Alla Gostiny Dvor di Mosca

Tutta l’“assurdità” di Putin nel suo discorso più lungo della storia

In 1 ora e 45 minuti di messaggio il presidente russo attacca l’Occidente che cita 24 volte, gli Usa e la Nato. Stop al trattato Start ma aiuti al Donbas

Tutta l’“assurdità” di Putin nel suo discorso più lungo della storia

1 ora e 45 minuti, ecco quanto è durato uno dei discorsi più lunghi del presidente russo Vladimir Putin all'Assemblea federale, in occasione del primo anniversario dell'inizio del guerra in Ucraina. Come riporta l’agenzia russa Ria Novosti, nel suo messaggio ai parlamentari, Putin ha citato l'Occidente 24 volte, gli Stati Uniti 11 volte, la Nato 10 volte, l’Ucraina 19 volte e nessuna citazione alla visita a sorpresa a Kiev da parte del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

La sala ha applaudito Putin 53 volte, di cui quattro con tanto di standing ovation. 

 

Il discorso di Putin

Nel suo discorso Vladimir Putin ha ribadito la narrazione russa che vede nell'Occidente il "colpevole" della situazione attuale. Mosca "voleva una soluzione pacifica in Ucraina per evitare l'intervento militare, ma l'Occidente ha giocato con carte false per ingannarci", ha affermato il presidente russo. "Raggiungeremo i nostri obiettivi e liquideremo la minaccia del regime neonazista ucraino". 

 

Il capo del Cremlino ha poi annunciato la "sospensione" dell'applicazione del trattato Start, l'ultimo trattato sulla riduzione delle armi nucleari ancora in vigore con gli Usa. "Abbiamo sostenuto trattative per uscire da questo conflitto, ma alle nostre spalle veniva ordito uno scenario completamente diverso: in Occidente si parlava di pace ma erano menzogne. Hanno procrastinato e chiuso gli occhi di fronte alle menzogne del regime di Kiev", ha detto Putin. "Sospendiamo il trattato, ma non ci ritiriamo", ha sottolineato il presidente.

 

"È in gioco l'esistenza stessa della Russia" "Più useranno sistemi a lungo raggio, più dovremo tenere lontana la minaccia dai nostri confini, è chiaro e naturale", dichiara ancora il presidente della Federazione. "L'obiettivo dell'Occidente è portare la Russia a una sconfitta strategica, vogliono eliminarci per sempre. Non si rendono conto che è in gioco l'esistenza stessa della Russia".

 

"Respingeremo la minaccia neonazista" ha sottolineato ancora una volta che alla base dell'invasione militare dell'Ucraina, dopo un anno di scontri ancora denominata "operazione militare speciale", c'è la volontà di "sconfiggere il regime neonazista ucraino". "Parlo in un momento molto complesso e decisivo di cambiamenti radicali che definiranno il futuro del nostro popolo. Su ciascuno di noi grava una grandissima responsabilità: difendere il nostro Paese".

 

"Armi nucleari? Non per primi" - In riferimento al possibile impiego di armi nucleari da parte della Federazione Russa, Putin ha puntualizzato: "Non useremo per primi le armi nucleari. Ma se lo fanno gli Stati Uniti dobbiamo essere pronti Nessuno si faccia illusioni, la parità strategica non deve essere infranta". “La forza di deterrenza atomica della Russia è dotata al 90% di armi avanzate: un livello che dovrebbe essere esteso all'intero esercito".

 

"Aiuteremo le nuove quattro regioni russe e faremo il possibile per la pace”. Alla Gostiny Dvor di Mosca, Putin ha ribadito anche l'annessione unilaterale delle "nuove quattro province russe: Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. La Russia "aiuterà questi territori. Ora siamo tornati insieme, siamo più forti e faremo tutto il possibile affinché torni la pace".

 

"È impossibile batterci sul campo di battaglia" "È impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia, quindi vengono effettuati attacchi informativi sempre più aggressivi", prosegue Putin. "Mentono continuamente, non fermano gli attacchi alla nostra cultura, alla Chiesa ortodossa russa".

 

"Più la Nato avanza, più lontano dovremo spingerci" così Putin ha puntato il dito ancora una volta contro gli Usa e la Nato, colpevoli nella sua visione di aver aumentato la presenza nelle loro basi ai confini russi. 

 

"Lavoriamo a nuove tecnologie militari" Sul piano militare, la Russia produce nuove tecnologie che "migliorano la preparazione al combattimento dell'esercito e della Marina". Queste tecnologie "esistono e il ritmo della loro produzione e applicazione sta migliorando".

 

"Popolo ucraino ostaggio di Kiev e dell'Occidente”. E’ risaputo che secondo la visione russa l’Ucraina faccia parte della Russia. La stessa civiltà russa è nata a Kiev e da lì si è sviluppata, spostandosi gradualmente verso nord. "Non siamo in guerra con il popolo ucraino, ne ho già parlato molte volte. Lo stesso popolo ucraino è diventato ostaggio del regime di Kiev e dei suoi padroni occidentali, che hanno effettivamente occupato questo Paese in senso politico, militare, economico".

 

"Hanno cominciato loro la guerra, noi usiamo la forza per fermarli" "Non avevamo dubbi che a febbraio avevano pronte operazioni punitive nel Donbas, dove già avevano effettuato bombardamenti e questo era in contraddizione con la risoluzione dell'Onu. Loro hanno fatto cominciare la guerra, noi usiamo la forza per fermare guerra", ha proseguito Putin.    

 

"La Russia risponderà a qualsiasi sfida. Perché siamo tutti un unico paese. Siamo un grande popolo unito. Siamo fiduciosi nel nostro potere. La verità è con noi. Grazie", ha concluso il presidente russo.

 

La replica di Usa e Nato

Immediata la replica della Casa Bianca al discorso di Putin: "C'è una certa assurdità nell'idea che la Russia fosse sotto una certa forma di minaccia militare da parte  dell'Ucraina o qualcun altro". 

Sulla stessa linea anche le repliche del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che ha detto "Nessuno ha attaccato la Russia, sono loro gli aggressori" e del consigliere presidenziale ucraino Mychailo Podolyak, secondo il quale il capo del Cremlino "ha dimostrato pubblicamente la sua irrilevanza e la sua confusione. Non ha soluzioni promettenti e non ne avrà. Perché ovunque ci sono nazisti, marziani e teorie del complotto".

 

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