Il provvedimento lampo

Stop al Superbonus 110% e cessione crediti, da oggi solo detrazioni

Approvato in CdM e già pubblicato in GU il Dl n. 11 del 16 febbraio 2023 che pone fine a tutte le cessioni di bonus fiscali anche da parte della PA

Stop al Superbonus 110% e cessione crediti, da oggi solo detrazioni

Parte da oggi lo stop a tutte le cessioni dei crediti di tutti i bonus fiscali, ivi compreso il Superbonus 110%, per effetto del decreto in materia di crediti fiscali approvato dal governo Meloni ieri in CdM e già arrivato all’esame della Camera dopo la pubblicazione lampo in Gazzetta Ufficiale. 

 

Stop a Superbonus e cessioni di crediti

Il nuovo decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023 prevede dunque lo stop di tutte le cessioni di bonus fiscali. Andando così a disattivare la norma quadro che regola le cessioni all’articolo 121 del decreto Rilancio. 

Rimangono esclusi da questa novità gli interventi già avviati.

 

Divieto di acquisto dei crediti da parte di enti pubblici

L’Esecutivo col nuovo decreto ha previsto anche lo stop delle operazioni di acquisto di crediti da parte di Regioni e altri enti pubblici. Pertanto è siffatto divieto per Comuni, Province e Regioni e tutti gli enti che rientrano nel perimetro della Pubblica Amministrazione di acquistare crediti fiscali legati a lavori di ristrutturazione. 

 

Responsabilità dei fornitori

Il decreto in ottemperanza alla circolare n. 33/E di ottobre dell’agenzia delle Entrate, introduce la limitata responsabilità del fornitore che ha applicato lo sconto in fattura e dei cessionari dei crediti. Escludendo di fatto che questi soggetti abbiano avuto una condotta negligente quando abbiano acquisito una serie di documenti: titoli edilizi, notifica alla Asl, prove foto e video dell’esecuzione dei lavori, visure catastali, visti, asseverazioni. Detta esclusione riguarda anche i correntisti che comprano dalle banche.

 

Il ministro Giorgetti in conferenza stampa

Il decreto legge sulla cessione dei crediti derivanti da incentivi fiscali è stato illustrato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il ministro spiegando l’importanza del provvedimento ha tenuto a precisare che esso «ha un duplice obiettivo: cercare di risolvere il problema che riguarda la categoria delle imprese edili per l’enorme massa di crediti fiscali incagliati e mettere in sicurezza i conti pubblici». 

 

Giorgetti ha poi citato le parole dell’ex presidente del Consiglio Mario Draghi: «Comprendo la posizione delle imprese ma mi permetto di citare una persona di cui ho molta stima e con cui ho fatto il ministro, che disse che il problema non è il superbonus ma sono i meccanismi di cessione disegnati senza discrimine e discernimento.Vorrei puntualizzare che non tocchiamo il Superbonus, interveniamo sulla cessione dei crediti d’imposta che ammontano direi a 110 miliardi, questo è l’ordine di grandezza che deve essere gestito, l’obiettivo è dare la possibilità di gestirlo».

 

Abbiamo «chiarito per legge i confini della responsabilità solidale da parte dei cessionari dei crediti» e questo risponde all’obiettivo di «eliminare le incertezze, dubbi e riserve che hanno fatto sì che tanti intermediari, in particolare le banche evitassero da qualche mese di assorbire e quindi di scontare questi crediti», ha aggiunto il ministro dell’Economia. 

 

«Traendo spunto dalla decisione adottata e comunicata in Parlamento da Eurostat abbiamo deciso di porre divieto alle amministrazioni locali e Regioni di procedere a questi sconti perché avrebbero impatto diretto sul debito pubblico», precisando che dal 17 febbraio «rimarranno tutte le forme di bonus però solo nella forma di detrazione di imposta».

 

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