Il 386esimo giorno

“Attività atipiche” nel Mar Nero, sale la tensione fra Usa e Russia

Il video dello scontro tra il caccia russo e il drone americano fa aumentare il nervosismo. Assad riconosce pieno appoggio a Putin sulle regioni del Donbass

“Attività atipiche” nel Mar Nero, sale la tensione fra Usa e Russia

Il 386esimo giorno di invasione russa in Ucraina vede la situazione nel Mar Nero molto incandescente. Mentre il Pentagono diffonde un video di 42 secondi che testimonia il reale scontro tra il caccia russo e il drone americano, (nelle immagini rilasciate infatti si vede perfettamente un jet Su-27 russo avvicinarsi al retro del drone MQ-9, rilasciare il carburante al suo passaggio per poi colpirgli l'elica), Kiev registra "attività atipiche" della marina russa nel Mar Nero.

Sarebbero presenti sul posto 20 navi di cui 4 portamissili ha riferito Natalya Humenyuk, portavoce delle forze sud, come riporta Unian. Secondo la portavoce, la presenza di navi russe è collegata alla disponibilità a lanciare attacchi missilistici sull'Ucraina e all'incidente dell'abbattimento di un drone americano da parte di caccia russi in acque internazionali. Secondo quanto reso noto dalla Cnn, le forze di Mosca hanno raggiunto il luogo dell'incidente

 

La tensione fra Washington e Mosca torna a salire

Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha dichiarato, durante la telefonata con il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin, che i voli dei veicoli aerei strategici senza pilota statunitensi al largo delle coste della Crimea potrebbero portare a un'escalation della situazione nella regione del Mar Nero. Perché "di natura provocatoria".

"La Federazione Russa non è interessata a tali sviluppi, ma in futuro reagirà di conseguenza a tutte le provocazioni". Ha detto il ministro russo.

 

Nelle regioni del Donbas

"Un anno fa, la Russia ha deliberatamente e brutalmente sganciato una potente bomba sul teatro drammatico nel centro di Mariupol. Accanto all'edificio c'era la scritta 'Bambini', impossibile da ignorare. Centinaia di persone si nascondevano dai bombardamenti". È quanto scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky via Telegram. "Passo dopo passo, ci stiamo muovendo per garantire che lo Stato terrorista sia pienamente chiamato a rispondere di ciò che ha fatto al nostro Paese e al nostro popolo", si legge nel messaggio, "non perdoneremo una sola vita rovinata dagli occupanti. Ricordiamo tutti coloro che sono stati uccisi dal terrore russo” Ha scritto Zelensky. 

E sa da una parte le forze russe continuano l’abominio della guerra bombardando quattro comunità nell'oblast di Sumy: Krasnopillia, Khotyn, Shalyhyne e Novoslobidske facendo vittime e distruggendo le infrastrutture civili, dall'altra c'è chi asseconda la brama di potere di Putin: Bashar Assad.

Il presidente siriano in un'intervista a Ria Novosti in merito alle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk e alle regioni ucraine di Kherson e Zaporizhzhia ha pronunciato testuali parole: "Damasco riconosce i nuovi confini della Russia con i territori che si sono uniti in seguito ai risultati dei referendum". "Certo. Sto dicendo che questi sono territori russi. E anche se la guerra non fosse avvenuta, questa è storicamente terra russa".

Ma non solo, perché dall'incontro Putin-Assad è arrivata anche un'ulteriore certezza: la dichiarazione dell'appoggio a Mosca da parte di Damasco: "Sosteniamo la Russia contro i vecchi e i nuovi nazisti".

 

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