Verso il nuovo assetto

Rai, direttori tg e conduttori: chi arriva e chi va (dopo Fuortes)

Il nuovo ad dovrebbe essere Roberto Sergio mentre Gianpaolo Rossi il direttore generale. Grandi novità anche nei palinsesti e nella conduzione dei programmi

Rai, direttori tg e conduttori: chi arriva e chi va (dopo Fuortes)

Mentre va avanti l’iter di rimessa dell’incarico di Carlo Fuortes che ieri ha deciso di dimettersi come amministratore delegato della Rai, si respira parecchio nervosismo intorno agli asset futuri dell’azienda pubblica e sui nuovi nomi che arriveranno alla direzione dei tg e alla conduzioni dei programmi politici e d'intrattatenimeto.

Le dimissioni di Fuortes dopo che al ministro Giorgetti, dovranno ora essere presentate anche alla presidente del consiglio di amministrazione Marinella Soldi. Sarà poi il ministero dell’Economia, in accordo col governo, a dover indicare il nuovo nome al cda. Subito dopo l’assemblea degli azionisti, si passerà a ratificare il nuovo amministratore delegato che a sua volta sceglierà eventualmente il nuovo direttore generale. Il resto del cda rimarrà invece al suo posto.

 

I nuovi nomi in Rai

Per quanto riguarda i nomi che potrebbero prendere il posto di Fuortes e dei vari direttori, non dovrebbero esserci grandi sorprese: il nuovo ad sarà Roberto Sergio, attuale direttore di Radio Rai, mentre il ruolo di direttore generale dovrebbe essere Gianpaolo Rossi, esperto di comunicazione, già manager Rai ed ex consigliere di amministrazione. Proprio per questo suo ruolo precedente, Rossi, non è diventato subito ad ma sembra che lo diventerà alla scadenza di questo consiglio. Ma sono avvicendamenti che dovranno poi essere confermati sul campo. 

Marinella Soldi resta presidente. 

 

Le direzioni dei tg 

Si tratta di tre tasselli importantissimi perché non solo dovranno definire al più presto i palinsesti autunnali e le conduzioni dei prossimi programmi ma dovranno decidere anche le direzioni delle testate giornalistiche. 

Lega e Forza Italia (che ha schierato il suo numero 1 in termini di negoziati: Gianni Letta) vorrebbero essere ricompensate a dovere per contrapporre il peso che ha assunto di Fratelli d’Italia ai vertici dell’azienda pubblica, inserendo diverse persone molte fidate. 

All’opposizione, invece, il Pd e il M5S dovranno condividere le poltrone riservate alla minoranza. Ma il leader pentastellato che ha ritirato l’appoggio a Fuortes nel momento giusto per farlo capitolare, punterebbe ad ottenere un maggior peso in azienda ai danni ovviamente del Pd. 

Alla guida di Rai Uno, dovrebbe arrivare dall’esterno Gian Marco Chiocci, voluto da Meloni. Mentre Monica Maggioni dovrebbe ottenere la guida del Coordinamento editoriale e un programma politico. 

Al Tg2 che non può essere sotto un altro meloniano potrebbe arrivare Antonio Preziosi, in quota Forza Italia. Nicola Rao potrebbe andare agli Approfondimenti o ai talk show politici, oppure andare alla Radio. 

Mario Orfeo dovrebbe rimanere al Tg3

 

I conduttori Rai, chi lascia e chi arriva

Per quanto riguarda la direzione dell’Intrattenimento, addio a Stefano Coletta al suo posto dovrebbe esserci Marcello Ciannamea, in quota Lega. Mentre al Day Time approderebbe il meloniano Angelo Mellone

Fabio Fazio potrebbe lasciare la Rai e andare su Nove. Ma della sua trasmissione se ne riparlerà nel prossimo cda. 

A Uno Mattina dovrebbe tornare il salviniano Roberto Poletti mentre ad Ad Agorà su Rai3, dovrebbe invece arrivare dal Tg2 Manuela Moreno.

Bianca Berlinguer e Lucia Annunziata, dovrebbero rimanere saldamente al loro posto mentre molto in bilico sarebbe quello di Marco Damilano

Tra i conduttori che assumeranno invece nuove collocazioni di rilievo ci sono Laura Tecce, Monica Setta, Annalisa Bruchi, Pino Insegno, Nunzia De Girolamo, e Nicola Porro come probabile esterno.

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