
In Ucraina oggi è il 400esimo giorno di guerra e di un'invasione russa che continua a mietere vittime e distruzione. Ma è proprio sul tema della pace e della ricostruzione di un paese martoriato dai bombardamenti che il presidente ucraino Zelensky e quello italiano Giorgia Meloni hanno rinnovato le sinergie tra Ucraina-Italia.
”Ho parlato con Giorgia Meloni, capo del Governo italiano. L'ho ringraziata per i suoi principi, per la sua determinazione, per la vera forza europea che si avverte nelle sue parole e azioni in difesa della libertà”. Ha detto Zelensky nel suo quotidiano discorso serale alla nazione. “Abbiamo discusso di relazioni bilaterali e in generale della nostra difesa contro l'aggressione russa. L'ho informata riguardo la situazione sul campo di battaglia, riguardo ai nostri bisogni. Già nei prossimi mesi potremo essere più attivi lungo il confine”.
“Siamo con l’Ucraina. Ho confermato il nostro impegno e discusso l’obiettivo di una pace giusta e duratura”. Ha risposto su twitter la premier Meloni.
Cina-Turchia e la collaborazione con Mosca
Ma è sul fronte Cina-Turchia che la tensione geopolitica potrebbe salire di nuovo dopo gli annunci di Pechino e di Ankara circa la rinnovata collaborazione con Mosca.
Il presidente turco Tayyip Erdogan ha infatti annunciato che Vladimir Putin potrebbe recarsi in Turchia il 27 aprile per l'inaugurazione della centrale nucleare turca di Akkuyu, nel sud del Paese, finanziata dalla russa Rosatom. "Il progetto per costruire la centrale nucleare di Akkuyu sta procedendo con successo. È probabile che Putin venga per partecipare alla cerimonia del 27 aprile. Probabilmente parteciperemo online insieme", ha riferito Erdogan.
La Cina invece è pronta ad aumentare gli scambi con le forze armate russe al fine di approfondire la comunicazione, la cooperazione e la fiducia reciproca militare. E' quanto dichiarato dal portavoce del ministero della Difesa Tan Kefei, secondo cui le relazioni tra i due Paesi "non sono simili all'alleanza militare e politica durante la Guerra Fredda, ma trascendono il modello di relazioni statali e hanno la natura del non allineamento, del non confronto e del non prendere di mira Paesi terzi". Tra i piani, ha aggiunto Tan nel briefing mensile virtuale, c'è anche quello su "regolari esercitazioni e pattugliamenti navali e aerei congiunti".
Sul campo di battaglia
Sul campo di battaglia invece prosegue il conflitto sul versante orientale dell’Ucraina con l’assedio dell’esercito russo della città di Bakhmut e la dura resistenza da parte delle forze ucraine, che secondo le ultime rivelazioni del capo dello stato maggiore congiunto Usa, il generale Mark Milley fatte alla Commissione per i Servizi armati della Camera, citato dalla Cnn, sta infliggendo al gruppo mercenario Wagner "un'enorme quantità di perdite nell'area di Bakhmut, la battaglia per la città si è trasformata in un massacro per i russi". "Probabilmente si tratta di 6.000 mercenari effettivi e altre 20 o 30.000 reclute, molti arrivano dalle carceri", ha detto Milley. "Gli ucraini stanno attuando una difesa molto efficace che si è rivelata costosa per i russi.
Perdite che Mosca vorrebbe rimpiazzare nei prossimi mesi con nuove reclute. Le autorità russe si stanno preparando ad avviare una grande campagna di reclutamento per arruolare 400.000 soldati, le amministrazioni regionali cercano di raggiungere l'obiettivo costringendo le persone ad arruolarsi. E’ quanto emerso dal report postato su Twitter dall'intelligence del Ministero della Difesa britannico, spiegando che Mosca ha scelto un "modello di volontariato" anche per minimizzare il dissenso. Ma, è altamente improbabile che la campagna possa attirare 400.000 veri volontari.