanno lette le operazioni per una rinnovata offensiva militare russa in Ucraina. Ha spiegato Oleksiy Danilov, il capo del consiglio ucraino per la sicurezza nazionale, in una intervista a Reutuers.

"Hanno bisogno di avere qualcosa da mostrare al loro popolo e hanno un gran desiderio di fare qualcosa di grande, dal loro punto di vista, entro quella data", ha detto Danilov che prevede anche che Mosca, che di recente si è concentrata sul Donetsk nell'est, tenterà nuovi attacchi su Kharkiv verso nord o Zaporizhzhia verso sud: "Se in questo avranno successo dipenderà da noi". 

 

Mosca: rischio reale di scontro diretto con gli Usa

Continua anche la tensione tra Mosca e Whashington. Gli Usa hanno dato il via a "una guerra ibrida totale contro la Russia che porta con sé il rischio reale di uno scontro militare diretto tra le due potenze nucleari". Così in un comunicato il ministero degli Esteri di Mosca, respingendo le accuse degli Stati Uniti di non rispettare il New Start, l'unico trattato bilaterale sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore.

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