
Le rate dei mutui a tasso variabile crescono del +65% a causa dell'ulteriore ed ultimo rialzo dei tassi (un quarto di punto percentuale, portando quello base al 3,75%) deciso dalla Bce. È quanto emerge dal "Dossier mutui e credito al consumo - L'aumento dei tassi d'interesse decisi dalla Bce e gli effetti sui prestiti alle famiglie" di Fabi. Un rapporto che mostra e dimostra la portata degli effetti della politica monetaria della Banca Centrale Europea che incentrata tutta ad aumentare i tassi d'interesse per disinnescare l'aumento dell'inflazione, come se fosse l'unica arma a sua disposizione.
Sileoni: "Rialzo tassi un macigno sui prestiti"
Il quadro generale non è buono. L'aumento dei tassi di interesse colpisce l'intera economia italiana. Se oggi infatti si acquista un'automobile da 25.000 euro a rate, con un finanziamento decennale a un tasso del 12,7%, si pagano 8.200 euro in più rispetto al 2021. Su un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni la rata mensile oggi tocca i 1.218 euro.
E se si tiene conte che ad oggi le famiglie italiane indebitate sono 6,8 milioni (di cui 3,5 per l'acquisto di una casa) questo ulteriore aumento rischia di essere una vera e propria mazzata, come fa notare il segretario di generale di Fabi, Lando Maria Sileoni: "L'ennesimo aumento del costo del denaro da parte della Banca centrale europea rappresenta un altro pesantissimo macigno sui prestiti bancari e sull'intera economia italiana. I rischi sono due: un rallentamento molto forte del mercato immobiliare e dell'edilizia e una riduzione molto evidente degli investimenti delle imprese, che frenerà l'occupazione".
Le rate dei vecchi mutui
Secondo il dossier Faiba, a causa del rialzo dei tassi di interesse, le rate dei mutui stanno subendo delle vere e proprie impennate per quanto riguarda gli importi dovuti da imprese e famiglie. Ma se sulle rate dei vecchi mutui a tasso fisso, cioè quelli erogati fino alla fine del 2021/inizio 2022, gli importi non cambiano e resteranno intatti fino al termine del piano di rimborso, quelle dei vecchi mutui a tasso variabile sono invece aumentate in media del 65%: ciò significa che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi paga 825 euro, ovvero 325 euro in più. Ed è probabile che nei prossimi mesi queste rate salgano ancora.
L'aumento degli interessi
Anche gli interessi medi continuano ad aumentare. Sui nuovi mutui a tasso fisso il tasso di interesse medio varia da 1,8% a oltre il 5% con le rate mensili che, pertanto, possono risultare, sulla base delle offerte delle banche, più che raddoppiate.
I nuovi mutui a tasso variabile invece potrebbero arrivare nell'immediato al 6%, (a fine 2021 erano allo 0,6%). Portando così la rata mensile di un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni, a 1.090 euro, ovvero 325 in più rispetto allo scorso anno.