Il perimetro del decretone

Ministra Calderone: “Il taglio del cuneo fiscale sarà strutturale”

La titolare del dicastero del Lavoro a Radio24 parla del taglio delle tasse e dice la sua sulle polemiche nate intorno alle causali dei contratti a termine

Ministra Calderone: “Il taglio del cuneo fiscale sarà strutturale”

Taglio del cuneo fiscale strutturale. E’ questo l’obiettivo a cui il governo Meloni sta lavorando, secondo la ministra del Lavoro, Marina Calderone, intervenuta a Radio24. Parlando del decreto Lavoro approvato ieri in CdM del 1° Maggio, e del taglio del cuneo fiscale prorogato al momento fino a fine 2023, la ministra ha detto: «Con la manovra abbiamo confermato i due punti di taglio, oggi con tutte le risorse a disposizione siamo tornati sul tema. Gli ulteriori quattro punti fanno sì che per chi ha redditi fino a 25mila euro ci sia una riduzione di circa il 70% del prelievo contributivo. Per chi ha fino a 35mila euro di reddito c’è il 60%. L’impegno - ricorda Calderone - è di lavorare per creare le condizioni per rendere strutturale questo intervento. Ci deve essere una situazione che lo consente. Bisogna agire con prudenza con attenzione ai conti».

 

Le polemiche sui contratti a termine

In merito alle polemiche intorno alle norme del decreto Lavoro sui contratti a termine che semplificano le causali per i rinnovi oltre i 12 mesi, e che secondo i detrattori andranno ad aumentare solo i rischi di precarizzazione, la ministra del Lavoro dice: È un intervento «che elimina le causali di difficile applicazione e che potevano generare contenzioso».

 

Il decreto, ha poi aggiunto Calderone, «affida alla contrattazione collettiva la definizione delle causali. Poi c’è una clausola per cui laddove non c’è una previsione da parte del contratto si dà alle parti la possibilità di prorogare per una finestra temporale limitata con un richiamo alle ragioni tecnico produttive«. Secondo i dati, «Il 97% - dei contratti a termine - durano meno di 12 mesi. Il cambiamento riguarda meno del 3% dei contratti, per i primi 12 mesi non ci sono causali».

 

Infine Calderone ha sottolineato che per i patti individuali la scadenza è al 30 aprile 2024 «per dare tempo alla contrattazione collettiva di poter normare l’aspetto delle causali. Non è un tema che impensierisce. C’è un dinamismo, vanno rinnovati i contratti, credo sia uno strumento per incentivare una nuova stagione di accordi». «Vorrei avere strumenti di facile applicazione. Dove c’è una necessità temporanea per motivi organizzativi e produttivi è giusto che le aziende possano fare contratti a termine». Ha concluso la ministra.

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