Al Salone del Libro di Torino

La contestazione della ministra Roccella scatena il dibattito politico

Meloni: “Inaccettabile impedire a un ministro di esprimere le proprie opinioni”. Schlein: “Surreale è l’attacco di ministri e deputati al direttore Lagioia”

La contestazione della ministra Roccella scatena il dibattito politico

La ministra della Famiglia Eugenia Roccella è stata contestata al Salone del Libro di Torino. Le proteste sono state organizzate dagli attivisti di "Extinction Rebellion" e dalle femministe di "Non una di Meno". La polemica politica si è però incendiata perché secondo alcuni, il direttore del Salone, lo scrittore Nicola Lagioia, non avrebbe bloccato in modo risoluto la protesta e avrebbe anzi legittimato i manifestanti. 

 

La contestazione e le parole della ministra

L'Arena Piemonte è il luogo in cui ieri è avvenuta la contestazione della ministra alla Famiglia, alla Natalità e alle Pari Opportunità Pari Opportunità Roccella, intervenuta al Salone del libro per presentare il suo libro 'Una famiglia radicale'

Appena la ministra ha iniziato a parlare del suo libro gli attivisti hanno iniziato a urlare slogan e si sono seduti per terra nella sala e la polizia è subito intervenuta. 

La ministra ha così invitato i giovani ad intervenire sul palco per spiegare i motivi della loro protesta e ha chiesto alla polizia di non allontanare nessuno "Non potrei accettarlo - ha detto Roccella- perché io ho un passato in cui venivo portata via ai sit-in e non voglio che questo succeda". Sul palco è dunque salita una militante che ha letto un comunicato al quale la ministra ha risposto: "Volevo un dialogo, tu hai fatto solo un intervento".

Poi si è rivolta agli altri manifestanti e ha detto: "Lottate contro l'utero in affitto insieme a noi contro la mercificazione del corpo delle donne, lottate contro un mercato razzista dove i figli delle donne nere costano meno di quelle bianche". 

 

L'intervento del direttore Lagioia

Ma più di tutto ad escerbare una situazione già difficile è stato l’intervento sul palco del direttore del Salone, Nicola Lagioia che poi è quello che ha suscitato più polemiche. "E un gioco democratico e la democrazia contiene anche la contestazione per cui non perdiamo questa occasione di dialogo. Mandate un vostro delegato a discutere con la ministra. Anche in politica si fa così. State manifestando pacificamente, adesso cercate un dialogo". Ha detto Lagioia dal palco del Salone.

 

Ma nel video condiviso sui social dal giornalista Luigi Mascheroni, si vede ad un certo punto la deputata di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli gridare “vergogna” a Lagioia mentre scende dal palco. Ed è questo particolare ad incendiare il dibattito politico contro lo scrittore che ha affermato di essere stato aggredito verbalmente dalla deputata mentre era sul palco.

 

Le reazioni

"Quanto accaduto oggi al Salone del Libro di Torino è inaccettabile e fuori da ogni logica democratica. Altrettanto inaccettabile è l'operazione dei soliti noti di capovolgere i fatti, distorcendo la realtà e giustificando il tentativo di impedire a un ministro della Repubblica di esprimere le proprie opinioni. Come al solito chi pretende di darci lezioni di democrazia non ne conosce le regole basilari". Ha scritto la premier Giorgia Meloni in una nota.

 

"Un'occasione di dibattito sprecata. Non è un bel segnale per la democrazia", le parole a caldo di Florindo Rubbettino editore del libro di Roccella “Una famiglia radicale”. "Il libro di Eugenia Roccella è anche il racconto di una vita spesa per i diritti civili, delle donne e per la libertà. Le è stato impedito di parlare nonostante lei abbia dato una lezione di stile facendo parlare i contestatori".

 

"In una democrazia si deve mettere in conto che ci sia il dissenso, sta nelle cose non riguarda mica solo chi sta al potere. Noi siamo per il confronto duro, acceso ma è surreale il problema che ha questo governo con ogni forma di dissenso": ha detto la leader del Pd Elly Schlein parlando a 'In Onda' di quanto accaduta al Salone del Libro e delle contestazioni a Eugenia Roccella. 

E' surreale, ha aggiunto "che ministri e deputati si siano messi ad attaccare Nicola Lagioia". "Non so come si chiama la forma di un governo che attacca le opposizioni e gli intellettuali ma quantomeno mi sembra autoritaria".

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