
Continua l'emergenza alluvione in Emilia Romagna con le piogge incessanti, vaste aree sott'acqua e le continue frane che stanno mettendo in ginocchio l'Appennino. Gli sfollati sono saliti a oltre 36.000, la maggior parte sono del Ravennate, la zona più sommersa dall’acqua. Si tratta di famiglie, di bambini, disabili ed anziani strappati alle loro case, ai loro affetti e al loro tutto. La macchina dei soccorsi e della solidarietà che si è messa in moto subito dopo i primi avvenimenti, sta aiutando in ogni modo la popolazione alluvionata liberando strade e immobili dai detriti e dal fango e portando beni di prima necessità e medicine.
Ma è anche la situazione delle frane a preoccupare molto. Secondo l’esperto il presidente regionale dell'Ordine dei Geologi, Paride Antolini raggiunto dall’Ansa ha definito la “situazione disperata" in un territorio vasto sulle colline in Emilia Romagna, che va dal Bolognese al Cesenate fino quasi al Riminese per effetto del "bombardamento di frane" dopo l'alluvione. “Molte strade sono completamente sparite e non saranno neanche riparabili, con un tracciato completamente da rifare". Inoltre molte case sono isolate e anche gli allevamenti. "L'Appennino, con rocce tenere, ha mostrato tutta la sua fragilità - prosegue l'esperto - nelle colline del Cesenate la situazione è difficile. Credo che nei comuni più colpiti sarà difficile prevedere spostamenti per tutta questa estate".
Meloni in volo verso l'Italia
Mentre vengono aperte due inchieste per lesioni colpose e disastro aviatorio contro ignoti, sull'elicottero precipitato nella mattina di ieri a Belricetto di Lugo, nel Ravennate, tra un campo allagato e una strada ricoperta di fango che ha portato al ferimento delle quattro persone a bordo, due in modo grave: una dall'Enac e l'altra aperta dal pm di turno Angela Scorza che ha disposto il sequestro del relitto. La presidente del Consiglio è in volo verso l'Emilia Romagna, dove è attesa attorno all'ora di pranzo per un sopralluogo nelle aree colpite dal maltempo. L'aereo di Stato italiano, decollato nella notte da Hiroshima in anticipo di un giorno rispetto alla chiusura del vertice del G7, ha fatto uno scalo tecnico in Kazakistan e ora è diretto in Italia.
'La mia coscienza mi impone di tornare' aveva detto ieri Meloni in conferenza stampa a Hiroshima, ed “ho bisogno di vedere coi miei occhi l'entità del disastro che ha messo in ginocchio le terre alluvionate. E di preparare al meglio le misure più urgenti che arriveranno nel Consiglio dei ministri fissato per martedì 23 maggio, e durante il quale saranno stanziati 20 milioni per affrontare le emergenze.
Le risorse per la ricostruzione
Ai 20milioni che si aggiungono ai 10 stanziati per l'alluvione che ha colpito in precedenza le stesse zone, quello del 4-5 maggio, si aggiungeranno altre risorse, molte più cospicue, da destinare alla ricostruzione.
Per le Marche lo scorso anno furono stanziati 400 milioni.
Per l'Emilia, secondo i primi calcoli del governo, ne serviranno di più.
Solo per le strade (oltre 500 quelle chiuse) la Regione stima danni per miliardi di euro.
Le risorse "si trovano" ha assicurato Meloni. Ma prima "abbiamo bisogno di pregare perché questo disastro si fermi" ha detto la premier che farà tappa tra l'altro a Forlì. Certo c'è anche la "grande solidarietà" degli altri Paesi pronti a dare "ogni tipo di aiuto", come la Francia di Macron, l'Ue di Charles Michel e il Canada di Trudeau, malgrado la stoccata data a Meloni al G7 sui diritti Lgbt e liquidata dalla premier stessa, con un "è stato un po' avventato vittima anche lui di fake news", riferendosi al prermier canadese.
Solidarietà e aiuto sono stati offerti anche dal padrone di casa del G7 Fumio Kishida e dal presidente Usa Joe Biden che ha mostrato con un abbraccio "il suo conforto". E poi gli altri che "hanno chiamato e hanno scritto" in questi giorni, "dagli Emirati arabi all'Austria", ha sottolineato Meloni, convinta che "non ci sarà bisogno di ricorrere" alle risorse altrui, comprese quelle offerte dall'Ungheria di Viktor Orban.
"Ce ne sapremo occupare nelle pieghe dei nostri bilanci" ha detto Meloni.
Gli aiuti urgenti
Risorse cospicue senza ricorrere ai fondi del Pnrr, come ha chiesto la segretaria del Pd Elly Schlein, perché come spiegato dal vicepremier Matteo Salvini a Bologna, si rischierebbe di "perdere dei mesi". Invece bisogna agire in fretta, con un primo pacchetto di misure per "alleviare famiglie e imprese sui territori": difficile con i paesi ancora sott'acqua fare la conta delle necessità, l'elenco dei comuni è in via di composizione e si sta valutando se oltre all'Emilia Romagna saranno interessati anche aree di Marche e Toscana particolarmente colpiti.
Tra le misure urgenti che saranno varate immediatamente:
il rinvio dei termini per gli obblighi di natura contributiva, fiscale, previdenziale e processuale nelle zone più colpite, come fatto già con precedenti emergenze.
la probabile esenzione dal servizio per il personale della Pa che non può andare a lavorare perché sfollato.
un primo intervento a sostegno del sistema produttivo potrebbe vedere la garanzia gratuita da parte del Fondo centrale per le imprese, in un pacchetto cui il ministro Adolfo Urso sta lavorando insieme alle associazioni di categoria, focalizzato soprattutto su artigiani e Pmi.