372esimo giorno di guerra

Al G20 di New Delhi sale la tensione per l’asse Mosca-Pechino

Mentre in India domina il tema della guerra, l’Ucraina fa i conti conti col raid russo su Zaporizhzhia, la capitolazione di Bakhmut e i sabotatori a Bryansk

Al G20 di New Delhi sale la tensione per l’asse Mosca-Pechino

La cronaca del 372esimo giorno di guerra inizia con la notizia di un raid russo su Zaporizhzhia che "ha quasi completamente distrutto un edificio residenziale di cinque piani. Diverse persone sono sotto le macerie. Due corpi sono stati recuperati tra i detriti", ha fatto sapere il segretario del dipartimento del servizio di Emergenza di Zaporiyia, Anatoly Kurtev. E mentre è in corso il rimpallo di notizie discordanti sulla vicenda dei "sabotatori ucraini, nel Mar Nero sono diventate cinque le navi portaerei di Mosca con a bordo 32 missili Kalibr, la città di Bakhmut è prossima alla capitolazione e lo scontro Mosca-Pechino e l’Occidente corre sul filo del rasoio. 

 

Il raid russo su Zaporizhzhia

Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto su Telegram parlando dell'attacco notturno dell'esercito russo a Zaporizhzhia come un “atto di terrore”. "Questo Stato terrorista (la Russia) vuole trasformare ogni giorno in un giorno di terrore per il popolo ucraino. Ma il male non prevarrà nella nostra terra. Cacceremo tutti gli occupanti e dovranno rispondere di tutto", ha aggiunto Zelensky su Telegram, spiegando che le operazioni di soccorso nella zona continuano.

 

La situazione a Bakhmut

"Le forze russe stanno avanzando all'interno della città di Bakhmut". A riferirlo sono l'esercito ucraino e l'Istituto per lo studio della guerra secondo cui "sono avanzate all'interno di Bakhmut e hanno continuato gli attacchi di terra intorno alla città”. La Cnn fa sapere che la città sembra essere prossima alla capitolazione

 

I sabotatori ucraini in Russia

Kiev ha definito "una provocazione" le affermazioni di Mosca secondo cui un gruppo di "sabotatori ucraini" sarebbe entrato nella regione russa di Bryansk. L'ufficio presidenziale ucraino ha infatti dichiarato che: "La storia del gruppo di sabotatori ucraini in Russia è una classica provocazione deliberata. La Russia vuole spaventare la popolazione per giustificare" l'invasione dell'Ucraina, ha dichiarato su Twitter Mykhailo Podoliak, consigliere presidenziale.

L'analisi di Cremlino è però diversa e accusa Kiev di attacco terroristisco a seguito di infiltrazioni di "sabotatori ucraini": le forze di sicurezza "stanno prendendo le misure per eliminarli". Ha fatto sapere il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dai media russi.

 

Mosca: "C'è rischio scontro diretto tra potenze nucleari

 Gli Usa e la Nato stanno "fomentando ulteriormente il conflitto in Ucraina e attorno" a questo Paese e il loro "crescente coinvolgimento" porta il rischio di "uno scontro militare diretto tra potenze nucleari con conseguenze catastrofiche". Ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov alla Conferenza sul disarmo a Ginevra, citato dalla Tas.

 

G20, l'asse Mosca-Pechino

Anche al G20 a New Delhi a cui partecipa anche l'Italia con Meloni e Tajani, gli animi sono molto tesi e Mosca ribadisce l'asse con Pechino. I ministri degli Esteri di Russia e Cina affermano infatti in un comunicato congiunto di respingere “unanimemente i tentativi di interferire negli affari interni di altri Paesi e di imporre approcci unilaterali attraverso il ricatto e le minacce".

E sempre dal G20 la Germania con il cancelliere Scholz si rivolge direttamente alla Cina: "Il mio messaggio a Pechino è chiaro: usate la vostra influenza su Mosca per sollecitare il ritiro delle truppe russe" dall'Ucraina e "non consegnate armi all'aggressore russo", ha detto Scholz, aggiungendo di essere deluso perché Pechino si è astenuta dal condannare l'invasione russa nella risoluzione Onu votata dall’Assemblea.

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