Lo scacchiere dem

Il Pd tira un sospiro di sollievo: Schlein-Bonaccini trovano l’accordo

La neo segretaria proporrà all’Assemblea dem di domenica di riconfermare come presidente del Partito Democratico il governatore dell’Emilia e Romagna

Il Pd tira un sospiro di sollievo: Schlein-Bonaccini trovano l’accordo

Costretta a muoversi con cautela per non pestare i piedi a chi nel partito l’ha votata e sostenuta e chi le ha votato contro, la neo segretaria Elly Schlein, cerca di evitare rotture drastiche e di procedere a piccoli passi con la sua idea di rinnovamento del Partito Democratico. Ma il retroscena è dietro l’angolo.

Come riferito da Affari Italiani: “I capicorrente e gli storici big Dem che fin dall'inizio l'hanno appoggiata e hanno contribuito alla sua elezione non faranno sconti. Nel breve periodo non sembrano, tranne colpi di scena, esserci problemi, ma in prospettiva non saranno solo rose, ma anche spine. Ad esempio quando verrà il momento di fare le liste delle elezioni europee del 2024 Schlein non potrà fare ciò che vuole e mettere solo e soltanto i suoi in lista”.

 

In pratica significa che tra chi l’ha sostenuta alla primarie come Franceschini, Zingaretti, Delrio, Orlando c'è sicuramente qualcuno, o più di qualcuno, che si aspetta di ricevere ora qualcosa in cambio. E Schlein sa perfettamente che prima o poi i big Dem passeranno alla cassa a reclamare il loro premio, per averla aiutata a farla vincere alle elezioni. Ma non solo. Perché la neosegretaria deve fare i conti anche con coloro che nel partito non l'hanno votata e proprio non digeriscono l’alleanza con i 5 stelle di Giuseppe Conte o con coloro che in caso di un’eventuale crisi governo, non vedrebbero di buon occhio l’ipotesi di elezioni anticipate come potrebbe volere magari Schlein.

 

E intanto per unire e non disgregare un partito, che ha registrato oltre 7000 iscritti negli ultimi 4 giorni, Schlein decide di scendere a compromessi e trova l’accordo con Stefano Bonaccini, dopo una video-call durata quasi due ore. E all'Assemblea dem di domenica proporrà di riconfermare il governatore dell’Emilia Romagna come presidente. Il Pd tira dunque un sospiro di sollievo, la casella più ostica è stata riempita. E’ vero mancano ancora quelle dalla segreteria ai capigruppo, ma il più sembra fatto. 

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