
Il 368esimo giorno di guerra in Ucraina vede una intensificazione del conflitto con lo schieramento da parte di Mosca di navi da guerra nel Mar Nero che potrebbe essere il segnale che il Cremlino sia in preparazione di ulteriori attacchi missilistici verso l’Ucraina. "Nel Mar Nero, la flotta di navi da guerra è raddoppiata rispetto a giovedì: ora ci sono otto navi", ha detto il comando militare nella regione meridionale in un aggiornamento su Facebook, "ciò potrebbe indicare che sono in preparazione attacchi missilistici e attacchi di droni", ha affermato. Una delle navi è una fregata armata con otto missili Kalibr, ha spiegato il comando militare Sud.
Intanto al fronte, continua la battaglia con uno scambio di colpe tra Mosca e Kiev sia per l’abbattimento di una diga della città di Bakhmut, nell’Ucraina orientale (secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Ria Novosti che cita un funzionario filorusso, le truppe ucraine al fine di impedire un varco alle truppe russe avrebbero deciso di farla saltare in aria.) e sia per per denuncia da parte dello stato maggiore di Kiev che i russi avrebbero allestito una camera di tortura nella città di Vasylivka, nella regione occupata di Zaporizhzhia.
Se trattasi di propaganda di guerra o no, ancora non lo sappiamo ma ciò che è evidente è che la situazione si stia surriscaldando. Con Mosca incentrata su un nuovo attacco e Kiev che pensa a passare ad una controffensiva in primavera che abbia come obiettivo la liberazione di tutti i territori occupati, compresa la Crimea: "Ci fermeremo solo quando ripristineremo il Paese entro i limiti del 1991", ha affermato il vice capo dell'intelligence del ministero della Difesa di Kiev (Gur) Vadym Skibitsky, citato da Unian. Uno degli obiettivi sarà il tentativo di "inserire un cuneo nel fronte russo a sud, tra la Crimea e la terraferma russa", ha spiegato Skibitsky, "l'Ucraina colpirà i depositi di munizioni sul territorio russo, compresa la regione di Belgorod, gli attacchi partono da lì".
Secondo Skibitsky, il momento preciso dell'offensiva dipenderà da una serie di fattori, come ad esempio la fornitura di armi occidentali che è poi strettamente connessa al periodo di addestramento dell'esercito ucraino.
E mentre Putin, intervistato dal canale tv russo Rossiya-1, dice che “L’Occidente ha un solo obiettivo: liquidare la Federazione russa”, che “l’unità della nazione russa è la chiave dei suoi successi”, che “il popolo russo non è secondo a nessuno quando è coeso e unito" e che “l’Occidente potrebbe ammettere la Russia nella 'famiglia delle nazioni civilizzate' solo dividendola in parti separate. (...) E perché questo? Per poterle comandarle a piacimento e porle sotto il suo controllo”, la Cina diventa sorvegliata speciale.
In un'intervista con CBS News, il direttore della CIA William Burns ha confermato la possibilità che la Cina invii armi alla Russia nella sua guerra contro l'Ucraina. "Siamo certi che la leadership cinese stia valutando la possibilità di fornire equipaggiamenti letali", ha dichiarato Burns, che ha evidenziato però come la Cina non abbia ancora preso una decisione in tal senso.
Le parole del capo della CIA potrebbero essere dunque lette come pressione mediatica su Pechino, all'indomani della presentazione del position paper, considerato non attendibile dagli Usa.