
Dopo l’investitura ottenuta alle primarie Pd, per Elly Schlein inizia l’ascesa nel panorama dell’opposizione e della politica italiana, o almeno è quello che immagina per lei l’autorevole New York Times nella sua consueta rubrica “ritratto del sabato”.
«È difficile incarnare il cambiamento in Italia più di Elly Schlein. La donna che scuote la politica italiana (no, non il nuovo presidente del Consiglio). Figlia di genitori italiani ed ebrei americani, Elly Schlein vuole rilanciare l’opposizione di centrosinistra a Giorgia Meloni, se solo il suo partito riuscirà a sopravvivere» - scrive il Nyt.
«Lo scorso fine settimana la signora Schlein, 37 anni, si è fatta strada al centro del dibattito sul futuro della sinistra europea quando ha sbalordito l’establishment liberale e scosso il panorama politico italiano vincendo le elezioni primarie per diventare la prima donna alla guida delPartito Democratico di centrosinistra. Promette, ha detto mercoledì nella sua nuova sede centrale, di ‘cambiare profondamente’ un partito nel bel mezzo di una crisi di identità», scrive il quotidiano americano.
Schlein e Conte
E un’identità rinnovata è proprio quella andata in scena ieri alla manifestazione antifascista a Firenze, nata dopo l'aggressione agli studenti del liceo Michelangelo, dove l’abbraccio tra Elly Schlein e il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, ha di fatto dato il via ad un nuovo dialogo e forse ad una nuova idea di opposizione a sinistra su temi importanti come la scuola, la sanità pubblica e la difesa della Costituzione.
Schlein e Conte è certo che lavoreranno insieme, in Parlamento e fuori ma come si disporranno sulla questione Ucraina e l’invio di armi ad un popolo che lotta per la libertà a nome di tutte le democrazie, anche italiana e europea? Il M5s dice no, e su questo non ha cambiato idea, Schlein invece ribadisce che "il pieno supporto" del Pd al popolo ucraino "non è mai stato in discussione". Anche se poi ricorda che "la sinistra deve continuare a perseguire un mondo di pace, un futuro di pace, e deve chiedere all'Ue un protagonismo diplomatico".
Il campo largo
Ciò che però è sotto gli occhi di tutti è che il famoso campo largo che va da sinistra al centro, tanto amato e prodigato da Bettini potrebbe tornare in auge come un vestito vintage in primavera. D’altronde al corteo fiorentino c'erano anche Nicola Fratoianni di Sinistra italiana, Angelo Bonelli dei Verdi, Roberto Speranza e Arturo Scotto di Articolo Uno, il segretario della Cgil, Maurizio Landini, la delegazione Italia Viva con l'europarlamentare Dario Danti e l'ex ministra Teresa Bellanova senza però rappresentati di Azione di Calenda.
Schlein: "Sono molto felice che ci sia qui una grande delegazione del Pd che ci sia il M5s, che ci siano altre forze civiche e della sinistra ecologista. Credo che sia un bel segnale. Su alcune battaglie fondamentali, come abbiamo sempre detto, noi dobbiamo lavorare insieme".
"Non potevamo che essere qui perché a seguito di quella aggressione squadrista la migliore risposta è esattamente questa, questa straordinaria partecipazione che è il vero antidoto a quella indifferenza. Il messaggio di questa piazza è chiaro: quei metodi squadristi non passeranno".
Conte: "Se ci troviamo qui con la segretaria del Pd vuol dire che su partite concrete noi ci siamo. Se col nuovo vertice del Pd questo dialogo rafforzerà questo orizzonte ben venga per tutta l'Italia". E per chi dice che ci sia una rivalità fra due forze per lo stesso elottorato, Conte risponde: "Il problema non è il primato e le leadership della sinistra".
"Gli esponenti del governo hanno perso due volte. La prima perché non hanno condannato" l'aggressione, "in particolare FdI, partito di riferimento dei responsabili. E poi hanno sbagliato perché il ministro Valditara ha trovato dei minuti per censurare la lettera ineccepibile della preside. Che sottoscrivo tutta. Non è il momento di abbassare la guardia".