I pagamenti di The Donald

Trump a processo nel 2024 ma le accuse sono solo per reati di classe E

L’ex presidente che si dice perseguitato dalla procura avrebbe commesso il più basso livello dei reati, che prevedono una pena massima di 4 anni di carcere

Trump a processo nel 2024 ma le accuse sono solo per reati di classe E

"Donald J. Trump ha ripetutamente e fraudolentemente falsificato i documenti aziendali a New York per nascondere comportamenti criminali che nascondevano informazioni compromettenti al pubblico di elettori durante le elezioni presidenziali del 2016", così il procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, in una nota uscita subito dopo l’udienza. Per la procura di Manhattan l’accusa chiave nei confronti di Donald Trump rimangono quindi i pagamenti alle donne per il silenzio sugli affari che sono "parte di una cospirazione per minare l'integrità delle elezioni del 2016" da parte del tycoon.

Secondo quanto riferito dal New York Times le accuse contro Donald Trump sono però tutti reati di classe E, il livello più basso dei reati nello stato di New York, che prevedono una pena massima di 4 anni di carcere. 

 

Le accuse contro Trump

Dopo l’udienza di ieri nel tribunale di Manhattan a New York, l’atto di incriminazione nei confronti di Trump, è stato desecretato e reso pubblico e sostiene che l'ex presidente Trump abbia fatto parte di un piano illegale per silenziare le informazioni contro di lui e in questo piano fa parte anche il pagamento in nero di 130.000 dollari ordinato dall'imputato alla pornostar con cui ebbe una relazione nel 2006 per eliminare le informazioni che avrebbero danneggiato la sua campagna elettorale. L'accusa sostiene che il motivo per cui ha commesso il reato di falsificazione dei registri delle società è stato in parte quello di "promuovere la sua candidatura".

Secondo le rivelazioni della CNN che cita la procura di Manhattan, alcuni pagamenti per mettere a tacere informazioni ritenute scottanti per la campagna presidenziale del 2016, sono arrivati direttamente dal conto bancario dell'ex presidente. 

Tra i pagamenti di Donald Trump, secondo le accuse, anche 30 mila dollari versati ad un ex portiere della Trump Tower, che sosteneva che l'ex presidente avesse avuto un figlio al di fuori del matrimonio. 

 

Tra i 34 capi di imputazione anche i soldi pagati per comprare durante la campagna presidenziale del 2016 il silenzio di un'altra donna con cui aveva avuto un affaire nello stesso periodo della pornostar Stormy Daniels: l'ex coniglietta di Playboy, Karen McDougal che afferma di aver avuto una relazione extraconiugale con l'ex presidente. Nei documenti però il suo nome non compare ma si parla solo di "woman 1", donna 1, che "è stata pagata 150mila dollari per non parlare della presunta relazione sessuale" da American Media Inc, società che possiede il tabloid scandalistico National Enquirer, che poi fece "false dichiarazioni" riguardo questi pagamenti nei suoi registri.

 

Il processo penale nel 2024

Il processo penale all'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe iniziare nel gennaio del 2024. La conferma sulla possibile è arrivata direttamente dal giudice del tribunale penale di Manhattan a New York, Juan Merchan, dopo l'udienza a cui si è presentato l’imputato Trump. L'ex presidente, che punta alle elezioni del novembre 2024, si è dichiarato "non colpevole" di tutti e 34 i capi di imputazione. 

 

La prossima udienza

La prossima udienza per l'ex presidente Donald Trump è stata fissata il 4 dicembre 2023. Secondo uno dei suoi avvocati, Trump è "frustrato" e "arrabbiato" dopo il suo arresto e l'incriminazione. Comunque l'ex presidente è "motivato" a combattere contro quella che definisce una "persecuzione politica". 

 

Cosa ha detto Trump dopo l'udienza 

L'ex presidente tornato in Florida subito dopo l'udienza a New York ha parlato ai suoi sostenitori dalla sua residenza di Mar-a-Lago. Nel discorso durato circa 25 minuti e giudicato "breve e deludente" da molti analisti, ha attaccato i suoi avversari politici e la “persecuzione” da parte della procura. "Non ho mai pensato che una cosa del genere potesse accadere in America. L'unico crimine che ho commesso è stato difendere l'America da chi la vuole distruggere", ha tuonato Trump.

 

Ma l’ex presidente non ha risparmiato neanche Biden. All’attuale inquilino della Casa Bianca ha detto di "averne commesse di tuti i colori quando era senatore" in riferimento alla questione delle carte top secret trovate nei suoi uffici. Ha attaccato l'Fbi ed è tornato ad accusare l'ex avversaria Hillary Clinton per le l'uso del suo account email personale. 

 

"E' un'indagine farsa, ecco cos'è, da parte di persone della sinistra radicale che credo debbano effettivamente odiare il nostro Paese". Ha dichiarato Donald Trump in una telefonata con un gruppo di suoi sostenitori, come riferisce la Cnn. "E ne abbiamo altre nei prossimi mesi, ma noi stiamo vincendo. Abbiamo avuto una grande giornata oggi, in realtà, perché si è rivelata una messinscena".

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