Il dispiegamento russo

Armi nucleari tattiche, Ucraina: “Bielorussia ostaggio nucleare”

L’accordo Mosca-Minsk, a detta di Putin senza violare il Trattato Start, una risposta al Regno Unito per l’invio di proiettili all’uranio impoverito a Kiev

Armi nucleari tattiche, Ucraina: “Bielorussia ostaggio nucleare”

La notizia ha allertato tutto il mondo e ha fatto aumentare la paura di una repentina escalation della guerra. L’accordo tra Russia e Bielorussa per dispiegare a Minsk armi nucleari tattiche in un deposito che sarà completato entro luglio, senza violare il Trattato Start sulla non proliferazione della armi nucleari, è stata annunciato dalla stampa russa, citando il capo del Cremlino Vladimir Putin: "La Russia ha già consegnato alla Bielorussia il sistema missilistico Iskander, in grado di trasportare armi nucleari. Schiereremo in Bielorussia anche 10 aerei in grado di trasportare armi nucleari tattiche". 

 

E ancora: "La Russia produrrà oltre 1.600 carri armati entro un anno. Il numero totale di carri armati russi supererà così il numero di carri armati ucraini di oltre tre volte. La Russia risponderà per le munizioni all'uranio impoverito. Mosca ha molte di queste armi, ma non le ha ancora usate. Le munizioni all'uranio impoverito sono armi molto pericolose per l'uomo e la natura a causa della polvere. radioattiva"

 

Armi nucleari tattiche, aerei e carri armati

La decisione della Russia di dispiegare armi nucleari tattiche in Bielorussia sarebbe dunque una risposta al Regno Unito per l'invio di armi all'uranio impoverito all'Ucraina. In un'intervista a Russia-24, poi riportata anche da Interfax e Tass, Putin ha spiegato che "Il primo luglio sarà completata la costruzione di un deposito di armi nucleari tattiche in Bielorussia. Mosca e Minsk hanno convenuto che avrebbero dispiegato lì armi nucleari tattiche". Parlando di “dispiegamento” Putin ha suggerito che non vi sia una violazione del Trattato Start di non proliferazione degli armamenti nucleari. 

 

"Non stiamo trasferendo le nostre armi nucleari tattiche in Bielorussia, ma le dispiegheremo e addestreremo i militari, come gli Stati Uniti in Europa", ha spiegato lo zar. "Dieci aerei sono pronti per l'uso di armi tattiche e dal 3 aprile inizieremo ad addestrare gli equipaggi", ha aggiunto, "La Russia ha già consegnato alla Bielorussia il sistema missilistico Iskander, in grado di trasportare armi nucleari". 

 

Il presidente della Federazione Russa ha poi annunciato l'intenzione di produrre e modernizzare 1600 carri armati. L'Occidente "ha in programma di inviare 420 o 440 carri armati in Ucraina, noi ne produrremo di nuovi e modernizzeremo oltre 1.600 di quelli esistenti", ha detto Putin, "Il numero totale di carri armati dell'esercito russo sarà tre volte quelle delle forze armate ucraine. Anche più di tre volte", ha aggiunto.

 

Le reazioni di Ucraina e Usa

Oleksiy Danilov, il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina in riferimento alla dichiarazione di Putin afferma su Twitter che “Il Cremlino ha preso la Bielorussia come ostaggio nucleare". "Un passo verso la destabilizzazione interna del paese" ha aggiunto Danilov.

 

Non cambia niente invece per l’amministrazione degli Stati Uniti che attraverso l'ufficio stampa del Pentagono ha commentato la decisione di Mosca di schierare le sue armi nucleari tattiche in Bielorussia su richiesta di Minsk.

Il Pentagono sostiene di non disporre di informazioni di intelligence che indichino l'intenzione della Russia di utilizzare armi nucleari e non vede alcun motivo per adeguare il dispiegamento delle proprie forze nucleari. 

 

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