la fotografia

Salari, stress, turni massacranti: la grande fuga dei medici è servita

La situazione negli ospedali è stata ben descritta da Pierino Di Silverio, segretario nazionale di AnaooAssomed, l’associazione dei medici dirigenti

Salari, stress, turni massacranti: la grande fuga dei medici è servita

Salari bassi, stress, turni massacranti e aggressioni, sono tra le cause che stanno decretando la grande fuga di medici dagli ospedali italiani. E’ questa la fotografia scattata da AnaooAssomed, l’associazione dei medici dirigenti. “Ogni giorno dieci camici bianchi si licenziano dalle nostre strutture. Ci sono quelli che decidono di trasferirsi all'estero per guadagnare di più e avere migliori occasioni di carriera, quelli che optano per lavorare in forma privata e quelli che tentano il concorso per medico di base, pensando così di avere una vita più serena”. 

 

I numeri della fuga

"Gli anni terribili della pandemia - spiega Pierino Di Silverio, segretario nazionale di AnaooAssomed, a Il Messaggero - avevano accentuato questo fenomeno, ma ora il flusso in uscita sembra inarrestabile. Se nel 2022 avevamo calcolato sette medici che si licenziavano ogni giorno, quest'anno il dato è appunto vicino a quota dieci. Attenzione, sto parlando di coloro che se ne vanno per scelta, non perché vanno in pensione”.

Tra il 2019 e il 2021, - come riporta Il Messaggero -  sono stati invece 21mila i medici che hanno lasciato gli ospedali italiani. In questo dato elaborato da AnaaoAssomed sono stati inclusi anche 12.645 pensionamenti, compresi quelli anticipati. Lo studio però ha messo in evidenza anche che in 8mila se ne erano andati per scelta, si erano licenziati, soprattutto nelle strutture sanitarie di regioni del Sud, come Calabria, Sicilia e Liguria, ma anche nel Lazio, in Lombardia e in Liguria.

 

 

Le cause

Secondo Pierino Di Silverio, segretario nazionale di AnaooAssomed, i motivi per i quali i medici fuggono dagli ospedali italiani sono in parte dovuti all’aggravamento dallo stress causato dalla pandemia. Ma ad incidere sono anche i salari, ritenuti troppo bassi a fronte di quelli nel settore privato e del lavoro da "gettonisti" e la mancanza di personale che "costringono a turni massacranti”. Anche le frequenti frequenti aggressioni subite dai medici hanno il loro peso. "E non dimentichiamo le continue cause giudiziarie di chi ritiene di avere subito un torto in ospedale, che quasi sempre terminano in archiviazione perché sono ingiustificate, ma comunque alimentano lo stress tra i medici", ha evidenziato ancora il leader di Anaao Assomed.

 

Il fenomeno dei "gettonisti"

La grande fuga dei medici è collegata anche ai cosiddetti "gettonisti", ovvero a coloro che vanno a tamponare le carenze di personale negli ospedali. Lo fanno tramite accordi tra le aziende sanitarie e le cooperative che fungono da intermediarie. Lavorano meno e guadagnano molto di più (110 euro all'ora) rispetto a quando erano assunti come dipendenti. 

Un fenomeno quello dei medici "gettonisti" sempre più in espansione e a cui il ministro della Salute Orazio Schillaci ha promesso di dare un freno. "Possibile che dovessi arrivare io per accorgermi che questo tipo di gestione degli ospedali è inaccettabile?", ha detto. Il ministro intende limitare il numero di incarichi esterni, verificando prima la disponibilità del personale interno. Inoltre, vuole porre più attenzione nel controllare che i gettonisti" abbiano i requisiti professionali richiesti.

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