il sopralluogo nei luoghi dell’alluvione

Emilia Romagna, Meloni: “Lavorare su indennizzi e ricostruzione”

Il CdM di domani stanzierà i primi 10-20milioni per i soccorsi ma serviranno molte più risorse. Il fondo europeo di solidarietà tra le soluzione del governo

Emilia Romagna, Meloni: “Lavorare su indennizzi e ricostruzione”

Piogge e maltempo concedono una tregua nelle zone martoriate dall’alluvione, i fiumi iniziano ad abbassarsi e in Romagna la domenica passa tra stivali e pale per pulire dal fango e dai detriti le case e le aziende, in cerca di qualcosa da salvare. L'acqua lentamente si ritira da Faenza, Forlì, Cesena e dagli altri luoghi più pesantemente colpiti mentre permane nel Ravennate, ma il pericolo che tutta la città finisca sott’acqua sembra al momento scongiurato. L’allerta rimane però rossa non tanto per le deboli precipitazioni sparse previste per oggi quanto per le gravi criticità idrogeologiche e idrauliche, con oltre 300 frane censite sul territorio.

 

Meloni dal G7 all'Emilia e Romagna

E in una domenica di intenso lavoro per l’Emilia e Romagna, arriva in camicia verde, pantaloni scuri, stivali di gomma e una coda ai capelli, direttamente dal G7 la premier Giorgia Meloni, che ha deciso di lasciare con un giorno di anticipo il summit proprio per portare la solidarietà, sua e del governo, alla popolazione che in molti casi ha perso tutto: casa, ricordi, attività lavorativa.

 

Il governo c'è e ci sono anche gli altri livelli istituzionali. Bisogna lavorare giorno per giorno ma ci siamo. Non è il momento delle passerelle, sono commossa” ha detto la premier ai microfoni dei giornalisti. “Presto per stimare i danni. Andranno mobilitate molte risorse, il governo è già al lavoro per capire a quali fondi prioritari attingere” ha aggiunto Meloni. “Adesso dobbiamo pensare a garantire i soccorsi, il Fondo europeo di solidarietà è uno dei fondi a cui poter attingere. I colleghi del G7 mi sono stati vicini, mi hanno detto di essere a disposizione per aiutarci. L'Italia ha una delle Protezioni civili migliori del mondo, se non la migliore” precisa poi la presidente del Consiglio.

 

Sul Pnrr ho sentito dire cose inesatte: si è parlato di 9 miliardi ma in realtà sono due”. La premier si è detto poi “contenta che se ne parli, perché vuol dire che si è d'accordo” anche su una sua revisione. Le risorse, ha aggiunto, “vanno usate nel modo migliore” ma “credo che in questa fase sia necessario l'uso di altri fondi”.

“È stata una tragedia ma può essere un'occasione per rinascere più forti, difficile fare stime ma andranno mobilitate molte risorse” precisa poi la premier. E aggiunge: “I primi provvedimenti servono a stanziare le risorse per l'emergenza e a fare i provvedimenti per esentare i cittadini dal pagamento delle imposte. Poi lavoreremo sugli indennizzi e la ricostruzione. Incontreremo martedì, di nuovo, il presidente Bonaccini e ci faremo raccontare quali sono le cose più urgenti”.

 

La visita agli alluvionati

“Siete molto bravi, portare le cose da mangiare nell'acqua...è molto bello quello che fate, mi dispiace”. Poche parole per esprimere il suo apprezzamento per il lavoro dei volontari nelle zone colpite dall'alluvione. Così la premier Giorgia Meloni, in visita in Emilia Romagna ieri mattina, ha raggiunto a nome di tutto il governo il territorio martoriato dalle forti piogge e dal maltempo nei giorni scorsi. 

Durante il sopralluogo la premier non ha rilasciato dichiarazioni, rimandando al termine dell'incontro in Prefettura - a cui hanno partecipato anche il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.

La presidente ha deciso di spostarsi in auto, accompagnata dal viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, ha visitato la periferia di ForlìFaenza e il Ravennate. Nel corso del sopralluogo ha incontrato anche il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, per fare il punto della situazione.

 

Il CdM di domani

Confermata la convocazione del Cdm per domani 23 maggio che discuterà dei danni e degli aiuti da distribuire. La premier ha fatto sapere che oggi passerà tutta la giornata con i ministri per ottimizzare i provvedimenti. Ora che il peggio sembra passato bisogna pensare alla ricostruzione. Perché come ha sottolineato il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: "C'è gente che ha perso tutto in casa e nella propria impresa, avremo bisogno di rimborsi al 100% come fu per il terremoto. Poi serve la ricostruzione materiale di ciò che ha ceduto oltre 600 strade, 300 frane attive. La collina e la montagna non andranno dimenticate, sono franati interi boschi e poi servono norme primarie e procedure speditive".

I primi 10-20 milioni saranno stanziati al Cdm "servono per garantire adesso i soccorsi", ma servirà molto di più ha detto Meloni. "Il fondo europeo di solidarietà è uno di quelli che possono essere utilizzati" per questo. "Bisogna lavorare sugli indennizzi e sulla ricostruzione ma questo richiede una stima completa e va fatto anche un lavoro sulla semplificazione delle procedure, questa forse ora è una delle cose più strategiche: capire dove debba stare la responsabilità, come facciamo a contare le risorse di cui disponiamo in tanti livelli istituzionali e cercare di concentrarle per spendere subito quello che possiamo spendere". 

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