verso il 24 febbraio

Allarme su tutta l’Ucraina: si teme il D-Day a un anno dalla guerra

L’ammassamento delle truppe al confine ucraino e lo schieramento delle navi da guerra sarebbero il segnale di una imminente controffensiva di Putin

Allarme su tutta l’Ucraina: si teme il D-Day a un anno dalla guerra

Sul campo di battaglia si combatte oggi il 358esimo giorno di conflitto mentre sale in tutto il paese l’allarme per il 24 febbraio, per ciò che potrebbe essere un "D-Day", ad un anno dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. Per commentatori ed analisti occidentali, per questa data, potrebbe partire una nuova controffensiva di Putin, i cui segnali sembrerebbero molto simili a quelli già visti ad inizio 2022: ammassamento delle truppe ai confini ucraini e schieramento di navi da guerra munite di missili tattici. Per ora una "data" certa, su quando la Russia attaccherà di nuovo in modo massiccio, non c'è ma è sotto gli occhi di tutti come, in questi giorni, Mosca abbia attaccato pesantemente l’Ucraina. L'Aeronautica militare ucraina parla, solo nella scorsa notte, di 16 missili russi abbattuti durante il 15mo attacco su larga scala delle forze russe, che ha colpito anche infrastrutture critiche in diverse regioni del Paese. Abbattuti anche 6 palloni-spia nei cieli sopra Kiev. Per il portavoce delle forze aeree Yuriy Ignat, Mosca userebbe i palloni che "non costano praticamente nulla" per logorare le difese ucraine.

 

La battaglia di Bakhmut

Intanto continua ad infuriare la battaglia intorno alle alture della città di Bakhmut. Come riportato da Ria Novosti che cita Igor Kimakovsky, consigliere del capo ad interim dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, le truppe russe avrebbero il controllo di tutte le alture mentre le truppe ucraine si avvarrebero dell'aiuto di "mercenari" e molti di questi sarebbero polacchi. Il "vantaggio" russo in questi luoghi, sarebbe però portando anche pesanti perdite, ad affermarlo le autorità di Kiev, citate dai media ucraini. Le perdite nel gruppo Wagner e negli altri i gruppi militanti prorussi attivi nell'Ucraina orientale, arriverebbero fino all'80%, ha dichiarato il viceministro della Difesa ucraino Hanna Malyar su Telegram.

 

Assemblea generale Onu voterà bozza risoluzione pace

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite voterà la prossima settimana una bozza di risoluzione di "una pace globale, giusta e duratura" in Ucraina. Lo riferisce Reuters. Il voto è fissato proprio per il giorno 24 febbraio, data in cui ricade il primo anniversario dell'inizio dell'invasione russa.

Il vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Dmitri Polyanskiy, avrebbe rifiutato di commentare la bozza di risoluzione, che gli Stati membri hanno ricevuto mercoledì.

 

Anche la Cina per la pace

La Cina è pronta a unire le forze con la comunità internazionale per promuovere una soluzione politica alla crisi in Ucraina. Ha dichiararlo Wang Yi, direttore dell'Ufficio della Commissione Affari Esteri del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, in un colloquio con il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi.

Wang Yi sarà anche in visita in Italia e incontrerà il presidente Mattarella e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Poi andrà in Ungheria e in Russia e paerteciperà alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, che si terrà dal 17 al 19 febbraio.

 

Mosca: "bersagli legittimi" i satelliti Usa e alleati

Secondo quanto dichiarato da Konstantin Vorontsov, vice capo del dipartimento per la non proliferazione e il controllo delle armi del ministero degli Esteri di Mosca, visto l'impiego nel conflitto di satelliti e "infrastrutture spaziali civili da parte degli Usa e dei loro alleati"  questi potrebbero diventare "bersagli legittimi di un contrattacco" russo. "Questa attività rappresenta un coinvolgimento indiretto in conflitti armati".

 

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