
La guerra in Ucraina giunge oggi al suo 428esimo giorno in un clima forse più di speranza che di tensione dopo la telefonata tra il presidente ucraino e l'omologo cinese Xi Jinping il quale ha dichiarato che "il dialogo e la negoziazione sono l'unica via d'uscita praticabile" perché "non ci sono vincitori in una guerra nucleare".
Intanto ieri a Roma si è svolta la Conferenza per la ricostruzione ucraina organizzata dall’Italia, da dove la premier Meloni ha sottolineato quanto "l'Italia possa aiutare il miracolo economico ucraino". Rimanendo in Italia, sta per rientrare il giornalista Corrado Zunino, inviato per il quotidiano la Repubblica in Ucraina, rimasto ferito ieri, 26 aprile, a una spalla, in quello che sembra essere stato un agguato da parte di cecchini russi. Nello scontro, avvenuto nei pressi del ponte di Kherson, nel Sud dell'Ucraina, ha perso la vita Bogdan Bitik: il traduttore ha lasciato la moglie e un figlio.
La telefonata tra Xi Jinping e Zelensky
"Ho avuto una telefonata con il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping. Durante la conversazione, durata un'ora, abbiamo discusso una serie di questioni di attualità delle relazioni bilaterali. Particolare attenzione è stata rivolta alle modalità di una possibile cooperazione per stabilire una pace giusta e sostenibile per l'Ucraina". È quanto scritto in un messaggio su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La notizia del colloquio per quello che potrebbe essere un primo passo verso la costruzione di un ponte diplomatico tra Cina e Ucraina è stato molto apprezzato tra gli alleati.
"Accogliamo la telefonata" tra il presidente ucraino Zelensky e il presidente cinese Xi, "è un primo passo importante da parte della Cina, e atteso da lungo tempo, nell'esercizio delle proprie responsabilità in qualità di membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite". Ha fatto sapere il portavoce di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.
Il colloquio di oggi tra il presidente ucraino Volodymir Zelensky e il presidente cinese Xi Jinping " è un passo in avanti, ci dobbiamo credere, ma non è ancora la soluzione del problema e ci vorrà ancora parecchio lavoro per dire che siamo a un passo dal cessate il fuoco" in Ucraina. Ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Stasera Italia su Retequattro, sottolienando anche il ruolo dell'Italia nella futura ricostruzione e in particolare delle piccole e medie imprese: "Siamo in grado di offrire all'Ucraina il nostro know how", ha detto, ricordando, come Zelensky, che il Paese è ricco, fra l'altro, di materie prime, come il litio, e che, anche per questo, "è giusto che l'Italia svolga un ruolo da protagonista"
"Ho avuto una proficua conversazione con Volodymyr Zelenskyy. Come promesso a Kiev due mesi fa, abbiamo organizzato ieri a Roma la Conferenza sulla ricostruzione. L'Italia scommette sul futuro dell'Ucraina". Ha scritto invece su Twitter la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ieri a margine della Conferenza ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino.
La controffensiva ucraina
In attesa di vedere se la telefonata tra Cina e Ucraina avrà degli effetti sulla ricerca di una pace diplomatica, si avvicina il D-day ucraino. I commenti dei funzionari russi, tra cui il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, sottolineano una "ansia pervasiva" per una potenziale controffensiva ucraina. L'affermazione arriva dall'Institute for the Study of War (Isw).
Un noto blogger militare russo - riporta il think-tank Usa - ha ipotizzato che la controffensiva sarà pianificata durante le celebrazioni del 9 maggio in Russia. Mentre le parole di Prigozhin si riferiscono al miglioramento delle condizioni meteorologiche che consentirebbero alle forze armate ucraine di portare avanti i loro piani controffensivi. Da parte sua, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha definito "schizofreniche" le discussioni sui potenziali negoziati dopo una controffensiva ucraina.