Colpo gobbo agli utenti Netflix che finora hanno condiviso l’abbonamento Netflix con amici, parenti e conoscenti. La famosa piattaforma di streaming statunitense da oggi ha iniziato ad inviare via e-mail agli abbonati italiani la stretta alla condivisione degli abbonamenti al di fuori del proprio nucleo familiare, e ricordando che l'account è destinato "a un unico nucleo domestico, ovvero a te e a chi vive con te". (come già previsto dai termini e dalle condizioni contrattuali).
Netflix, stop agli account condivisi
L’account d'ora in poi potrà essere condiviso solo tra persone che vivono insieme e che fanno parte dello stesso nucleo domestico. Gli altri dovranno registrare un proprio account. A definire il “nucleo domestico” è di fatto l’accesso alla stessa connessione Internet di base, quella a cui è connessa la tv dove verrà impostato il nucleo familiare.
Gli utenti (e quindi i dispositivi) del nucleo così registrati potranno poi vedere Netflix anche in viaggio o in vacanza.
Le opzioni per chi non appartiene al nucleo
Per tutti gli altri (i non appartenenti al nucleo) Netflix mette a disposizione due opzioni:
fare un nuovo abbonamento Netflix per un nuovo nucleo domestico oppure
acquistare un utente extra al costo aggiuntivo di 4,99 euro al mese.
“Siamo consapevoli che sono disponibili numerose opzioni in fatto di intrattenimento. Per questo motivo continuiamo a fare investimenti importanti per offrirti sempre nuovi film e serie TV, in modo che su Netflix ci sia sempre qualcosa per te, in base ai tuoi gusti, ai tuoi stati d’animo, alle tue preferenze linguistiche o alle persone con cui vuoi guardare Netflix”, ha spiegato la società nella mail.
Giro di vite sulla condivisione delle password
Il co-CEO di Netflix, Greg Peters, ha riconosciuto a gennaio che il giro di vite sulla condivisione delle password potrebbe comportare un maggior numero di cancellazioni di abbonati. "Vale la pena notare che questa non sarà una mossa universalmente popolare", ha detto Peters agli investitori. Le azioni di Netflix sono scese del 2% durante le contrattazioni pomeridiane di martedì, ma il prezzo del titolo è ancora in crescita di circa il 20% quest'anno.