Dopo 33 anni

Il Napoli vince il terzo scudetto. I festeggiamenti macchiati a lutto

Con diverse giornata di anticipo la squadra partenopea ha vinto il campionato, il tripudio dei tifosi a Napoli rovinato dalla morte di un giovane di 26 anni

Il Napoli vince il terzo scudetto. I festeggiamenti macchiati a lutto

E’ festa grande a Napoli. Dopo 33 anni la squadra partenopea torna a fregiarsi dello scudetto, il terzo della sua storia. 

Per vincere “matematicamente” il campionato 2022/2023 è bastato il solo punto di ieri, il pareggio alla Dacia Arena di Udine, e poi, finalmente è potuta iniziare la notte di esultanza con bandiere, fumogeni, fuochi d'artificio, balli e canti fino all'alba, non solo a Napoli ma in tante città italiane e all’estero. Bandiere azzurre sono sventolate anche a New York e a Londra. 

 

Il Napoli si aggiudica il terzo scudetto dopo quello del 10 maggio del 1987, conquistandolo con una giornata prima della fine del campionato e quello del 1990, alla trentesima e ultima giornata.

Questa volta, a firmare il gol che valso il terzo scudetto è stato Victor Osimhen al 52' - un pareggio che è più di una vittoria.

“Vedere i napoletani sorridere felici è l'emozione più grande. Sono loro che ti trasferiscono attraverso la loro felicità l'emozione. Il problema era arrivare a questo punto, c'era il sentimento di avere una città sul collo, sul groppone. È una responsabilità enorme, ora sono più rilassato dopo aver concesso a loro questa felicità”. Ha detto il tecnico del Napoli Luciano Spalletti dopo la vittoria dello scudetto.

Da tempo il capoluogo campano si preparava ai festeggiamenti e sono state tante le iniziative nel segno della passione, del colore, dell'ironia, del folklore “Made in Napoli”.

 

Una festa che sebbene le raccomandazioni delle forze dell’ordine, si è macchiata comunque a lutto. La morte di un giovane di 26 anni -Vincenzo Costanzogià noto alle autorità - deceduto dopo il ricovero all'ospedale Cardarelli in gravi condizioni. La dinamica della vicenda è ancora in corso d'accertamento ma qualcuno ipotizza che nell'euforia dei festeggiamenti qualcuno abbia deciso di sparare, con pistole o altre armi da fuoco. Ma non è escluso un raid mirato.

Dopo la notizia del decesso, persone ritenute vicine alla vittima hanno danneggiato il pronto soccorso del Cardarelli.

All'alba si contavano in tutto 5 feriti: due a causa dell'esplosione di petardi.

 

La morte di un uomo a Napoli "è assolutamente slegata rispetto ai festeggiamenti, non è connessa ai festeggiamenti". Lo afferma il prefetto di Napoli, Claudio Palomba ai microfoni di SkyTg24. "Quello che mi preme sottolineare è il senso di responsabilità dei napoletani: ieri c'era un divieto di circolazione ed è stato largamente osservato. C'erano dei varchi con uomini delle forze dell'ordine a presidiarli. La macchina dell'organizzazione ha funzionato", conclude il prefetto.

 

Attenti a "non dare un messaggio sbagliato". Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a Radio Anch'io su Radiouno parla dell'uomo ucciso nella notte. "Questo morto che c'è stato è legato ad una dinamica che non c'entra niente con la festa. Si tratta di una persona che ha precedenti penali importati. Probabilmente si è trattato di un regolamento di conti che ha trovato l'opportunità della festa. L'episodio ha una cornice completamente differente".

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