emergenza finita

Tamponi e mascherine, in arrivo l’alleggerimento delle misure Covid

Mentre l’Oms si appresta il 20 maggio a dichiarare la fine della pandemia, in Italia i contagi risalgono anche se di poco. Dal 1° maggio le nuove regole

Tamponi e mascherine, in arrivo l’alleggerimento delle misure Covid

Mentre l’Oms si appresta il 20 maggio a dichiarare, dopo oltre tre anni, la fine dell’emergenza pandemica internazionale, in Italia si valutano le nuove regole covid da applicare dopo il 1° maggio, alla luce anche dei dati del Monitoraggio settimanale a cura dell’Iss, i cui dati appena resi noti, evidenziano una piccola risalita del virus. 

L’incidenza dei contagi settimanale ogni 100mila abitanti è passata infatti da 34 a 48 casi mentre il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di medicina dal 3,8 passa al 4,5% e quello delle terapie intensive dallo 0,8 all’1%.

Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Bolzano, Puglia, Sicilia a Toscana tra le regioni ad alto rischio, 11 sono invece a rischio moderato, nessuna a rischio basso.

 

Covid, tamponi e mascherine dal 1° maggio

Nonostante questa piccola risalita dei contagi, la riunione al ministero della Salute per delineare, in vista della scadenza del 30 aprile, l'obbligo delle mascherine in ospedale e Rsa ha espresso un orientamento a lasciare dal 1° maggio l'obbligo della mascherina solo nei reparti con pazienti fragili e dove c’è alta intensità di cure

 

Quanto ai tamponi per chi si ricovera o arriva in Pronto soccorso saranno fatti solo ai sintomatici. Ad annunciare la riunione è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci che aveva parlato di «alleggerimento» delle misure. 

 

Le mascherine in ambulatori e centri analisi, nelle sale d’aspetto e nei bar situati dentro gli ospedali, non saranno obbligatorie.

 

Lo stop all'obbligo ha trovato d'accordo Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma. "Con i dati epidemiologici Covid che abbiamo oggi, con sintomi così leggeri della malattia, un allentamento della misura delle mascherine in ospedali e Rsa ci sta" dice l'esperto all'Adnkronos. "Però per una questione di educazione sanitaria dove ci sono persone fragili, penso proprio alle Rsa, io la consiglieri, ma senza obblighi. Serve anche un atteggiamento di solidarietà verso chi sta male. Poi se uno la vuole mettere in treno o in aereo, benissimo. Lo fa per difendere se stesso e ne ha diritto".

 

Dubbi invece per l'immunologo Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina personalizzata, secondo cui abolire l'obbligo "ha senso laddove non vi siano situazioni di rischio immediato o di sovraffollamento; perché, altrimenti, non sarebbe sbagliato, per operatori sanitari e pazienti-degenti, continuare ad utilizzare la mascherina. Il discorso potrà essere diverso per chi, da accompagnatore, impiega tempi ragionevolmente ridotti di permanenza nei pronto soccorso e nelle accettazioni. Insomma, si può e si deve uscire dal tunnel, ma senza insofferenze verso le nuove normalità".

 

La fine della pandemia

4 maggio e 20 maggio. Sono queste le due date che a livello mondiale daranno la svolta decisiva alla lotta al coronavirus. Il 4 maggio, infatti, il comitato di emergenza sul Covid-19 dell’Oms darà parere favorevole alla fine dello stato pandemico, mentre il 20 maggio sarà l’Assemblea mondiale dell'Oms a dire la parola fine allo stato di emergenza pandemico internazionale.

 

Una decisione che avrà un forte impatto psicologico sulle popolazioni, ma anche pratico, dal momento che l’Organizzazione mondiale della sanità d'ora in poi potrà fornire solo raccomandazioni per richiami vaccinali per over 75 e pazienti fragili. L'attenzione però rimane sempre molto alta anche sulla nuova variante Omicron "Arturo" che  in India in un mese ha generato una nuova ondata, con 66mila casi pari a un più 497% rispetto al mese trascorso. 

 

In Italia, l’Iss sta vigilando sulla variante “Arturo” e i nuovi sintomi: agli occhi, con disturbi fastidiosi come rossore, bruciore e prurito. Sintomi simili a una congiuntivite allergica. Accompagnati da febbre alta, raffreddore e tosse. 

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